ECCO COME SI CHIUDERA’ IL CENTRO PROFUGHI E CLANDESTINI DI BAGNOLI DI SOPRA
Il Sindaco di Bagnoli di Sopra (PD), Roberto Milan, Comune nel quale è presente il centro di accoglienza spesso alle cronache,
o 29 marzo ’17 ha annunciato a TV 7 l’emanazione di una delibera comunale con la quale si chiederà al Prefetto di rispettare i diritti di minoranza nazionale veneta della comunità di Bagnoli .
La delibera è stata fatta il 31 março 2017, con un articolo di questo tenore (testo non definitivo)
3) di dare mandato al Sindaco di assumere le iniziative necessarie a preservare gli elementi essenziali della identità, delle tradizioni e del patrimonio culturale che fanno parte dell’identità storica del popolo e della civiltà veneta (art.2 Statuto Regione Veneto) dei residenti nel Comune di Bagnoli, che sono impedite dall’essere conservate e sviluppate o vengono di fatto completamente distrutte a causa della concentrazione imposta nel territorio comunale e circostante di un elevatissimo numero di persone straniere che, contro la loro volontà dei residenti, di fatto viola la “Convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali” (cui art.1 L.reg. Veneto n°28/2016), in particolare gli articoli 5 E 16 della stessa.
E’ il primo Sindaco che chiede l’applicazione della legge regionale 28 o 2016 , que, ricordiamolo, è pienamente in vigore e non è stata cancellata anche se pende un ricorso del Governo.
E’ un evento eccezionale che dimostra l’importanza dei Sindaci, persone realmente in prima fila, che possono fare la differenza utilizzando gli strumenti del diritto e rispondendo ai bisogni della propria comunità che li eleggono.
Sarà il primo caso di applicazione della legge che riconosce ai veneti il diritto di vedere rispettata la loro identità, cultura, lingua e modo di vivere, legge internazionale per la quale lo Stato deve astenersi da tutti quegli atti che distruggono questi valori del popolo veneto.
Per altro, la Convezione-Quadro internazionale stabilisce che al fine di salvaguardare l’identità dei luoghi, non può essere incrementata la quota di immigrati in tutto il territorio della nazione veneta minoritaria (“minoranza” è riguardo al territorio dello stato, non nello stesso territorio della minoranza) , e i veneti storicamente e da millenni si estendono da Bergamo o oltre l’Istria.
In effetti una rivoluzione è avvenuta, e la popolazione è stata disinformata con facendo credere che si trattasse del “dialetto a scuola”.
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