L'opinione di Loris Palmerini
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19 Dicembre 2009

Continuano le farneticazioni confuse di Quaglia

Attualità e storia del Popolo Veneto 1

Il 25 giugno 2009, Quaglia schierò la cosiddetta “polisia veneta” per impedire un pignoramento di beni LIFE a Conegliano, e intervistato dichiarò a tutti i media l’intenzione di volerla pure armare. Anche un imbecille immagina che di fronte ad un fatto del genere la magistratura e la polizia italiana sia portata ad aprire immediatamente delle indagini, ed infatti il giorno dopo il procuratore della Repubblica di Treviso, allora Fojadelli, dichiarò che avrebbe “vigilato” con attenzione.

Questi fatti sono stati riportati anche dalla stampa per esempio dal il Corriere della Sera

Io mi trovavo nello speciale ruolo di Garantire le Istituzioni di Autogoverno quale presidente del Tribunale del poopolo Veneto. Quaglia era divenuto capo del Governo da gennaio , e già nei mesi di luglio e agosto, di fronte a più testimoni, gli avevo spiegato che per il codice penale italiano il reato di banda armata o paramilitare si configura anche in assenza di armi: ho spiegato più volte che basta l’intenzione di armarsi, i fini per farlo, e l’approntamento dei primi mezzi come le divise, e magari la facile disponibilità di esse, in quel caso c’erano diversi cacciatori . Non servono nemmeno le armi per la configurazione del reato, e le sue dichiarazioni erano già sufficienti.

Basta sentire cosa dice il questore in questa intervista per confermarlo

Quaglia e Bortotto (il suo ministro dell’Interno) schierarono la polisia senza alcuna legge di Autogoverno e senza autorizzazione di nessuno. Personalmente io al Tribunale non ne sapevo nulla come nemmeno l’Assemblea ne era a conoscenza. L’azione di schieramento fu decisa da loro forse la sera prima, e per difendere in realtà una questione LIFE.

Nonostante tutto cercai di riportare la situazione nell’ordinario e nel sistema di Autogoverno e di far “sanare” la polisia con un decreto straordinario, ma dato che anche alcuni ministri erano contrari alla Polisia non si raggiunse nessun risultato. Quaglia infatti aveva annunciato di voler armare questa polisia, e insisteva su questa volontà, e molti non erano d’accordo. Quaglia, poiché non erano d’accordo, per tutta risposta li dimise in blocco, riassumendo in seguito solo i consenzienti! Ma io gli impedii di deliberare da solo l’armamento in virtù dei precedenti di autogoverno che richiedevano in tal caso la controfirma del Presidente del Tribunale.

Avrei dovuto dichiarare Quaglia già allora decaduto, (meglio interdetto) oppure sbugiardarlo quando pochi giorni dopo mentì all’assemblea negando le sue intenzioni di armamento. Invece ammetto che schiacciato dalla sua azione e quella di Bortotto, che apertamente mentivano all’assemblea, per evidenziare che c’era un bugiardo al governo, nella riunione di inizio luglio 2009 diedi preavviso di dimissioni entro in 2 mesi. Capivo che l’uomo aveva dei problemi di auto distruttività e mentiva a tutti, mancava la prova, ma finì che inguiò un sacco di gente con le inchieste che si conclusero mesi dopo.

Un fatto casuale mi venne in soccorso. Dopo molte altre violazioni di Statuto venni a scoprire suoi traffici personali di cui Zanatta mi mise involontariamente al corrente, quando mi chiese di vedere la sua posta. Fu così che all’Assemblea del 29 agosto 2009, viste le prove, lo bandì a vita insieme ai suoi pochi compari. A doppia ragione, perché il 16 agosto Quaglia si era perfino autoproclamato capo dell’assemblea, pur restando capo del governo, e per fino inventando una magistratura di comodo per sostituire me sovvertendo lo statuto e chi controllava. Sostenuto da pochi altri confusi seguaci voleva realizzare una dittatura che nemmeno Mussolini ha mai tentato e osato pensare .

Dichiarato decaduto Quaglia con Bortotto, il corpo di Polisia, sciolto da 2 mesi, è andato ugualmente in piazza in divisa a Cittadella il 5 settembre 2009, insistendo nell’ usare illegalmente il nome dell’Autogoverno del Popolo Veneto. Oggi, 2013, Bortotto che la guidava dice che non ne sapeva nulla, e che la Polisia non la schierò con l’Autogoverno (!)

Quaglia è ormai un poveretto allo sbando, non riesce ad accettare che le inchieste sono state il frutto delle sue stesse azioni e del plagio di Bortotto. Come un bambino scoperto a rubare la marmellata da la colpa all’uomo nero immaginario, che lui identifica in me, pensando di ingannare gli altri.

http://www.youtube.com/watch?v=f81yr6U0rOc

Stanco di non aver seguito con l’Autogoverno, perché legato alla mia immagine, si dichiara contemporaneamente presidente della Repubblica Veneta, di cui per altro esistono altri 3 “governi”.

E cosa dire di chi si associa nelle diffamazioni come Padovan e la LIFE?

E’ vero che i LIFE avevano già fallito la scalata al Governo Serenissimo, come dice il loro capo ?

Certamente hanno fallito con l’Autogoverno del Popolo Veneto, ma questa volta mi sa che il pegno sarà molto caro, perché non è un club, e il danno di immagine e di diffamazione che dovranno pagare è enorme.

Sopratutto il popolo veneto ha perso hanno di libertà a causa dello stop provocato da questi personaggi.

Musica Veneta de Qualita’ contro el rasismo Regione veneto: rischio commissariamento per mancato bilinguismo.

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1 Comment

  1. surya
    20 Dicembre 2009 @ 01:46

    Loris mi permetto di scrivere pubblicamente un consiglio non richiesto:
    perche’ dare cosi’ tanto e costante risalto a queste goldoniane “baruffe venete”?
    Tanti lettori del tuo sito sono stanchi di constatare (al di la’ di evidenti ragioni o evidenti torti) che l’arma piu’ potente in mano agli avversari dell’indipendentismo veneto (forse l’unica arma) e’ sempre e solo la nostra divisione !
    Non distrarti dal lavoro veramente importante che e’ sempre propositivo, ossia ragionare e divulgare.

    Mi viene in mente un antico detto sufi:
    – stai attento ai nemici che ti scegli, col tempo diventerai come loro …

    con stima
    SuryaP.

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