Vittorio, sei attentissimo ai particolari artistici, da te non me l’aspettavo!
(In risposta a Vittorio Sgarbi)
Vittorio, da te non me l’aspettavo!
La bandiera della Regione Veneto non è quella millenaria della Repubblica Veneta, in comune hanno il leone alato, che era dei Veneti e poi adottato da San Marco. Basta dare un’occhiata per vedere enormi differenze.
La bandiera regionale ha disegni geometrici, sembra disegnata da un “muratore”, e riporta le 7 province della Regione, mentre ovviamente non riporta le altre province venete che stanno nelle altre regioni.
La bandiera della Serenissima, nella foggia più famosa delle molte di 1200 anni di storia, contiene simboli ancestrali come il giglio, la croce ortodossa, i flutti, non fa riferimento ad un territorio ma ad una nazione, sventola da molti secoli ed è pure scolpita nelle pietre in un territorio vasto per la maggior parte non italiano che non solo comprende l’Italia da Bergamo a Udine, ma l’Istria, Dalmácia, le isole dell’Adriatico, delle Cicladi, su Creta, e su possedimenti del Mar Nero …. è armoniosa e scolpita dalla storia. Attualmente è la bandiera della sola città di Venezia.
La Regione Veneto è certamente d’identità veneta, ma quest’ultima non si racchiude in una sola regione, bisogna ricordare cosa era il Veneto fino a poco tempo fa, ed il Triveneto , ed alla fine si scopre che l’identità veneta è tuttora molto espansa e va al di fuori dello Stato Italiano, se pur con molte lingue. Poi parli di dialetti, ma la lingua veneta non è un dialetto: come fa ad esserlo dato che esiste da 300 anni prima di Dante? (ammesso che Dante si possa dire essere l’attuale italiano). Per altro i Veneti parlano più lingue, oltre al veneto anche il friulano, il ladino, il cimbro…. come gli Svizzeri abbiamo una identità con più lingue.
Ma tutto questo ancora non è tutto quello che hai scritto di errato. La Serenissima era uno Stato molto efficiente, che combatteva assiduamente la corruzione e gli abusi del potere, i conflitti di interesse, costruiva la pace per mezzo del mutuo interesse con i popoli vicini, favoriva le arti, la cultura, le scienze. Ha inventato il brevetto industriale. Reprimeva gli abusi del potere. Ha cancellato per prima la schiavitù. Venezia ha inventato le assicurazioni, la legislazione del condominio, il trasporto pubblico, la sanità pubblica e le mutue, l’assistenza agli invalidi, le case popolari, ed anche i sindacati di categoria con la formazione professionale. Aveva una legislazione simile alla Common Law. La Repubblica gestiva il territorio e l’ambiente in una maniera rispettosa e meravigliosa nel concetto di panorama culturale, ha istituito le prime riserve, ha spostato il Bacchiglione ed il Po….. sopratutto ha combattuto a lungo e per molto per le proprie terre quando erano a rischio di invasione, non le ha abbandonate (penso all’Istria “italiano”).
Se non ti basta ancora tutto ciò, sappi che Indro Montanelli, buon storico, ebbe a scrivere che la Repubblica Veneta non era italiana, e che l’errore fatale dell’Italia unita fu quello di estendere la legislazione del Piemonte ai territori conquistati anziché adottare la legislazione della Serenissima Repubblica Veneta. Purtroppo non poteva essere diversamente, il Piemonte fu quello stato che prima invase la Lombardia con i soldati francesi, e poi con quei soldi saccheggiati invase gli altri Stati italiane sotto la protezione e le spinte e gli aiuti della massoneria internazionale e la marina inglese…. mica volevano fare il bene dei popoli invasi! Avrebbero adottato la legislazione veneta solo se lo scopo fosse stato unire per migliorare.
Non vedo niente in comune fra la Serenissima e l’Italia unita di oggi e di ieri. Non la giustizia, la scienza, le arti, il bel vivere ….. tanto meno se guardo all’ Istria e alla Dalmazia, per millenni venete (fin da prima dell’Impero Romano) ed abbandonate dall’Italia ad un genocidio quasi totale e perfino negato. Mi ha deluso sentirti dire che l’Italia è in “sequenza” alla Serenissima, per altro dimenticando 70 anni di occupazione Austro-Ungarica. Non ti do della capra come fai tu con gli ignoranti, ma permettimi di dirti che hai espresso un concetto di gregge.