Lampedusa, immigrazione, democrazia e stipendi d’oro
Gli immigrati che liberamente fuggono dalle tende dei centri di raccolta dimostrano che non si sa affrontare la questione immigrazione né secondo le leggi, né secondo le necessità, né ci si adatta a copiare le soluzioni di Malta o della Francia o perfino della Croazia.
Circa 10 giorni fa ho però proposto di trasformare Lampedusa in un territorio legalmente di “cuscinetto” per alcuni anni, e garantendo ai lampedusani un sostegno dallo Stato e specifici patti economici, faccia in modo che chi sbarca in quell’isola non abbia l’automatico diritto alla circolazione nella UE.
Nel corso di questa trasmissione ho parlato del problema, annunciando che chiederemo la gestione autonoma dei flussi nel territorio dei veneti in base alla carta europea sulle minoranze nazionali del 1997
Ho anche parlato del sistema democratico italiano inceppato, fatto di brogli e censure, di monopolio dell’informazione da parte di blocchi preconfezionati e stipendiati vergognosamente.
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Hartmut Pilch
21 Aprile 2011 @ 10:40
L’autore del “Campo dei Santi”, romanzo profetico sulla situazione di Lampedusa del 1973, si dice “monarchista” perchè osserva certe derive autodistruttorie della “repubblica che assassina il suo popolo”. Si può communque dubitare se la monarchia potrebbe risolvere i nostri problemi di oggi.
Ho scritto una Lettera al Corriere sulla vicenda
http://a2e.de/phm/11/04/raspail
al
3 Aprile 2011 @ 18:21
Alternativa monarchica? ma cos’è uno scherzo? ma da quale sarcofago siete usciti?
Denis Munaron
2 Aprile 2011 @ 12:04
non si può continuare ad accogliere questa gente…..rispediamoli indietro….i tunisini devono essere rimpatriati immediattamente….che schifo di paese….non vedo l’ora che la gente si svegli e scoppi una bella rivoluzione…..basta fare beneficienza con i soldi degli altri…..la maggior parte di quei tunisini sono delinquenti…preparatevi gente….
Matteo Cornelius Sullivan
1 Aprile 2011 @ 21:48
per quello che riguarda Lampedusa personalmente ritengo che il problema sia la classe politica, non l’immigrazione illegale che è conseguenza della inconsistenza della nostra “casta” e quindi non ritengo sia necessario rendere “speciale” l’isola ma liberarci della nostra classe politica che è un peso morto che sta facendo affondare il Paese a livelli inconcepibili. Comunque un problema simile si era verificato anche in Australia su alcune isole lontanissime dal continente; il governo federale le semplicemente dichiarate extraterritoriali, quindi i clandestini che sbarcano in quelle isole non possono più fare i loro trucchetti per tentare poi di entrare in Australia. è da notare comunque che TUTTI gli Stati seri del pianeta difendono le proprie coste e quindi i propri confini da sbarchi illegali; noi siamo arrivati a quella che di fatto è una invasione e le nostre Forze Armate, invece di essere utilizzate per bloccarla, vengono declassate a taxi… ma non per riportarli indietro ma per portarli sulla terra ferma! è a dir poco una situazione scandalosa!
Matteo Cornelius Sullivan
Reggente del Partito della Alternativa Monarchica