Autonomisti !!! PRRRT!
Trovo “Il Post” un giornale in genere fazioso e capzioso.
In questo caso vale la pena di riportare la sintesi che ha fatto del percorso che c’è davanti all’autonomia.
A tutto ciò io aggiungo due ulteriori considerazioni su questa legge.
La prima. Questa legge in realtà complica il meccanismo per avere l’autonomia che era già stabilito dalla Costituzione. Infatti fin dalla riforma del 2001 le Regioni possono per Costituzione chiedere al Governo la delega di materie che erroneamente si chiama autonomia, e chissà perché non lo hanno mai fatto. Ripeto: il Veneto, la Lombardia e tutte le altre regioni potevano chiedere l’autonomia dal 2002, e grazie al solo semplice parere degli enti locali regionali. Attenzione che per Costituzione non serviva e non serve un referendum popolare, non è previsto, i referendum consultivi regionali sono stati un inutile e non richiesto spreco di denaro, soldi buttati che dovrebbero essere risarciti da chi lo ha fatto. e questo è dimostrato dal fatto che alcune Regioni hanno chiesto l’autonomia senza referendum. Tornando a questa legge “Calderoli”, essa non fa altro che aggiungere paletti e complicazioni al percorso già previsto dalla Costituzione, che di per sé era già difficile ed ora diventa quassi impossibile e spostato in là negli anni.
La seconda, la più importante. Speriamo che questa autonomia non arrivi mai, e spiego perché. La definizione dei “livelli essenziali di prestazione” ( LEP ) stabilirà l’asticella minima che le Regioni dovranno raggiungere nei vari ambiti.Le Regioni dovranno essere tutte d’accordo nel farlo, e stabiliranno quindi il “minimo sindacale” dei diritti dei cittadini. Ovviamente le Regioni che oggi sono meno efficienti e non li raggiungono chiederanno ed imporranno che si affermi un livello superiore a quello che attualmente raggiungono. E per un’ottima ragione. Non tanto per via del principio di uguaglianza dei cittadini che verrà usata come bandiera e come denuncia della “secessione dei ricchi” , ma perché la Regione che oggi non raggiunge i LEP e presuntamente non lo saprà fare nemmeno domani in quanto inefficiente, grazie ai LEP potrà chiedere un maggiore sostegno economico al “fondo perequativo” già previsto in Costituzione, e avrà diritto ad ottenerlo. In altre parole, mentre oggi alla Regione inefficiente si da sostegno con continui finanziamenti eccezionali, che però smascherano i vertici regionali incapaci, con questa autonomia i fondi straordinari saranno un diritto “normale” dovuto per raggiungere i LEP . In altre parole, la definizione dei LEP si ridurrà in un ricatto permanente delle Regioni sprecone ( o corrotte o mafiose) alle Regioni virtuose, rendendo così un diritto l’attuale spreco ingiustificato. La solita inversione dei termini, insomma.
Ma mi pare ovvio che il partito che vuole il ponte sullo stretto di Messina non sia un partito che vuole stringere all’angolo le Regioni inefficienti. Al contrario, vuole sovvenzionarne gli sprechi in via definitiva.
Vi ricordate la pernacchia di Alberto Soldi ai lavoratori? Ecco spietato il titolo del post.