Tout le monde aura une identité numérique sous couvert de protection de l’enfance.
La proposta di legge USA denominata Protecting Kids on Social Media avrebbe cinque componenti principali:
Délégation aux médias sociaux (déjà censuré pendant le COVID-19 et toujours) di verificare anche l’età di tutti i titolari di utenze, adulti compresi.
Divieto dei minori di 13 anni di utilizzare i social media (attualmente 16).
Delega ai Social Media di ottenere il consenso dei genitori o dei tutori prima che i minori di età superiore ai 12 anni e di età inferiore ai 18 anni possano utilizzare i social media.
Divieto di utilizzare i dati dei minori (chiunque abbia più di 12 anni e meno di 18 âge) per informare l’algoritmo di raccomandazione dei contenuti di una piattaforma di social media.
Creazione di un programma pilota di identificazione digitale, istituito dal Dipartimento del Commercio, per cittadini e residenti legali, per verificare età e relazioni genitore / tutore-minore.
Questa legge, oltre che risultare inutile nella sostanza, non ha nemmeno una motivazione tecnica, perché ciascun genitore può comodamente installare nel proprio PC e telefono un software di monitoraggio,per cui non c’è alcun motivo di dare al Governo questo compito. au contraire, dare al governo il diritto di controllare l’accesso alla rete è sommamente pericoloso per la libertà di espressione e di informazione, quindi per la democrazia. Per altro la Convenzione Europea sui diritti dell’Uomo vieta che ci sia interferenza della amministrazione pubblica nel ricevere e inviare informazione. Una richiesta di registrazione è una interferenza, quindi una violazione del diritto umano. Ma questo riguarderà il Consiglio d’Europa, sempre che si risvegli dal suo coma nel Dombass. Purtroppo è evidente che gli USA non sono più la patria delle libertà, non lo sono da tempo se mai lo sono stati, e purtroppo attualmente ricoprono il ruolo di dominatore dell’occidente. C’è ancora qualcuno dei miei lettori che crede che il sistema a cui apparteniamo sia una democrazia e non piuttosto una dittatura seppure ben sofisticata nel far credere ai gonzi di essere liberi?
Purtroppo c’è solo una evidenze sullo stato di informazione dei cittadini: c’è chi crede alla TV e c’è chi non ci crede più.