Allarme pubblico in Francia: dimostrata la connessione fra l’alluminio nei vaccini e la sindrome della stanchezza cronica, ma anche altre
Il prof. Romain Gherardi è un noto professore e ricercatore francese di grande prestigio internazionale, ha partecipato ad oltre 150 studi scientifici pubblicati, in alcuni di essi ha lavorato con decine di scienziati contemporaneamente.
Le ricerche di Gherardi sono pubblicate su prestigiose riviste scientifiche e citata da centinaia di altri autori e ricerche.
Gherardi ha svolto e pubblicato oltre 25 studi sull’ alluminio e su l’adiuvante alluminio usato nei vaccini, scoprendo cose sconcertarti.
In questo video il professor Gherardi, intervistato in Francia, parla di come sia scientificamente provata la connessione dell’alluminio contenuto nei vaccini (usato come adiuvante) con la sindrome della stanchezza cronica.
Il professore ha inoltre verificato sperimentalmente che l’alluminio migra dal punto di iniezione (muscolo) al cervello, ma che il processo non si conclude in pochi giorni come si credeva, in un certo numero di persone l’alluminio non viene smaltito e può perdurare anni, anche nel cervello.
Tutto ciò può innescare, ed innesca in un certo numero di casi, delle infiammazione che possono degenerare in auto-infiammazioni.
Nel video Gherardi denuncia che a causa di queste scoperte non gli sono stati rinnovati i finanziamenti per le ricerche sebbene le esse non abbiamo direttamente messo in alcun modo in discussione i vaccini e siano state volute inizialmente proprio dalle istituzioni pubbliche.
Sempre restando nel campo scientifico, oltre a quanto detto da Gherardi, anche altri autori hanno dimostrato la connessione fra alluminio e forme di demenza, con una ridotta capacità di attenzione, e altre sindromi del cervello.
Gli studi dell’adiuvante alluminio nei vaccini che ne hanno dimostrato la pericolosità hanno visto nel 2017 una incredibile impennata e una serie di conferme incrociate.
Non è da escludere che la pericolosità dell’alluminio sia la ragione del declassamento di alcuni vaccini, e che tutto questo potrebbe portare al loro ritiro dal mercato. Anzi, il principio di precauzione lo imporrebbe già ora. Invece quelli somministrati dalle ASL risultano a volte con la vecchia classificazione di “sicuri” perché sono scorte di magazzino.
Ecco che in questo bisogno di smaltire le scorte si potrebbe vedere una ragione della incredibile fretta per imporre vaccinazioni di massa, anche imponendo un oblungo contro i diritti umani e la Convenzione di Oviedo.