Citavo Rousseau, ed invece mi sbagliavo, era ciò che vedevo io .
Per anni ho raccontato che “La miglior forma di dittatura è quella che conserva le apparenze della libertà soggiogando così la volontà stessa“, attribuendola a Jean-Jacques Rousseau. In realtà Rousseau non ha scritto questo, però ha scritto qualcosa di simile tuttavia per gli scopi probabilmente contrari ai miei.
Egli ha scritto : “Non v’è soggezione tanto perfetta quanto quella che conserva l’apparenza della libertà: la sua stessa volontà viene ad essere così nelle vostre mani. Il povero fanciullo che niente sa, che niente può, che niente conosce, non è interamente in vostro potere? Non disponete forse, nei suoi confronti, di tutto ciò che lo circonda? Non siete padroni di influenzarlo come più vi piace? Il suo lavoro, i suoi giuochi, i suoi piaceri, le sue pene non dipendono forse da voi senza ch’egli lo sappia? Indubbiamente non deve fare se non ciò che vuole, ma non deve volere se non ciò che volete; non deve fare un passo che non abbiate previsto; non deve aprir bocca senza che sappiate che cosa dirà. (…) Lasciandolo così padrone della sua volontà, non offrirete alcun pretesto ai suoi capricci. Altro mai non facendo se non ciò che gli aggrada, finirà ben presto per fare solo ciò che deve. (…)”
Tutto ciò Rousseau lo ha scritto in “democrazia totalitaria” che scopro oggi e che nemmeno ho letto . E’ quello un trattato, mi pare da una veloce ricognizione, che mira a demonizzare la democrazia di popolo, perché il popolo non sa esprimere correttamente il proprio volere, dunque va invece indirizzato, sostanzialmente plagiato, per ottenerne ciò che è il “suo” Bene. E io non sono d’accordo perché il “Bene” sarebbe conosciuta da altri, coloro che lo plagiano, e la cosa di solito finisce male se non c’è un partecipazione del popolo in qualche misura. Io non penso al popolo come “incapace totale, anche se non credo più alla possibilità concreta del “popolo” di esprimere adeguatamente la propria volontà dal momento che è influenzato e plagiato dai media senza possibilità di protezione, media che sono in mano solitamente ai banchieri. In pratica oggi non esiste democrazia, ma solo apparenza, cosa che spiega come mai io abbia espresso il pensiero attribuendolo erroneamente a Rousseau.
E’ comunque uno spunto interessante quello di Rousseau, anche lui in effetti esalta alcuni sistemi di partecipazione, fatalità erano quelli già in uso nella Repubblica Veneta che non so se lui la citi (ma era confinante !)
Rousseau: la democrazia totalitaria
Rousseau nacque a Ginevra nel 1712 ed ebbe …