Auguri di Buon anno! Ma Veneto
Come i Cinesi ed altre nazioni millenarie, i Veneti hanno un capodanno a parte, che si festeggia il prima marzo . Il Capodanno Veneto del primo marzo affonda le radici nella storia indoeuropea, quindi parliamo di oltre 3000 anni orsono, ed esso fu adottato anche dai Romani, in seguito dalla Repubblica di Venezia, e venne legalmente soppresso con la rivoluzione francese. Dal 2002 grazie a “Bepin” Giuseppe Segato, storico e patriota veneto,ed al Comitato per le belle Costumanze Venete da lui fondato e animato insieme a me (Loris Palmerini), il Capodanno Veneto sta conoscendo una lenta ma inesorabile rinascita, che è anche identitaria. Non a caso “Bepin” dedicò gli ultimi suoi anni a questa attività, era convinto che il “Cao de Ano” sia un simbolo inarrivabile ed incancellabile della nostra specificità millenaria.
Numerosi sono gli eventi organizzati nelle Venezie fra Capodanno e i molti i “Ciamar Marso”.
Ogni anno, tranne il 2020, il Comitato delle Belle Costumanze Venete ha organizzato un cenone di nuovo anno per il primo di marzo o nei giorni intorno.
E’ un momento di aggregazione per festeggiare la cultura veneta, con poesie in lingua veneta, barzellette e canti, e magari una lotteria con premi raccolti fra le cose di casa non più utilizzate.
Tanto buon mangiare casalingo della cucina tipica Veneta, il vino, senza tanti fronzoli ed a prezzo abbordabile.
La storia del risveglio : la ricorrenza del Capodanno Veneto vero e proprio è il 1 marzo, caduta nell’oblio fino al 2000, è stata rivitalizzata su idea di Bepin Segato, ed insieme lui ed io cominciammo a organizzare eventi dal 2003. La prima iniziativa fu di far consegnare dal sindaco Gentilini nostre rose (o bocoli) a tutte le donne presenti nella loggia di Treviso, come costume di Venezia. Nel 2004 festeggiammo invece con una cena/picnic sotto il Campanile di San Marco, arrivandoci in gondola come Dogi, e cenando con prodotti tipici, per poi tornare per calli e campielli battendo i tamburi gridando “Batimarso!”.
Ogni anno abbiamo festeggiato la nostra cultura, con cene e viaggi turistici, valorizzando l’evento anche in veste commerciale per dare lavoro ai ristoratori in un periodo normalmente morto (spesso cade durante il carnevale, ma a volte in quaresima). E’ un momento di valorizzazione della nostra cultura ed identità. Nè Bepin Segato né io abbiamo mai pensato al Capodanno come ad un momento di insulto alla cultura altrui. Ci sono stati invece eccessi dai soliti facinorosi , e strumentalizzazioni politiche che nulla hanno a che fare con questo evento.
Deve essere una occasione per stare insieme festeggiare una tradizione mangiando bene e divertendosi.
Per prenotazioni e iscrizioni consultare il sito di Costumanze Venete