Alcuni chiarimenti sulla protezione legale del Leon in Moeca
Un sito pubblica un articolo datato 29 marzo 2013 dal titolo “Le domande inevase da el Sig. Palmerini”
http://filosofiaveneta.jimdo.com/canpagna-no-al-copyright-so-el-leon-de-i-veneti/
Avrei risposto se avessi ricevuto le domande!!
Le domande :
“el sinbolo da la Coppia Palmerini-Lunardòn registrà zè con su scritto Venetie e Autogoverno. ”
Il simbolo è registrato da Palmerini-Venetie per l’autogoverno, un partito politico che riconosce le Istituzioni di Autogoverno del Popolo Veneto (elette dal popolo veneto e solo da esso).
Tuttavia occorre dire che il partito politico si è presentato alle elezioni provinciali di Padova nel 2009 proprio con il simbolo in moeca. Esiste quindi anche una tutela legale elettorale del simbolo, oltre che quella di marchio, tant’è che il partito PNV che tentò di usarlo, dovette adottarne un altro.
La protezione legale si estende a tutto ciò che è confondibile. Quindi ogni partito che usasse il Leone in Moeca , anche se accompagnato da altre scritte, commetterebbe violazione del marchio, con danno economico e di sfruttamento.
La legislazione sui marchi prevede inoltre che possano registarsi , per specifiche categorie, i simboli usati dai titolari, o non in uso da almeno 5. Allo stesso tempo una apposita commissione ha valutato che il marchio non fosse confondibile con altri già in uso, e che non si confondesse con altri simboli statali.
In poche parole, per le categorie registrate, fra cui le attività politiche, il marchio è registrato e di uso esclusivo anche in connessione a scritte.
Io personalmente ho riportato a nuova vita il leone in moeca fin dal 2002 quando ho cominciato ad usarlo per le iniziative di Autogoverno del Popolo Veneto.
Al 2002, per esempio, risale una raccolta firma depositata presso tutti i comuni da Bergamo a Udine a firma mia e del Tribunale del Popolo Veneto.
A quel tempo da ben più di 5 anni il simbolo non era usato per attività politiche, associative e di assistenza giuridica.
La registrazione del marchio, per la legislazione europea, ha garantito a me e al partito “Venetie per l’autogoverno” l’uso del simbolo.
Allo stesso tempo non sono state interdette dall’uso gli enti, come la Bocconi, che già lo usavano.
Tuttavia nessuna altra università o altra associazione culturale, o partito ecc possono usare il leone in moeca.
La registrazione è stata imposta dal comportamento scorretto di alcune persone che hanno tentato di rubare il consenso da noi raggiunto attraverso attività truffaldine e clone delle nostre attività. Purtroppo non tutti i veneti sono onesti.
Le Istituzioni di Autogoverno infatti sono le vere detentrici dei diritti, ma qualora una persona o ente non riconosca tale Istituzioni, viene fatto valere la legge italiana verso queste persone, partiti ecc, senza distinzione.
Ecco perché sono stati interdetti, in siti, facebook ecc, le persone che hanno usato per scopo politico il leone in moeca, in pieno contrasto alle Istituzioni di Autogoverno.
Ecco perché la Ca’ Foscari usa il simbolo legalmente come tutti gli orafi veneziani ecc.
Si tratta di legislazione e diritti.
Nulla di personale, solo il bisogno di difendere le Istituzioni dai truffatori.
Sarebbe però prudenziale che chi sparge calunnie sil legittimo esercizio altrui di un diritto si informasse meglio. Infatti la legislazione sui marchi è complessa, tanto che esistono consulenti specifici sulla materia. Prima di calunniare sarebbe prudenziale consultarne per avere certezza di quando affermato, e sarebbe meglio evitare di esporsi al rischi finire denunciati per la diffamazione o stalking, cosa che non faremo anche in questo caso.