L'opinione di Loris Palmerini
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27 Settembre 2013

Ecco perché non funzionano mai le “Unioni” dei movimenti

Attualità e storia del Popolo Veneto, Giustizia, Personale, Politica 1

storiaStoricamente la politica autonomista veneta è stata marcata da “divisioni”, che ci sono state fra i vari movimenti e dentro i movimenti stessi.

Dopo aver passato circa 10 anni a cercare di unire le varie anime, ho capito che questa situazione cambierà solamente quando un leader emergerà per “forza superiore” rispetto agli altri e verrà riconosciuto anche dai principi di pollaio. Insomma serve un maschio o femmina alfa che sappia imporre l’ordine agli altri.

Tuttavia anche quando ci sarà un leader, le divisioni ci saranno, perché c’è sempre l’ imbecille di turno che crea guai a tutti perché vuole stare in primo piano anche quando non ne ha le qualità. In effetti questo succede in tutti fenomeni sociali, e la società resta salda se collettivamente emargina e mette al bando quegli smaniosi di potere fintanto che non accettano il loro rango inferiore.

Guardando al presente, le ripetute divisioni fra i Veneti, Veneto Stato, Indipendenza Veneta e Plebiscito2013, permetto facilmente di verificare che gli autori delle divisioni sono sempre gli stessi, e le divisioni continueranno fintanto che i protagonisti non verranno messi al bando.

D’altra parte chi pensasse di “unire” anche costoro in una forza comune si voterebbe al sicuro fallimento, prima o dopo si troverebbe disarcionato.

Tuttavia devo dire che i protagonisti delle divisioni “politiche”, a parte calunniare e fare firme false, non sono così pericolosi come quelli che ho avuto vicino e che seriamente mi hanno fatto rischiare la galera.

Nel 2009 mi sono ritrovato pure calunniato dalle persone che alle mie spalle stavano rubando soldi, trafficando in fatture e/o organizzando azioni paramilitari.

Sulla mia pelle ho pagatola inconsistenza e impraticabilità della idea della “unione dei movimenti”.

Come dice il proverbio, “meglio soli che male accompagnati”. Posso dire che è come se avessi scoperto l’acqua calda scottandomi.

E’ stato per me una dolorosa presa d’atto, che mi ha indotto un cambio di atteggiamento irreversibile. Quei fatti mi hanno costretto alla necessità di tenere fuori i deficienti e i manigoldi prima ancora di unire un gruppo. E il tempo mi sta dando ragione.

Da allora smaschero subito i truffatori e li emargino pubblicamente appena me ne accorgo. Non che prima fossi meno intransigente, ma nel 2009 avrei dovuto smascherare certi personaggi appena scoperti senza cercare di farli ragionare, perché il tempo loro dato venne usato per organizzare un attacco distruttivo pubblico.

Quindi non ho più alcun interesse ad unirmi a certi “movimenti” che in realtà contengono o sono guidati da personalità disturbate o con tendenze criminali. Anzi, me ne sto ben lontano.

In ogni caso occorre poi ragionare sul meccanismo del potere italiano.

Questi movimenti “disturbati” e disturbanti nascono della malvagità o stupidità o ignoranza di alcune persone, e come detto sono causa di divisioni di ogni attività politica. Ma il sistema del “dividi et imperat” conosce bene l’effetto sterilizzante che essi hanno sulle persone sane, per cui se non ne esistono, tali movimenti vengono creati apposta dal regime.

A mio parere, nel mondo veneto ci sono movimenti che servono proprio e solo a confondere le cose o a portare avanti progetti che in realtà non cambieranno mai nulla e a loro volta si mascherano accusando i movimenti veritieri di fare altrettanto, appunto creando confusione utile al regime.

Molto più spesso comunque il regime non arriva nemmeno a finanziare un movimento, ma si limita a dare il sostegno dei media, che sono pagati, ricordiamocelo, dal regime. Recentemente alcuni movimenti venetisti di 3-4 persone hanno avuto visibilità nei media “nazionali”, mentre il movimento che rappresento, che conta 7000 iscritti, viene censurato. Ci si chieda il perché.

L’unica cosa certa è che attraverso le Istituzioni italiane non si combinerà e cambierà mai nulla. Tutto il meccanismo istituzionale è studiato per mantenere il potere in mano ad una cosca occulta, pilotata e finanziata dalle banche che poi si fanno fare grandi regali e salvacondotti a discapito delle famiglie. L’Italia, infatti, è uno stato di origine massonica ed internazionale, non fu voluto dai popoli, è stata creata da una cosca occulta internazionale di origine bancaria ed è ancora loro proprietà. E se questi massoni all’origine non erano banchieri di sicuro ne hanno creata una per finanziarsi.

In questo sistema neo-fascista i partiti che hanno visibilità agiscono da contenitore per il malcontento, e lo incanalano nelle Istituzioni ufficiali legittimandole e rafforzandole, anche quando i partecipanti del movimento credono di essere protagonisti di un cambiamento.

Il resto del gioco viene regolato da alcuni magistrati nei posti strategici e alcuni servizi che fanno il lavoro di colpire il dissenso residuale che non si incanala. In ogni caso, se si studia il meccanismo elettorale effettivo, si capisce che chi chiede il voto sa bene che può solo chiedere il voto in cambio di nulla, sa che per risolvere il problema italiano occorre fare tabula rasa dei conflitti di interesse fra partiti-banche-industria-parassitismo-sindacati, e questo non lo può fare nessuno. Se non lo sa tanto peggio, non serve dargli il voto.

Questo è il sistema italiano, ci si può scrivere fiumi con le prove, anche sull’uso della mafia e delle camorre per scopi “politici”. Per me l’Italia è uno stato terrorista a tutti gli effetti, lo è sempre stato, con le dovute singole eccezioni di singole persone. La corrente del “bene” è sempre stata sepolta e sovrastata da quella massonica -mafiosa.

A fronte di questa enormità ed insormontabilità del sistema, è tuttavia possibile uscirne praticando una via legale esterna. Nulla di nuovo, i cosiddetti “barbari” sconfissero i romani semplicemente non attaccando i castrum ma girandoci attorno, arrivando prestissimo nel cuore dell’Impero.

Noi abbiamo individuato un percorso basato sul diritto internazionale, perché il diritto interno, perfino quello costituzionale, è instabile ed inapplicato, non è solido, viene rivoluzionato all’occorrenza dal regime italiano. Quando in Italia si sente parlare di “riforme” si deve leggere “ulteriore colpo di stato”.

Non si illudano coloro che attraverso i partiti e i referendum pensano di cambiare il sistema, sarà il sistema a cambiare loro facendoli corre con la briglia del politichese. E non si illudano nemmeno quelli che pensano alle armi e alle guerriglie di piazza, il regime è ancora più attrezzato verso queste istanze, anzi, gli fanno pure comodo per aumentare le spese (e la corruzione) e diminuire le libertà civili.

Il nostro invece è un percorso di sovranità internazionale, che fa tesoro della storia (fallimentare) dell’Italia, e vuole recuperare la sovranità degli stati precedenti che sono stati invasi dall’Italia. Questo “salta” tutto il problema e l’inutilità di avere a che fare con il sistema istituzionale e le sue inutili pastoie, e sopratutto tiene distanti i “politici” avvicinando personalità di calibro da statista. Purtroppo questo odore di potere attira pure le teste calde , i guerrafondai, i servizi segreti di molti stati, le mafie ecc, per cui richiede molta molta attenzione.

Ecco allora che viene chiaro il valore di uno statuto perentorio che faccia strame dei deficienti. Abbiamo creato una “costituzione” con questo in mente, per lo più facendo tesoro della repubblica veneta e dei suoi principi, che hanno già dimostrato di funzionare per secoli, e nel nostro piccolo hanno già funzionato per espellere gentaglia del genere “mente càptus”. Ed ecco finalmente il percoso. Chi mi chiede di fare l’unione dei movimenti, abbia per cortesia il buon senso di capire che non esiste l’ amore di tutti verso tutti. Nessuna comunità umana si è mai retta su questo principio.

http://www.lombardo-veneto.net/il-lombardo-veneto-puo-tornare-sovrano-in-6-mesi/

avv. Morosin smaschera il referendum: è solo una consultazione Meglio perdere tempo piuttosto che la testa: parliamo di armi

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1 Comment

  1. Eugenio
    14 Novembre 2013 @ 17:14

    Trovo Interessante questo Articolo..ma devo dire ke non conosco bene la Sitazione li nel VENETO e i vari Personaggi..Per quanto riguarda il Leader che potrebbe uscire nei prossimi anni per unire le varie anime del popolo Veneto,questo me lo Auguro..poi che certe divizioni ci siano sempre questo lo credo anche IO,Ci saranno prima ed anche dopo con lo stato VENETO,Ma queste divisioni non devono esserci per interessi Personali,ma per interessi di classe e di visione del mondo ,ma questo tenendo conto dello Stato VENETO..Come la Serenissima Republica Veneta ,è Riuscita ha gestirsi per diversi secoli LI abbiamo Molto da Inparare,Tenendo Conto degli ultimi tre secoli cosa è sucesso nel mondo e di questo Nuovo Mondialismo Massonico -Ma non dobbiamo puntare Tutto su un LEADER,(Se lo fanno fuori nel senso fisicamente) cosa si fa’ Finisce Tutto? L’inportante è avere un Gruppo di Persone Oneste ke costruiscano un Movimento di liberazione con Regole CHIARE ke chi Sgarra viene ESPULSO (ESPULSO XKè Se uno fa una certa Cosa contrarria al regolamento venga espulso ,non per motivi personali,Concordo ke nel Gruppo ke un domani si formera’ non Vengano acettate Persone di certi Partiti ho Movimenti Personalistici ke hanno fatto certe cose ..come esempio fare le elezioni ..ho altre persone ke hanno fatto di testa sua senza consultare i responsabili..Insomma dovrei conoscere personalmente i vari Personaggi e sapere cosa hanno fatto in passato..

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