Province salvate: ecco la vera storia – Monti si deve dimettere
La Corte Costituzionale ha riconosciuto che la tentata cancellazione delle Province da parte del Governo Monti era in violazione dell’art.133 della Costituzione e altro (qui la notizia AGI).
L’art. 133 infatti dice “Il mutamento delle circoscrizioni provinciali e la istituzione di nuove Province nell’ambito di una Regione sono stabiliti con leggi della Repubblica, su iniziativa dei Comuni, sentita la stessa Regione.”
In poche parole, per cancellare o modificare le province occorre prima che i comuni prendano l’iniziativa, poi la regione dice la sua senza potersi opporre, e poi si deve fare una legge del parlamento.
Monti invece pretendeva di fare tabula rasa delle province, escludendo i comuni dal loro diritto in violazione delle Costituzione.
Anzi, Monti non si è nemmeno posto il problema di coinvolgere i cittadini delle province stesse, andando pure in violazione del trattato internazionale sull’autogoverno degli enti locali.
E per finire Monti e il suo governo hanno provato a fare questo sfregio costituzionale pure con un decreto legge, strumento che, come ha riconosciuto la Corte Costituzionale in varie occasioni, di certo non si può usare per le riforme di enti costituzionali ma solo per le emergenze gravi .
Si ricorderà che Monti, salito al governo senza elezioni, venne applaudito da tutti come il “salvatore”, e in questo suo tentativo di “salvataggio” fu voluto anche da Napolitano.
In realtà esiste una storia segreta ed occulta di come la cancellazione delle provincie sia stata impedita
Abbiamo vinto la prima battaglia per salvare le province, anche se ci stanno riprovando, ma pure questo tentativo è illegale. (aggiunta del 2017: la nuova Costituzione di Renzi toglieva le province, ma è stata bocciata, ora si deve tornare ad elezioni).
Il lettore potrebbe dire: chi se ne frega delle province? Ebbene, la loro abolizione non porterebbe alcun risparmio se non il costo delle elezioni. (questo dato è stato più volte confermato negli anni seguenti). E ti sembra una bella cosa rinunciare al tuo voto ?
Nessun presidente di Regione si è opposto alla violazione della Costituzione, di sicuro infatti le funzioni provinciali verrebbero accorpate alle regioni dando loro maggiore potere e denaro da gestire.
Nessun costituzionalista pubblico si è scandalizzato al tentato colpo costituzionale. Nessun parlamentare si è sollevato dichiarando la violazione della Costituzione . Lo abbiamo fatto noi.
Inizialmente c’era solo la mia voce, censurata, sentita solo sul web e in qualche rara trasmissione TV.
Il principio di base che predicavo era la violazione della sfera di autonomia dell’ente provincia, e affermavo che era necessario un referendum consultivo sull’abrogazione perché imposto dalla Carta Europea sull’autogoverno degli enti locali.
Sono stato ignorato, perché….. possibile che Loris Palmerini ne sapesse più di illustri costituzionalisti ?
Ho preso l’iniziativa di scrivere a qualche migliaio di comuni d’Italia depositando nella PEC una istanza di partecipazione per ottenere il referendum, email certificata obbligatoria per legge che molto spesso non viene nemmeno letta o viene letta dopo mesi (allora perché imporre la PEC alla aziende?).
In seguito qualche comune e qualche provincia ha cominciato a muoversi.
Ma fu decisiva la collaborazione di un assessore del Comune di Limena (provincia di Padova), il quale, federalista come me, teneva al livello democratico provinciale e sopratutto alle competenze dei comuni.
Approfondendo insieme il discorso abbiamo costruito un testo, che poi fu accolto e approvato dalla Giunta del Comune di Limena .
In quel testo, motivato con le norme, il comune semplicemente chiedeva il rispetto delle proprie competenze, e il rispetto del diritto di referendum della popolazione, cosa dovuta quando si va a cancellare un ente soggetto ad elezioni. Ecco la delibera del Comune di limena.
IMMEDIATAMENTE SI E’ BLOCCATA LA RIFORMA DELLE PROVINCE, e nessuno ha spiegato il perché.
Si tenga presente di nuovo che la cancellazione delle province non avrebbe realizzato alcun risparmio, ma solamente il costo delle elezioni.
Secondo te è una bella cosa che si cancelli un livello di voto democratico?
Secondo certi politici sì. In particolare l’attuale ministro Zanonato era acceso promotore della creazione della provincia PA-TRE-VE, formata da Padova, Treviso e Venezia, e si è molto speso del tutto ignaro del fatto che si stava violando la costituzione.
E con lui tanti altri politici di rilievo regionale veneto, e del parlamento, e quelli che erano al governo e lo sostenevano: PD, PDL, UDC…
E’ spaventosa l’ignoranza della Costituzione dimostrata da Monti, dal suo governo, e da coloro che hanno agevolato questo fallito golpe democratico parziale. Volontario? Involontario per incapacità?
La domanda diventa: come è possibile che una intera classe politica e dirigente non si sia accorta di questa violazione della Costituzione?
Vogliamo parlare della Sicilia che ha di fatto cancellato un livello di governo previsto dalla Costituzione senza che nessuno abbia gridato allo scandalo?
Io dico che un paese ridotto a questo livello di demenza della classe dirigenziale non ha alcuna speranza, è in metastasi putrefattiva della governabilità.
Sai perché siamo ridotti così? Perché le elezioni sono pilotate, cioè sono truccate, si fanno i brogli, e la stampa è di regime, controllata, oppressa, al servizio di bugie decise ad un livello occulto. Non c’è informazione ma solo propaganda.
Chi viene eletto è imposto dai media (proprietà delle banche), e viene appoggiato anche quando non è eleggibile come Berlusconi.
Chi invece è scomodo ai media viene censurato, non gli si da modo di esprimere il suo pensiero e partecipare alla democrazia.
La maggior parte dei giornalisti non sono certo costituzionalisti, perciò non sanno di cosa si parla quando si dice “riforme”.
Questa non è democrazia, quello d’Italia è un sistema neo-fascista di corporazioni o bande di potere che apparentemente si combattono ma che sono unite tutte da una stessa direzione occulta.
Un sistema che tiene forzatamente escluso chi sa fare onestamente, perché è incompatibile a questo sistema.
In una democrazia, una cosa tanto grave come quella della palese violazione della Costituzione per cancellare le province , impone le dimissioni dell’autore, ossia del Capo del Governo. Almeno del capo supremo.
Tu che leggi daresti in mano la tua autovettura a uno senza patente ?
E perché lasci al governo del paese gente che ha dimostrato di NON conoscere la Costituzione?
Personalmente credo che chi ha dimostrato di non conoscere la Costituzione non debba stare seduto al Governo, e nemmeno in parlamento, perché è un pericolo per tutti.
Tu non credi che Monti debba dimettersi ? Dovrebbero farlo pure tutti gli ex-ministri del suo governo, e i professoroni che li hanno appoggiati, ma pretendiamo che almeno si dimetta lui.
Credo proprio che tu che leggi dovresti fare almeno la fatica di cliccare un tasto per dire a Monti “dimettiti”.
Lasceresti guidare un autobus nel quale sei salito ad un vecchio cieco ? Non credi che sarebbe imprudente?
Allora clicca per le dimissioni di Monti!!
Tanto più che costoro vogliono modificare la Costituzione. Ma come ? Questi hanno dimostrato di essere incompetenti e tu li lasci fare?
Aggiornamento del 2017: alla richiesta di dimissioni di Monti firmarono 20 persone.