Ma quale auto ad idrogeno !
Tempo fa sono circolate diverse petizioni per avere l’idrogeno distribuito in sostituzione del petrolio. Ed è da molti anni che comici (e non) ci dicono che l’auto ad idrogeno è la soluzione del futuro. Perfino molte case automobilistiche come BMW hanno in catalogo un’auto ad idrogeno.
La Regione Lombardia, per promuovere questa tecnologia, spese un sacco di soldi per fare un distributore di idrogeno , ma di fatto venne usato pochi giorni soltanto per la dimostrazione stampa. Anche Jeremy Rifkin si sbraccia per la questione idrogeno.
Insomma non c’è dubbio che in molti hanno pensato di poter così finalmente ridurre l’inquinamento, e cercano di convincerci che è LA soluzione, anzi, l’unica degna di essere ascoltata.
Ed invece è falso, e basta poco sforzo per informarsi e capirlo.
L’idrogeno è oggi usato in un gran numero di operazioni chimiche, ma viene ricavato
principalmente dal carbone e dal petrolio.
L’idrogeno si produce attraverso la “scomposizione” dell’acqua in idrogeno ed ossigeno.
(aggiunta del 28/11/2007) Il processo di trasformazione dell’acqua (H2O) in ossigeno (“O”) e idrogeno (i due “H” ), si chiama elettrolisi e si compie con la semplice energia elettrica. L’ energia elettrica può venire da qualunque fonte, compresi i pannelli solari, o generatori eolici, o il nucleare, ma essa viene consumata per trasformare l’acqua o (in un certo senso) “accumulata” in forma di idrogeno, che può essere riutilizzato nei modi industriali.
Per questo motivo l’idrogeno non è una “fonte” di energia, ma un semplice “vettore” di energia che deriva dal consumo di altra energia. Il problema è : da dove prendiamo quella energia che poi “immagazziniamo” nell’idrogeno?
Per produrre l’idrogeno si usa oggi principalmente petrolio e metano. E se ne consuma di più per accumulare l’energia in forma di idrogeno che non usando direttamente il petrolio nella combustione. Infatti ogni “trasformazione” dell’ energia ne fa perdere una parte. Si perde energia per fare l’ elettricità dal petrolio (o metano), e si perde energia quando l’elettricità viene usata nell’elettrolisi per produrre idrogeno .
Fino a quando si usano i combustibili fossili per produrre idrogeno, il bilancio finale dell’uso dell’idrogeno sarebbe dunque un maggior consumo di essi, perché si perde energia nella trasformazione. E sappiamo che essi cominciano ad essere scarsi.
Certo, potremmo usare anche dei pannelli solari per produrre energia elettrica e usarla per accumulare idrogeno. Oppure delle centrali nucleari.
Possiamo usare pannelli solari o quanto altro per produrre l’idrogeno dall’acqua. Ma la produzione scarsa di idrogeno che possiamo così ottenere non è sufficiente per alimentare un’auto. E comunque, perché consumare quell’idrogeno in nuovi veicoli a motore, invece che semplicemente usarlo per scaldare casa ? In questo modo l’idrogeno servirebbe per quello che effettiva è, una specie di “accumulatore” di energia che invece oggi, chi ha i pannelli solari, da all’Enel in cambio di uno sconto (forse). Ma anche in questo caso l’idrogeno non serve, non è la soluzione più adatta e sicura per l’accumulo di energia se la si confronta con l’aria compressa.
E’ inutile pensare di investire in un sistema di automobili ad idrogeno. Perché oggi non avremmo abbastanza idrogeno da fornire ed inevitabilmente finiremmo con l’usare il petrolio per fare l’idrogeno necessario.
Limitiamo l’uso dell’idrogeno agli usi domestici
Forse si riuscirà presto a produrre sufficiente idrogeno dalle bio masse di alghe verdi (vedi questa pagina)
Fatto questo (ci vorranno forse 50 anni) potremmo allora anche pensare di accumulare tanto idrogeno da poterlo usare nella trazione delle automobili e pensare di sostituire le automobili a combustibili fossili. Ma nel frattempo probabilmente si saranno diffuse le ben più economiche e sicure auto ad aria compressa.
Per ora ( i prossimi 50 anni!), parlare di auto a idrogeno come soluzione, vuol dire solo sviare l’attenzione dal problema dell’origine dell’energia, e inquinare il mondo con le automobili rottamate invece di scaldare semplicemente gli edifici e così cominciare a ridurre veramente il consumo di combustibili fossili. (fine aggiunta del 26-11)
In pratica, la famosa auto ad idrogeno non inquina in città, ma inquina là dove si produce l’idrogeno perché viene utilizzato il petrolio. Ed anzi consuma più petrolio ed energia per poter usare l’idrogeno come vettore.
Per altro, per produrre l’idrogeno si devono fare dei grandi impianti. Si è parlato più volte di fare il più grande polo di produzione di idrogeno a Marghera, vicino a Venezia. In pratica tutto l’inquinamento auto d’Italia verrebbe rilasciato in atmosfera a 5 kilometri da Venezia, distruggendone i monumenti . Marghera per altro è già la zona con il più alto tasso di tumori d’Europa.
Ma a parte il non senso di non cambiare nulla a livello di inquinamento globale, le auto ad idrogeno richiedono un nuovo sistema di distribuzione del carburante, quindi nuove stazioni, nuove automobili, nuovi impianti …. soprattuto la sostituzione completa di tutto il parco macchine. Ma abbiamo idea di quanto inquinerà questo inutile cambio di tecnologia ?
Il grosso dell’inquinamento una automobile non lo produce quando viene usata, ma quando viene smaltita.
Io mi chiedo quale conoscenza abbiano quelli che da anni propongono le auto ad idrogeno, magari mettendosi a respirare il tubo di scappamento.
L’alternativa al carburante tradizionale esiste, e si chiama auto ad aria compressa. Ci ho fatto un post separato
http://www.palmerini.net/blog/?p=78
Anche questo buon esempio ci dice che l’idrogeno è un falso mito perché per fare l’ idrogeno occorre il petrolio.Da questi elementi è evidente che il governo occulto del mondo non vuole che decolli la nuova era senza petrolio, e frena l’umanità, a costo di tenerla in guerra per il controllo delle risorse e della tecnologia.
Che siano disponibili anche ad una guerra nucleare piuttosto di lasciarci liberi ?
Inoltre, la tecnologia associata al petrolio probabilmente non verrà mai sostituita, perché esiste un sostituto naturale del petrolio prodotto IN MEZZO AL DESERTO con alghe verdi, vedi http://www.palmerini.net/blog/?p=188 (Aggiunta del marzo 2008)
Altro sull’argomento:
http://engineuitycoil.nationprotect.net/PR.htm
http://www.isracast.com/Articles/Article.aspx?ID=43
http://www.motherjones.com/news/outfront/2003/05/ma_375_01.html
Aggiunta di gennaio 2008
Un altro pensatore di molto in anticipo che non conoscevo
Mario
24 Maggio 2014 @ 15:30
Ma l’aria compressa da dove si ricava secondo te?
Ovviamente l’energia necessaria per comprimere l’aria viene ottenuta dai combustibili fossili!
Che sia idrogeno o aria compressa serve energia per produrli. E’ ora che iniziamo quindi a produrre energia pulita! Questo è il punto!!
Walter
16 Settembre 2008 @ 14:33
Qualche tempo fa, c’era un tizio che affermava la Terra fosse tonda! Pensate che incosciente!
A parte gli scherzi, la mia ironia, vuole sottolineare il fatto che è la cultura e gli interessi che fanno la differenza anche quando si parla di energia pulita. Lasciamo da parte le nostre singole ed insignificanti esistenze ed iniziamo a pensare in maniera più ampia! Le esigenze di tutti, contano più delle esigenze di uno, ma la singola unità fa parte allo stesso tempo dell’insieme, quindi i nostri destini sono indissolubilmente legati gli uni alle vicissitudini degli altri.
Giorgio
23 Giugno 2008 @ 12:07
Un saluto a tutti.
Secondo me non dobbiamo contare molto sul trasporto in auto ma molto sul trasporto in treno però con i dovuti cambiamenti. Avete mai sentito parlare del treno Maglev? Questo treno sfrutta la tecnologia della repulsione magnetica e dell’attrazione magnetica; in verità è stato già sperimentato molte volte ed è risultato un treno molto affidabile, veloce e a basso consumo(se non il consumo dell’energia elettrica). Esso è stato già installato in Giappone per collegare 2 tratti di terreno molto distanti tra loro e in altre parti del mondo e si sta parlando anche in Svizzera di creare dei collegamenti sotterranei in assenza di aria per far raggiungere al treno delle velocità a dir poco stupefacenti(si parla di 8000km/h) e in presenza di attrito(l’aria) si è già provato che il treno possa raggiungere una velocità tra i 400 e i 500 km/h. A mio parere questa è una tecnologia innovativa, dato che la soluzione all’inquinamento sono i trasporti allora investiamo in questi tipi di trasporti e non in quelli a metano o a idrogeno o ad aria compressa. Questi sono i trasporti ideali per un futuro migliore e meno inquinato. Una rete di trasporti di questo genere in tutta Italia porterebbe ad una spesa non indifferente ma noi(come nazione) spendiamo molto più denaro per ricavare petrolio e quant’altro, allora perchè non investiamo il denaro in queste tecnologie emergenti?? A questo punto azzardo una considerazione, se questa tecnologia è stato impiegata per i treni… perchè non la utilizziamo anche per il trasporto urbano? E’ un azzardo ma si potrebbe implementare anche sulle autostrade e sulle auto. Pensateci e ditemi cosa ne pensate!
Franco
28 Novembre 2007 @ 18:35
Caro David, anche se ti può sembrare strano, l’idrogeno è piu’ sicuro rispetto ai carburanti oggi in uso. Se un autoveicolo alimentato ad idrogeno si incendia; rispetto ad un suo omologo alimentato a a benzina, gasolio, o gpl, subisce meno danni. Su internet ci sono diversi siti che hanno delle simulazioni (filmati) in proposito. Quì mi basta ricordarti che la velocità di combustione dell’idrogeno è di gran lunga superiore ai carburanti di cui prima (in pratica un kg di idrogeno brucia in un tempo minore rispetto ai carburanti di cui sopra, per cui produce danni minori) e che la sua volatilità è di gran lunga superiore (ti sei mai chiesto perchè è vietato pargheggiare un auto a gpl in un garage sotterraneo?). Con simpatia. Franco
Franco
28 Novembre 2007 @ 18:18
Egregio Sig. Palmerini,
probabilmente Lei sta confondendo, o peggio ancora, vuol confondere chi la legge. Da quello che Lei scrive, si deduce che l’idrogeno si ricava esclusivamente dal petrolio, e questa affermazione è falsa, in quanto, se è vero che la produzione industriale di idrogeno risulta, a oggi, economicamente piu’ conveniente se questo è ricavato dal metano (CH4); è altrettanto vero che questa non è l’unica via per produrlo. Ha mai sentito parlare di elettrolisi dell’acqua? E prima che mi venga a dire che la produzione di energia elettrica, o che l’uso dell’acqua (bene prezioso) etc. mi pregio di rammentarLe che l’elettricità si produce anche con i pannelli solari fotovoltaici, e l’acqua di processo, si ricava dall’acqua di mare per mezzo di dissalatori solari, che hanno un costo irrisorio
David
24 Settembre 2007 @ 21:27
Vorrei aggiungere anche la pericolosità di una macchina ad idrogeno nell’eventualità si verifichi un incidente stradale. Non parliamo poi della cilindrata minima: il prototipo della BMW era dotata di 6000 cc, una cilindrata accettabile per viaggiare con questa tecnologia.