Un’altra iniziativa farlocca di Gianluca Busato
Con il solito grande ed immotivato clamore il sig Busato Gianluca ( già noto alle cronache per il referendum telematico inventato) ha presentato la sua iniziativa di ricorso presso la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU). La Corte è la stessa che solo ieri ha condannato l’Italia per aver ammazzato centinaia di persone, iniettando loro del sangue infetto da HIV e altro.
E’ un’altra delle cose che ci ha copiato, oltre all’uso illegale del simbolo, nel 2015 Busato ha diffuso un ricorso contro Equitalia che è una copia totale (virgole comprese) di un nostro interpello del 2014 depositato da diverse persone derivante da altri depositati nei tribunali fin dall’anno 2000, Busato l’ha copiata cambiando l’intestazione, ci fosse una giustizia lo citeremo per falso e danno economico.
Ora ci copia il fare ricorso alla CEDU, cosa che abbiamo fatto nel 2008, e purtroppo a noi quella volta andò male perché la corte diede la rappresentanza di 26 persone a Quaglia Daniele, il quale però perse invece la lucidità mettendosi a fantasticare direttamente alle TV e giornali di di polizie venete armate, dimenticando di seguire il ricorso che andò così in perenzione ( il popolo veneto ha perso anni dei propri diritti per questo). Tuttavia quel ricorso (scritto interamente da me) ebbe il merito di spingere il governo italiano a cancellare l’annessione del Lombardo-Veneto nel 2010 con effettività 2013.
Ora occorre sapere che alla corte dei diritti dell’uomo si può fare ricorso per la violazione di un diritto previsto dall’ordinamento del Consiglio d’Europa, quindi la convenzione cosiddetta CEDU.
Busato ha fatto ricorso per il diritto di autodeterminazione dei popoli, che non ricade nell’ambito della CEDU, è un diritto di Fonte ONU, ed infatti noi nel 2008 facemmo ricorso per il diritto ad un giudice naturale che ricade dentro la convezione CEDU.
Comunque prima di fare ricorso (adire) alla Corte CEDU bisogna precedentemente svolgere tutto il lungo percorso giudiziario interno, cioè chiedere ad un giudice competente il riconoscimento del diritto, poi fare tutti i gradi interne, poi seguire la legge Pinto, solo dopo ricorrere alla Consiglio d’Europa.
Busato non ha fatto alcun ricorso, afferma di non poterlo fare perché alla Corte Costituzionale non si può ricorrere direttamente. La cosa non è vera, alla Corte Costituzionale si può chiedere di decidere, anche se non ne ha l’obbligo, ma oltretutto la questione di Busato semmai riguarderebbe il giudice ordinario, di sicuro comunque non riguarda la CEDU.
Nel nostro caso noi nel 2008 saltammo tutti i passaggi perché la sentenza del giudice di Venezia aveva sentenziato il “difetto assoluto di giurisdizione”, cioè in pratica il giudice stesso ci diceva che nessun giudice dell’ordinamento italiano poteva rispondere alle nostre questioni, dandoci in questo modo il via libera alla corte CEDU.
Non risulta che Busato abbia fatto questi passaggi previsti né che abbia alcuna sentenza di difetto di giurisdizione, che vale solo in connessione alle istituzioni di autogoverno del popolo veneto.
Peraltro Busato ricorre per il diritto di autodeterminazione dei popoli, e questo diritto non spetta ai residenti di una regione amministrativa come la regione veneto. Busato afferma di aver svolto un referendum del popolo veneto, sappiamo che non è così , non solo perché i dati risultano inventati, ma sopratutto perché non vi è stata consultazione del popolo veneto ma invece dei residenti nella regione veneto, che sono tutt’altro. Banalmente, con quale diritto hanno votato i cittadini italiani residenti in veneto per decidere le sorti del popolo veneto ? E’ come se al referendum greco avessero votato i tedeschi!
Quindi fra l’altro Busato non è nemmeno titolato a fare richiesta alla CEDU o a qualunque altra corte perché legalmente non è portatore di alcun interesse o diritto, insomma non rappresenta nessuno legalmente perché non ha mai svolto elezioni di popolo veneto secondo il diritto internazionale.
La Corte CEDU probabilmente risponderà a Busato che è un ricorso inammissibile, oppure, se le massonerie appoggeranno ancora le iniziative di Busato (come si è dimostrato con il grande sostegno dei media), allora la Corte inizialmente “accoglierà” il ricorso, farà trascorrere 4 o 5 anni, e quando lo discuterà dirà che non e’ stato leso alcun diritto della convenzione CEDU (come sopra spiegato).
Così nel frattempo il popolo veneto avrà perso altri anni dietro a finti referendum e tentativi di referendum illegali, e continuerà a non capire che ha diritto fin da subito alla sovranità ed indipendenza. Solo quando il popolo veneto riuscirà a capire che le proprie uniche istituzioni legali sono quelle di autogoverno nate nel 1999, perché sono anche eredi legali dello Stato Lombardo-Veneto, allora si avrà questi diritti.
D’altronde, se un erede non capisce i propri diritti e non impara a gestire le proprie proprietà è pure destino che resti senza la propria eredità.