L'opinione di Loris Palmerini
un diverso punto vista
  • Degne di Nota
    • Su di me
  • Newsletter
  • Diritto
    • Diritti Umani
    • Giustizia
    • Internazionale
  • Economia
    • Banche
    • Finanza e credito
    • Ambiente
    • Usura Statale
  • Scienza
    • Alimentazione e Salute
    • Tecnologia
    • Salute
    • Vaccinazioni
  • Cultura
    • Storia
    • Venetie
    • Attualità e storia del Popolo Veneto
      • Lingua veneta
    • Lombardo-Veneto
    • Politica
    • Ecologia
  • Politica
  • Vaccini
  • Privacy & Cookies
  • PayPal Donations
  • Contattami
  • Canale Telegram
28 Marzo 2017

Lo scontro finale fra il popolo Veneto e lo Stato Italiano (sul piano del diritto)

Attualità e storia del Popolo Veneto, Giustizia, Lombardo-Veneto, Politica, Storia, Venetie 0

In un periodo compreso fra i 6 mesi ed un anno la storia del Veneto e del Nord-Est (Le Venezie) prenderà una piega nuova che nel medio termine vedrà sconvolgersi irreversibilmente lo scenario politico e, per ricaduta la storia dell’Italia intera.

A farlo sarà lo Stato Italiano che tramite la Corte Costituzionale dovrà decidere se la legge regionale del Veneto n° 28 del 2016 debba essere cancellata in tutto o solo in parte. Comunque sarà, la decisione avrà delle ricadute importantissime, e agirà da spartiacque della storia e del rapporto fra Veneti ed Italia.

Intanto diciamo solo che l’avvocatura dello Stato ha sostanzialmente proposto questa equazione:
il popolo veneto = residenti della regione Veneto = cittadini italiani senza distinzione dal resto della popolazione italiana

In pratica il Governo Italiano, tramite l’Avvocatura, chiede venga affermato il principio che i Veneti non esistono, esistono solo i residenti del Veneto, e la Regione non rappresenta altro che questi residenti “italiani”.

In effetti l’ultimo passaggio è quello che ho sempre sostenuto, ma negare che i veneti non esistano è una cosa del tutto infondata sia nel diritto che nella realtà, e costituisce già di per sè la violazione della Convenzione Quadro sui diritti umani delle minoranze nazionali (se fanno parte dello Stato).

L’Avvocatura ha sostenuto la sua posizione con ragionamenti infondati e palesemente in mala fede, e utilizzando in maniera distorta alcuni articoli del nuovo statuto regionale che non erano presenti nel precedente statuto, interpretando alcune espressioni in maniera inconsistente con l’insieme. Insomma applicando il concetto del “è così perché lo diciamo noi”.

Se la Corte Costituzionale darà ragione all’Avvocatura, significherà che il nuovo statuto ha determinato la cancellazione di fatto di ogni legittima aspirazione veneta. In pratica sul piano del diritto le conseguenze sarebbero :
– verrebbe stabilito che nessun “popolo veneto” è riconosciuto dalla legge statutaria attuale ne da quella precedente
– l’espressione “popolo veneto” della legge statutaria non significa altro che “residenti” o popolazione, senza diritto di autogoverno o autodeterminazione
– i veneti non hanno alcun diritto né di minoranza nazionale (né oggi né mai) né possono aspirare ragionevolmente all’indipendenza della Regione in maniera pacifica (questo è già stato sentenziato e personalmente l’ho sempre sostenuto fin dal 1998 – invocando il Veneto storico)
– si affermerebbe la nullità ed infondatezza di diverse Risoluzioni del Consiglio regionale del Veneto, la n° 42 del 1998 proposta dall’avv. Morosin e la similare n° 44 del 2012 proposta dall’avv. Cantarutti
– si affermerebbe con sentenza che l’attuale statuto regionale del veneto fatto nel 2012 non solo ha impedito il referendum consultivo per l’indipendenza (perfino la sola consultazione!) ma anche i diritti di minoranza nazionale, togliendo così ogni legittimità politica e identitaria per ottenere l’autonomia, non parliamo nemmeno dell’autogoverno
– il percorso fatto con la legge 28 del 2016 non si potrà comunque più per inammissibilità costituzionale (salvo il fatto che il Governo potrebbe comunque farlo, ma già ora si oppone).

Insomma, se la Corte Costituzionale deciderà a favore del ricorso del Governo, cancellando per intero la legge regionale n° 28 del 2016, verrà fatta tabula rasa del movimento politico “veneto”, non solo dell’anima indipendentista “regionale” (già moribonda dopo la sentenza del 2015), ma anche di quella autonomista che invoca una specialità del popolo Veneto. Resterà per i partiti solo la possibilità di lamentarsi in eterno chiedendo quell’autonomia o qualche misero riconoscimento che nella sostanza non verranno mai concessi (perché un tumore non rinuncia spontaneamente a nutrirsi del sangue che lo alimenta). Considerando che le prime istanze autonomiste sono del 1918, qualora la Corte desse ragione al Govrno, seguirebbe una continua presa in giro che dura da oltre 100 anni sul tema dell’Autonomia.

Tuttavia, per implicito, con una sentenza del genere lo Stato Italiano obbligherà i Veneti a imbracciare la questione del Lombardo-Veneto, in quanto fu illegale (perfino per il diritto interno) l’annessione del 1866 del Lombardo-Veneto. Però si noti che in tal caso non ci sarà comunque più una questione “solo” veneta, ma la questione del Lombardo-Veneto, cioè di uno stato invaso illegalmente. Si dovrà per forza chiedere non il divorzio dall’Italia, ma di presentare in tutte le sedi la questione della nullità totale del matrimonio e quindi anche sul piano politico nascerà il partito del Lombardo-Veneto, che la scerà sul margine il “venetismo”.

Tutt’altro lo scenario se invece la Corte Costituzionale non cancellerà la legge per intero, limitandosi a cancellare quello che di essa eccede le competenze regionali (cose per lo più inserite dal Consiglio Regionale senza la conoscenza dello scrivente), o al limite dichiarando incostituzionali alcune parti dello Statuto Regionale.

In un tale prospettiva si andrà progressivamente verso una piena ed intera esecuzione della Convenzione Quadro, e ci si troverà fra qualche anno con una grande macro regione Veneta di circa 9 milioni di persone che va da Bergamo fino a Trieste, comprendente anche Mantova, Trento e Udine. Una regione plurilinguistica sul modello della provincia di Bolzano. Ed inoltre ci sarà un progressivo riavvicinamento dell’Istria e della Dalmatia alle propria civiltà di appartenenza, pur restando di un altro Stato.

In tale scenario il PIL italiano aumenterà, ma l’Italia sarà costretta a fare quei passi in avanti sul piano della legalità e della giustizia che comunque dovrà fare anche non fosse causato da questo, anche perché altrimenti si frantumerà in mille pezzi perché non è un mistero che sempre di più i territori guardano all’autonomia e all’indipendenza stanchi di uno stato centrale che non funziona.
Se si attuerà la Convenzione Quadro ai Veneti, essi faranno da apripista, e mostreranno ancora una volta al mondo come si può ben vivere se ben organizzati senza rubare agli altri (cosa che hanno fatto per gli ultimi 3500 anni salvo i periodi di invasione), e il modello verrà sempre più esportato in Italia e nella UE.

Insomma lo scontro è in qualche forma “finale”.

A guardarla con l’occhio di breve termine, con l’approvazione della Legge 28 del 2016 e poi con la proposta di cancellazione in fin dei conti lo “Stato” ha soltanto ritardato di un anno lo scontro, che sarebbe comunque venuto subito se la legge 28 non fosse stata approvata dandoci modo di andare in Corte dei diritti dell’Uomo.

Era già tutto prevedibile, perché possono solo “ritardare” le cose, non impedirle. C’è solo un particolare: ora ci sono diritti acquisiti di cui la Corte dovrà preoccuparsi e che azzoppano la Sua indipendenza in virtù dei trattati.

Ed in fin dei conti, se la Corte Costituzionale vuole essere la prima a palesare la negazione dei diritti umani da parte dello Stato Italiano, per noi comunque a questo punto significherebbe essersi risparmiati anni di ricorsi per arrivare nel tribunale dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo.

C’è molta gente che non capisce e non da importanza a questo scontro in atto, e questo ci lascia un po’ in ombra ed in disparte sui fenomeni apparenti, ma non c’è dubbio che attualmente siamo noi a scrivere la storia del popolo veneto.

Tempi? Normalmente la Corte Costituzionale decide in circa un anno, ma noi Veneti possiamo accelerare i tempi (e arrivare prima ai nostri diritti) lavorando per l’attuazione della legge e creando lo Stato di Fatto . Infatti fin tanto che la legge non viene dichiarata invalida (se succederà) essa è pienamente in vigore e gli effetti costituiscono un fatto di diritto non più cancellabile che va eventualmente “sanato”.

Aggregazione Veneta entra nella Comunicazione ECCO COME SI CHIUDERA’ IL CENTRO PROFUGHI E CLANDESTINI DI BAGNOLI DI SOPRA

Related Posts

Venezia_1797_fatalgiorno

Attualità e storia del Popolo Veneto, Diritto, Internazionale, Lombardo-Veneto, Storia, Venetie

La Repubblica di Venezia è morta? No, ha cambiato nome

Andrea Tavini ha riportato su Facebook uno scritto di Antonella Todesco riguardante gli ultimi giorni della Repubblica di Venezia, o meglio, della forma aristocratica di governo. “L’INIZIO DELLA FINE… Nell’ aprile del 1797 il Lippomano scrive a suo genero Querini: “Non è necessario che io vi faccia i dettagli delle nostre disgrazie, vi accrescerei il […]

triade

Alimentazione e Salute, Banche, Diritti Umani, Diritto, Economia, Espianti, finanza e credito, Personale, Politica, Salute

Democrazia diretta popolare in tutte le regioni, proposte di legge per bloccare la sperimentazione medica abusiva sui minori, l’abuso 5G, e per ripristinare il credito locale.

La Triade della Libertà è fatta di una iniziale serie di tre proposte di legge popolari indirizzate alle Regioni da noi cittadini. Queste sono: 1 – Consenso informato nella medicina, protezione del DNA dalle modifiche, protezione dell’embrione umano, divieto di di sperimentazione sui bimbi sani, autodeterminazione sanitaria. 2 – le Casse di Risparmio hanno perso […]

autogoverno_popolo_veneto_1866

Attualità e storia del Popolo Veneto, Diritto, Internazionale, Lombardo-Veneto, Venetie

Dal 2012 il Popolo Veneto non può più fare nuove autodeterminazione, vale solo quella del 1999.

Il riconoscimento di rango costituzionale del diritto di “autogoverno del popolo veneto” dato dall’art.2 L.n.340/1971, unito al diritto di autodeterminazione dei popoli dato dalla ratifica italiana del “Patto Internazionale dei diritti civili e politici” avvenuta con la legge n.881/1977, ha permesso legalmente l’autodeterminazione del popolo veneto (e non dei cittadini della Regione Veneto) che è […]

Grande-Illustrazione_del_Lombardo-Veneto

Attualità e storia del Popolo Veneto, Diritto, Storia, Venetie

Quando le Venezie divennero un Stato democratico

?Ma gi? Roma declinava, e non che minacciare la libert? altrui, si trovava costretta a difendere la barriera delle Alpi, non pi? insormontabile dai Barbari. Attila, re degli Unni, avventatosi sull’Italia, le venete contrade devast?;assediata Aquileja la distrusse in modo che pi? non risorse; mand? a pari strazio Altino, Concordia, Patavio, sicch? quel lato rimase […]

statuto_veneto_2012

Attualità e storia del Popolo Veneto, Diritti Umani, Diritto, Internazionale, Lombardo-Veneto

Inesistenti i fondamenti legali dei vari movimenti o comitati di liberazione Veneti

Il Movimento di Liberazione Nazionale Veneto o MLNV è nato il 1 giugno 2012, fondato da Sergio Bortotto, che nel 2009 era stato Ministro dell’Interno dell’Autogoverno del Popolo Veneto, ma fu fatto decadere dall’Assemblea per varie irregolarità assieme a tutto il Governo Quaglia. Il MLNV si è presentato dichiarandosi un Movimento di Liberazione nazionale ai […]

the_defender

Economia, Informazione, Internazionale, Politica, Vaccini

I leader della finanza internazionale simulano un crollo finanziario globale. Dobbiamo preoccuparci?

Traduzione dell’articolo di Michael Nevradakis, Ph.D e Giornalista indipendente di Atene, apparso in https://childrenshealthdefense.org/defender/leaders-war-game-exercise-global-financial-collapse/ Funzionari di alto livello e organizzazioni bancarie internazionali si sono riuniti nel dicembre 2022 per un “gioco di guerra” globale che ha simulato il collasso del sistema finanziario globale. La cosa ha ricordato “Event 201”, l’esercizio di simulazione di una pandemia […]

Devi accedere per postare un commento.

Cerca nel sito

Siti Consigliati

  • Aggregazione Veneta
  • Istituzioni del Lombardo-Veneto
  • Costumanze Venete

Categorie

Articoli recenti

  • “ITALY REPUBLIC OF” non è la “REPUBBLICA ITALIANA”: dimostrazione per assurdo
  • CARO DANNEGGIATO DA VACCINO, TI SCRIVO.
  • La Repubblica di Venezia è morta? No, ha cambiato nome
  • Anche il WSJ dice di non vaccinare i bambini
  • La registrazione all’anagrafe come schiavitù e lo sfruttamento commerciale dell’uomo di paglia: un scemenza dietro l’altra.
L'opinione di Loris Palmerini
  • Degne di Nota
    • Su di me
  • Newsletter
  • Diritto
    • Diritti Umani
    • Giustizia
    • Internazionale
  • Economia
    • Banche
    • Finanza e credito
    • Ambiente
    • Usura Statale
  • Scienza
    • Alimentazione e Salute
    • Tecnologia
    • Salute
    • Vaccinazioni
  • Cultura
    • Storia
    • Venetie
    • Attualità e storia del Popolo Veneto
      • Lingua veneta
    • Lombardo-Veneto
    • Politica
    • Ecologia
  • Politica
  • Vaccini
  • Privacy & Cookies
  • PayPal Donations
  • Contattami
  • Canale Telegram
Riproduzione interamente Riservata - Loris Palmerini 1995 e seguenti