6 Comments

  1. VP
    22 Luglio 2008 @ 14:14

    Mi sembra impossibile, a meno che non gli regaliamo Napoli e provincia.

    Se gli Ebrei distruggessero la camorra come hanno fatto con i palestinesi….beh, tanto di guadagnato…

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  2. Marius
    13 Maggio 2008 @ 20:04

    Lo “stato di Israele” è stato innestato in quell’area perchè lì, da sempre, le nazioni imperialiste hanno avuto bisogno di stati cuscinetto per tenere a bada i popoli orientali: si pensi al persiano Ciro il grande, ad Alessandro Magno, ai romani, che installarono tutti dei profughi “ebrei” (nazione inesistente, in quanto mai esistita, essendo formata da coacervi di predoni semiti noti alle cronache di mezzo mondo da circa 4 millenni col termine “habiru”, cioè “tagliagole”….) traendoli da altre regioni in cui erano stati deportati; e lo fecero il primo per arginare gli assiri, il secondo per arginare i persiani, ed i terzi per arginare i parti, discendenti dei persiani.
    Dopo il 2° conflitto mondiale, sono i nuovi “imperi”, cioè inglesi e americani, a mettere di nuovo lì gli “ebrei”, per installare una spina nel fianco dei popoli arabi, così da fomentare dei contrasti continui ed avere in piena zona calda uno stato-poliziotto, ben armato (da loro…) ed immune da sanzioni; e gli “ebrei” ne hanno approfittato, sulla scorta delle pretese bibliche della “terra promessa” (che era già altrui, cioè dei discendenti di palestinesi e cananei, loro parenti!) garantita a loro da “dio” (quel dio “biblico” frutto di una Bibbia che fu messa per iscritto anni dopo il primo interessamento di rielaborazione ostentato dal successore di Ciro: ossia, di un indeuropeo…). I popoli arabi e semiti in genere, che non hanno mai potuto vedere gli ebrei perchè li hanno sempre ritenuti traditori delle religioni di discendenza mesopotamico-aramaica e tirapiedi degli occidentali, non ci hanno più visto dagli occhi; ed hanno ragione.

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  3. diego
    29 Ottobre 2007 @ 08:28

    Allora: la cosiddetta Palestina ebbe sempre un numero di abitanti di religione ebraica che, a Gerusalemme, fu preponderante sul resto della popolazione. I massacri di ebrei in Palestina non iniziarono dal 1948 ma molto prima, quando gli ebrei comprando a prezzo di strozzinaggio aree deserte, riuscirono a coltivarle attirando su di sè l’odio e l’invidia della popolazione arabo-islamica autoctona che, per motivi religiosi, si sentiva superiore ad ebrei e cristiani, i dhimmi, che avrebbero dovuto sottostare e non prevalere dal punto di vista dell’organizzazione e dell’autorità .
    Per quanto riguarda i lager nazisti la croce rossa non controllava un fico secco e recente è la pubblicazione di documenti sul come e perchè gli alleati non bombardarono mai nemmeno i nodi ferroviari di smistamento per i quali passavano i carri merci stipati di deportati ebrei, zingari ecc.
    Campi di lavoro sì, spesso succursali di altri veri e propri campi di sterminio: che i caporioni nazisti abbiano negato piani programmatici di sterminio penso sia cosa del tutto naturale, criminali sì, pazzi o psicopatici talvolta, deficienti no di certo!
    Per quanto riguarda l’italia sono invece d’accordo che campi di sterminio veri e propri non ne ebbe e quello di S.Sabba a Trieste fu limitato e gestito dai tedeschi.
    Solo alcuni collaborazionisti parteciparono attivamente a retate di ebrei in varie parti d’Italia e, nonostante ciò, i numeri dei deportati rimase percentualmente basso. E’ da ricordare che diversi ebrei furono aiutati non solo dalla popolazione italiana,parroci e preti, antifascisti ma anche da fascisti compresi podestà , federali ed esponenti della RSI ( ad es.Almirante).
    Infine il trattamento degli ebrei da parte della Serenissima Repubblica Veneta fu altalenante ma decisamente superiore a quello loro riservato da parte dei vari principi e monarchi (compreso il Papa) coevi.

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  4. giuseppe
    25 Ottobre 2007 @ 16:07

    anche noi di http://www.difensori.org la pensiamo allo stesso modo

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  5. dago
    25 Ottobre 2007 @ 16:06

    in breve,tutto molto chiaro ed allarmante

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  6. Gabriele
    23 Ottobre 2007 @ 19:53

    Primo: in italia nono sono mai esistiti campi dei sterminio.
    Secondo: i campi di concentramento, poi chiamati campi di sterminio, principalmente in Germanai e Polonia, erano giganetesche strutture che raccoglievano i prigionieri e li obbligavano ai lavori forzati. Proprio ad Auschwitz c’era la più grossa azienda chimica tedesca, la I G Farben con un mega-stabilimento dove lavoravano gli internati. Pochi sanno che gli alleati operarono numerosi bombardamenti sui campi di lavoro (il vero nome originale) gestiti dai tedeschi causando gravi perdite umane. La morìa più grande si ebbe comunque negli ultimissimi giorni di guerra, allorchè i tedeschi, con i russi alle porte, abbandorono le strutture. E’ corretto ricordare che nonostante ci fossero ancora delle riserve di viveri, i russi al loro arrivo non si preoccuparono di sostituirsi subito con un minimo di organizzazione e per molti internati ciò fu un colpo di grazia dopo mesi o anni di angherìe, sfruttamento e sottonutrizione. La cifra dei 6 milioni di ebrei morti nei campi nazisti nasce tra le cifre della Croce Rossa che fino a pochi giorni prima della fuga dei nazisti controllava regolarmente i campi, che è di circa 600.000 perdite, e le cifre dichiarate dai rappresentati delle comunità ebraiche, di almeno 10 milioni. Tale cifra veniva decisa nell’ambito del processo di Norimberga, dove i maggiori gerarchi nazisti vennero giustiziati per aver ordito lo sterminio di massa degli ebrei, cosa da loro recisamente negata. Le leggi razziali del Terzo Reich prevedano comunque delle discriminazioni a carico degli ebrei. A Norimberga sui morti causati dai bombardamenti degli alleati non si parla, comunque.
    E’ corretto anche ricordare che i russi sterminarono 2.500.000 civili in Prussia al loro arrivo, sopratttutto donne e bambini (ottimo il libro di Marco Picone Chiodo al riguardo). Dei soldati della wermatch internati in campi di concentramento dagli alleati nella fase finale del conflitto ne perirono oltre 1 milione per i maltrattamenti, le esecuzioni e la sottonutrizione subiti, e almeno un altro milione morirono nei campi di concentramento dei russi.

    Terzo: la Veneta Repubblica prevedeva un ghetto (il primo al mondo) per gli ebrei, e un segno di riconoscimento quando essi giravano fuori dal ghetto. Ogni incarico pubblico era loro precluso, per quanto molti servirono valorosamente come soldati, ed altri si distinsero nelle loro attività lavorative. Nel secondo ‘700, quando il patriziato veneto era in decadenza, gli ebrei arrivarono a gestire oltre il 50% del commercio navale. Il Senato Veneto allora legiferò stringendo le limitazioni agli ebrei, che perdettero molto del terreno acquistato. Alla caduta della Repubblica , avvenuta pochi anni dopo, i massoni ed i giacobini, partigiani degli invasori, che presero le redini del potere erano in misura propenderante costitutiti da ebrei.

    Cordialmente,
    Gabriele

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