Nuova ricerca stabilisce: errati gli studi di riferimento sull’innocuità dell’alluminio adiuvante nei vaccini
ATTENZIONE: la ricerca è stata ripubblicata dagli stessi autori nel aprile 2018, confermando i risultati del 2017.
Una nuova ricerca scientifica stabilisce che non sono corretti i principali studi di riferimento utilizzati per affermare l’ innocuità dell’alluminio adiuvante nei vaccini.
Questa ricerca pubblicata il 28 dicembre 2017 ha analizzato criticamente gli studi di riferimento (quelli considerati “più importanti”) sulla tossico-cinetica degli adiuvanti alluminio presente nei vaccini.
Gli autori (Masson JD, Crépeaux G, Authier FJ, Exley C, Gherardi Romain) nella sintesi affermano:
“Abbiamo esaminato i tre studi di riferimento comunemente usati per suggerire che gli adiuvanti a base di alluminio (Al) sono innocui dal punto di vista tossico-cinetico. In realtà riguardo lo studio sperimentale condotto utilizzando gli isotopi 26 di Alluminio (Al) (Flarend et al., Vaccine, 1997) , esso utilizzava sali di alluminio simili a quelli usati nei vaccini ma ignorava l’assorbimento dell’ adiuvante da parte delle cellule che all’epoca non era ben documentato. Lo studio inoltre è stato condotto in un periodo di tempo breve (28 giorni) e utilizzando solo due conigli per ciascun adiuvante. La sua conclusione che la ritenzione del fosfato di Al fosse del 78% mentre per l’idrossido di Al fosse del 94% ,entrambi i risultati sono incompatibili con la rapida eliminazione con le urine di Al derivante da vaccino. Inoltre lo studio ha omesso l’analisi della distribuzione nei tessuti di tre importanti siti di ritenzione dell’alluminio: il muscolo sede dell’iniezione, i linfonodi drenanti e le ossa .
Gli altri due studi teorici avevano valutato il potenziale rischio dell’alluminio vaccino nei neonati, facendo riferimento a un “livello minimo di rischio” orale (LMR) estrapolato da studi su animali. Keith et al. (Vaccine, 2002) ha utilizzato un LMR elevato (2 mg / kg / die), un modello errato di assorbimento di Al perché con il vaccino l’assorbimento è immediato ed al 100%, e non ha preso in considerazione l’immaturità renale e della barriera emato-encefalica dei neonati. Mitkus et al. (Vaccine, 2011) consideravano solo l’Al solubilizzato, con calcoli erronei della durata dell’assorbimento. La diffusione sistemica delle particelle di Al e il potenziale neuroinfiammatorio sono stati omessi. L’LMR da loro usato era sia inappropriato (Al orale a fronte di Al adiuvante iniettato) ed di nuovo troppo alto (1 mg / kg / die) rispetto ai recenti studi sugli animali. Sia la scarsità, sia le gravi debolezze degli studi di riferimento suggeriscono fortemente che per garantire la loro sicurezza e ripristinare la fiducia della popolazione nei vaccini contenenti Al devono essere eseguiti nuovi studi sperimentali a lungo termine sulla tossico-cinetica degli adiuvanti di Alluminio usati nei vaccini, compresi studi sull’esposizione dei neonati e degli adulti.”
Traduzione effettuata da Loris Palmerini, ogni riproduzione è vietata.
Commento:
Questa ricerca non solo confuta quelle poche ricerche sull’innocuità dei vaccini con adiuvante alluminio, ma da ulteriore fondamento alle altre decine di studi che dimostrano correlazioni statistiche fra l’alluminio nei vaccini e varie patologie degenerative, gravi o mortali, poiché l’alluminio è un metallo pesante intollerabile per l’organismo.
Ecco ad esempio quella che dimostra che non esiste un livello minino di alluminio tollerabile dall’organismo per iniezione
Le Istituzioni obbligano i genitori a iniettare ai loro figli sostanze intollerabili per l’organismo, molti bambini ricevono così danni permanenti (non si sa come eliminare queste sostanze ) e stanno così creando una massa enorme di danneggiati da vaccino che purtroppo non hanno nemmeno la possibilità di essere riconosciuti tali a causa della omertà indotta dal terrorismo mediatico e dalla radiazione dei medici che invece si sono esposti denunciando le evidenze cliniche dei danni. Si tratta oltretutto di crimini contro l’umanità poiché l’obbligo vaccinale è contrario ai diritti umani (Convenzione di Oviedo).
Nel frattempo è stato ritirato lo studio che metteva in correlazione l’alluminio adiuvante con l’attivazione di certi geni omogenei ai biomarcatori dell’autismo, ritirato per la perdita o cancellazione dei dati che erano stati utilizzati.
Riproduzione riservata: articolo e traduzione di Loris Palmerini
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