Ecco come funziona la truffa elettorale
Il sistema democratico italiano è inesistente da decenni, quello a cui assistiamo non sono elezioni, ma una frode ben organizzata. Ne ho dato prova molte volte, da ultimo con le Regionali del Veneto del 2020.
In estrema sintesi cerco di descrivere il sistema, e quanto descrivo è il frutto non solo di studi, ma sopratutto di reale pratica. Detto chiaramente, mi sono candidato nel 2005 a consigliere provinciale, e oltre ad essere totalmente censurato mi hanno pure tolti voti contati con le mie stesse mani. Nel 2009 mi sono presentato alla presidenza della Provincia con una mia lista, e sono stato l’unico candidato totalmente oscurato. Nel 2010 e 2020 mi sono candidato alle Regionali del Veneto, sempre con la mia lista, e sono sempre stato escluso ma ho dimostrato in entrambi i casi che le elezioni sono frodate dalle fondamenta.
Detto questo, vediamo come funziona il sistema.
Ci sono personaggi che vengono tenuti in galleggiamento mediatico per anni, ossia vengono resi visibili per recitare la parte degli antagonisti, però lo devono fare in maniera molto moderata, quasi inutile, per far credere alla maggioranza che esista una dibattito libero. Torno dopo su questo utilizzo, che è necessario per tenere escluse le vere opposizioni dai media.
I galleggianti sono tenuti sempre pronti per essere usati al momento giusto, non solo in caso di eventi imprevisti, ma per le elezioni.
Perché sono galleggianti ? Perché per essere visibili nei media si deve essere autorizzati e voluti dal sistema, altrimenti esiste anche una lista di proscrizione, di divieto, per i personaggi realmente scomodi. L’esistenza di questa lista mi è stata confermata da un alto dirigente Mediaset.
Io sono stato dentro la lista di proscrizione dal 1996 al 2000, poi sono stato sdoganato parzialmente ma sempre lontano dalle elezioni. Poi sono stato di nuovo bandito fino al 2016 quando hanno dovuto farmi apparire nel TG1 dato che avevo portato ad approvazione la legge che riconosceva ai Veneti i diritti di minoranza nazionale, fatti cancellare da Zaia nel 2018. Dal 2017 sono totalmente censurato nonostante abbia fatto pesantissime denunce dai palchi NoVax di fronte a molte migliaia di persone.
A cosa servono i “galleggianti” e come si riconoscono?
Per prima cosa un galleggiante si riconosce perché mai dirà in TV (a milioni di persone) le cose veramente gravi, per esempio che le vaccinazioni obbligatorie sono contrarie a legge internazionale e Costituzione, oppure che il debito pubblico è una frode delle banche private, ecc.
Se un galleggiante dice verità scomode allora lo fa perché qualcun altro (un antagonista vero) lo ha detto in piazza o in un media che da visibilità, per cui occorre nascondere questo possibile leader dando visibilità al galleggiante.Ma in tal caso il galleggiante parlerà da un contenitore poco visibile, oppure visibile il necessario.
Per cui, se sentite dire a qualcuno in TV delle cose che avete sentite dire mesi prima da altri non visibili, il galleggiante è quello in TV e l’originale è quello che avevate sentito mesi prima.
Quindi non vi fidate delle svolte all’ultimo e alle revisioni critiche sotto elezioni, controllate cosa dicevano o non dicevano mesi addietro.
Perché sono in TV i galleggianti ? Per occupare lo spazio mediatico che è fondamentale durante le elezioni e per controllare l’andamento sociale.
Il fatto dimostrabile, numeri alla mano, è che senza visibilità mediatica il risultato elettorale sarà scarsissimo o insufficiente, non si supereranno gli sbarramenti. Tanto più che i media sono completamente guidati dalle tecniche di “psicologia sociale” e sono proprietà di banchieri internazionali.
Senza visibilità gli antagonisti veri saranno sconfitti e non potranno dire che il sistema è una dittatura, perché se la gente capisse che si tratta di una dittatura ne deriverebbe non solo la legittimità, ma anche la necessità dell’uso della forza per liberarsi da tale dittatura.
In pratica, la finzione democratica agisce come sedativo e fa in modo che la volontà stessa di cambiamento venga piegata. Non è un concetto mio , ma di J.J. Rousseau che scrisse qualcosa come “ogni dittatura finge la libertà soggiogando così la volontà stessa”.
Il Regime, non potendo totalmente censurare un movimento antagonista rischiando di risvegliare le menti, mette in atto il cloning, la copiatura, ossia la creazione di movimenti antagonisti finti, cloni di quelli originali, a cui il regime darà parziale visibilità. In questo modo che si conservi l’apparenza di libertà e democrazia, ed inoltre si farà confluire il dissenso reale nel contenitore fasullo togliendo seguito al movimento originario.
Per fare un esempio, un eventuale leader originario si vedrà copiate le parole dai galleggianti, leader clone.
Per cui succederà che un nuovo potenziale dissenziente , venuto a contatto col leader vero, penserà che esso ( il leader originario ) copia il già noto leader clone. Col tempo il movimento originario verrà tacciato di “avere poco seguito”.
In ogni caso, arrivati alle elezioni, nelle liste elettorali antagoniste vere e in quelle cloni verranno piazzati alcuni personaggi che potranno essere utilizzati per far eventualmente scoppiare uno scandalo.
Comunque il problema delle candidature di liste antagoniste viene risolto alla base con altre tecniche di impedimento sostanziale.
Intanto occorre sapere che per presentare una lista è necessario raccogliere in breve tempo una enorme quantità di firme, una cosa praticamente impossibile, per esempio nel 2022 occorre raccogliere 50.000 firme in 15 giorni operativi e su liste già stabilite (che non possono esserci) con i nomi scritti, ed autenticate.
Per i nuovi antagonisti raccogliere le sottoscrizioni a norma di legge è cosa praticamente impossibile, perché dovrebbero essere raccolte alla presenza di un autenticatore (per esempio un consigliere comunale autorizzato dal sindaco, oppure un delegato del sindaco, oppure delegato della provincia, oppure un notaio) che è tutta gente degli altri partiti o a pagamento (notai) per cui nessuno viene a farlo oppure ti costa migliaia di euro. Quindi i partiti raccolgono le firme effettivamente senza autenticatore legale e poi trovare qualcuno, sempre degli altri partiti, che te le autentica come vere, il che è un falso e un reato penale. A quel punto anche se entri nel sistema sei già un corrotto. Ho denunciato queste cose nel 1996, e il Parlamento ha risposto con l’abrogazione del reato che poi è stato reintrodotto vedi www.palmerini.net/dossier
In ogni caso per raccogliere decine di migliaia di firme ci voglio circa 10 euro l’uno, spesa che può essere ridotta con migliaia di persone che lavorano gratis ma solo se sanno bene cosa stanno facendo, perché basta un errore per vedere vanificato il lavoro.Aggravanti sono la calura quando è perfino difficile trovare la gente al mercato sotto la calura.
Di tutta questa fatica i partiti in Parlamento già eletti la volta precedente sono esenti, la raccolta delle sottoscrizioni (firme) degli elettori necessarie a candidarsi sono per loro non richieste, ma con qualche eccezione. Ecco allora che chi sta nel regime abusa illegalmente di questa esenzione per falsare la partita, ad esempio in Consiglio Regionale del Veneto possono venire esentati dalle firme anche quelli mai eletti in precedenza se vengono indicati da un consigliere capogruppo, o perfino del gruppo misto. Nel 2020 di 18 liste candidate in Veneto , 15 erano esenti anche se solo la maggior parte erano alla prima candidatura.
Per cui data la pressione, le difficoltà e i tempi ristretti ai movimenti antagonisti si offrirà l’esenzione dalle firme ma che dovrà passare per il cambio di leader, e sarà proprio quel galleggiante visibile in TV a sostituire il leader orginario.
Se capita che un movimento antagonista riesca a raccogliere le firme ( nel 2009 ci abbiamo messo 3 settimane di banchetti ai mercati, 3 persone a tempo pieno con tanto di problematiche lavorative ed economiche), se ci riesce viene semplicemente tenuto oscurato nei media.
Insomma al momento della presentazione delle liste elettorale, il movimento clone verrà esentato dalla raccolta firme perché il qualche personaggio di galleggiamento metterà a disposizione l’esenzione, mentre gli i movimenti antagonisti veri, anche radicati, non riusciranno a raccogliere le firme, anche perché alle elezioni ci si andrà d’improvviso riducendo di molto i tempi a disposizione per la raccolta firme.
A quel punto il gioco è già fatto e il risultato è ottenuto, il voto è inifluente.
I movimenti antagonisti veri resteranno esclusi dalla corsa oppure parteciperanno zoppi e comunque con visibilità pari allo zero, e come conseguenza probabilmente non riusciranno a superare lo sbarramento di ingresso.
I movimenti cloni invece saranno presenti nella scheda elettorale, e secondo il trend e i sondaggi riceveranno adeguata visibilità sufficiente a impedire ad eventuali antagonisti di raccogliere il dissenso. In particolare alcuni candidati del movimento clone riceveranno maggiore visibilità, quelli già pronti ai futuri strappi.
Alla fine delle elezioni, se qualche candidato antagonista o clone sarà eletto, la cosa sarà comunque marginale: se già controllato allora resterà in un basso profilo o rinnegherà le idee precedenti, se non controllato allora sarà avviata una campagna di discredito, e una silenziosa azione di corruzione, deviazione, intimidazione, danneggiamento alla vita privata, che farà in modo che l’eletto si converta al regime oppure finisca nella polvere e nel dimenticatoio.
Questo sistema non è correggibile, esso è la base fondante del regime, per cui eventuali denunce per frode elettorale finiscono sempre e comunque nel nulla, specialmente quando fatte da autentici personaggi che lavorano per il bene comune e specialmente se non sono ricattabili per loro proprie tare come consumo di droga, perversione, corruzione ecc.
In estrema sintesi, in Italia non esiste praticabilità democratica, non esistono elezioni libere e veritiere, quindi partecipare alle elezioni come candidato può solo rafforzare l’illusione che qualcosa possa cambiare.
Se tuttavia si vuole dare una chance al caso, creare una opportunità, allora si può andare a votare un partito nuovo, e forse qualcosa nei secoli cambierà. Ma è una cosa da disperati che non hanno altro modo per tentare qualcosa.
Personalmente perseguo il ripristino di un sistema statale e di governo più umano, dove anche i dissidenti capaci possano emergere, e per realizzarlo propongo il ritorno all’indipendenza degli Stati preunitari, e dico ai Veneti, Insubri e Mantovani che legalmente si può tornare al Lombardo-Veneto del 1859 tramite il Piano Z, il ricorso internazionale e quello che comporta.
Ecco spiegato in estrema sintesi come funziona il sistema. Continuate a illudervi se vi va.