Il vaccino Pfizer si integra nel DNA e si trasmette ai figli? Ecco come la scienza viene piegata da istituzioni corrotte
Ha destato molto scalpore uno studio del Febbraio 2022 dal titolo “Trascrizione inversa intracellulare dell’mRNA del vaccino BNT162b2 di Pfizer BioNTech COVID-19 in vitro in una linea cellulare epatica umana” realizzato da Aldén, Olofsson Falla, Yang e altri
Gli autori hanno scritto: “gli studi preclinici sul vaccino a base di mRNA COVID-19 BNT162b2, sviluppato da Pfizer e BioNTech, hanno mostrato effetti epatici reversibili negli animali che hanno ricevuto l’iniezione di BNT162b2. Inoltre, uno studio recente ha dimostrato che l’RNA del SARS-CoV-2 può essere trascritto inversamente e integrato nel genoma delle cellule umane. In questo studio abbiamo analizzato l’effetto di BNT162b2 sulla linea cellulare epatica umana Huh7 in vitro. Le cellule Huh7 sono state esposte a BNT162b2 e la PCR quantitativa è stata eseguita sull’RNA estratto dalle cellule. Abbiamo rilevato alti livelli di BNT162b2 nelle cellule Huh7 e cambiamenti nell’espressione genica del long interspersed nuclear element-1 (LINE-1), che è una trascrittasi inversa endogena. L’immunoistochimica con l’anticorpo che si lega alla proteina RNA-binding LINE-1 open reading frame-1 (ORFp1) su cellule Huh7 trattate con BNT162b2 ha indicato un aumento della distribuzione di LINE-1 nel nucleo. La PCR sul DNA genomico delle cellule Huh7 esposte a BNT162b2 ha amplificato la sequenza di DNA esclusiva di BNT162b2. I nostri risultati indicano un rapido assorbimento di BNT162b2 nella linea cellulare epatica umana Huh7, che porta a cambiamenti nell’espressione e nella distribuzione di LINE-1. Abbiamo inoltre dimostrato che l’mRNA di BNT162b2 viene trascritto intracellularmente in DNA in appena 6 ore dopo l’esposizione a BNT162b2.”
In altre parole, gli autori sostengono che nelle condizioni di laboratorio il preparato in questione modifica il DNA delle cellule bersaglio .
Alcune eminenti figure, virologi e genetisti di fama, hanno commentato questi risultati spingendosi a dire che i vaccinati avranno figli con il DNA modificato.
Tuttavia già ad Aprile 2022 Hamid A. Merchant ha commentato lo studio mettendo in discussione questa ipotesi, dicendo che non ci sono prove che lo stesso fenomeno si realizzi nella realtà.
Infatti lo studio di Aldén ed altri si è svolto in laboratorio ed in una provetta, ossia in vitro.
Merchant ha messo in risalto che è scientificamente scorretto estendere i risultati di un esperimento in vitro alla situazione in vivo, ossia nel mondo reale.
Inoltre Merchant ha criticato il fatto che oltretutto si è utilizzata una quantità di vaccino molto maggiore della situazione normale di chi viene vaccinato.
Per altro, continua Merchant, le cellule utilizzate per l’esperimento sono una linea di cellule tumorali del fegato, le quali hanno un comportamento del tutto diverso da quelle normali.
Ma poi Merchant scrive che “Esistono prove a sostegno della capacità del SARS-CoV-2 di integrare alcune sequenze genetiche nel DNA delle cellule ospiti; tuttavia, a differenza dei retrovirus, il virus infettivo della SARS-CoV-2 non ha potuto essere riprodotto dalle sequenze subgenomiche integrate. Questa prova non è ancora conclusiva, ma potrebbe spiegare il prolungato rilevamento del virus non infettivo con un test PCR positivo nei pazienti convalescenti.“.
Ancora Merchant “Esistono prove a sostegno della capacità del SARS-CoV-2 di integrare alcune sequenze genetiche nel DNA delle cellule ospiti ; tuttavia, a differenza dei retrovirus, il virus infettivo della SARS-CoV-2 non ha potuto essere riprodotto dalle sequenze subgenomiche integrate. Questa prova non è ancora conclusiva, ma potrebbe spiegare il prolungato rilevamento del virus non infettivo con un test PCR positivo nei pazienti convalescenti. Questo potrebbe anche suggerire i meccanismi alla base della “long-COVID” osservata in un numero significativo di pazienti affetti da COVID-19.”
Quindi in sostanza, non sappiamo se il vaccino modifichi il DNA in vivo, ma è possibile che lo faccia il virus SARS-CoV-2.
Continua Merchant: “I virus antichi si annidano nel genoma umano da tempo, da quando si sono integrati nel nostro genoma ancestrale. I retrovirus endogeni umani (HERV) possono costituire dal 4 all’8% del genoma umano totale e si ritiene che siano una parte della nostra evoluzione genetica che offre un guadagno di fitness alle specie contro gli agenti patogeni ambientali. Tuttavia, le implicazioni per la salute del trasporto di residui genomici virali non sono del tutto note; alcuni possono addirittura contribuire a malattie come l’HIV.”.
In sostanza, i virus ci possono anche ammazzare, ma possono anche rendere più forte la specie, realizzando un guadagno di fitness contro gli agenti patogeni ambientali.
E’ la forma complicata dell’espressione popolare “ciò che non ti uccide ti rafforza”
Ma così dicendo Merchant ammette che in natura esiste il meccanismo di integrazione del DNA, e non ha escluso affatto che questo possa succedere anche in vivo con il prodotto Pftizer.
Questo è un chiaro esempio di irresponsabilità scientifica che finisce col dare parvenza di scienza a condotte commerciali in realtà spregiudicate e irresponsabili.
Il fatto che non abbiamo la prova che “Trascrizione inversa intracellulare dell’mRNA del vaccino BNT162b2 di Pfizer BioNTech COVID-19 in vitro in una linea cellulare epatica umana” non funzioni anche in vivo, non dovrebbe distoglierci dalla preoccupazione che questo possa accadere, e di fatto in natura accade.
Quindi Merchant tenta di minare il campo fra lo studio in vitro e i risultati in vitro, mentre dovrebbe fare il contrario, ossia ricercare le prove che quello che succede in vitro succede anche in vivo, perché è probabile che succede dato che succede in natura come lui stesso conferma.
In altre parole, non si può affermare con certezza che i vaccinati sono ormai geneticamente modificati, ma esiste almeno una prova che può farlo pensare e quindi non lo si può escludere.
Dunque che atteggiamento è quello di negare la possibile connessione?
E’ un atteggiamento di favore ingiustificabile a pratiche scientifiche e commerciale irresponsabili come si può capire dal seguente esempio.
Supponiamo che si scopra un difetto di progettazione o di produzione di una certa automobile per cui succede che in certe condizioni i freni si guastano e il guidatore ne perde totalmente il controllo e supponiamo che questo sia effettivamente successo in almeno un caso. E’ chiaro che non si potrebbe dire che tutte le automobili di quel modello hanno quel difetto, ma noi pretenderemmo che le auto fossero ritirate, e se possibile riparate e rimesse in circolazione, altrimenti rottamate. Questo per il semplice fatto che non possiamo ammettere che semplicemente si circoli con della auto non sicure al 100% per quanto noto.
Questo per altro è successo, c’è stata davvero un auto, pure costosa, che si è scoperto era soggetta al ribaltamento ed è stata ritirata dal produttore e modificata gratuitamente.
Invece Merchant e i grandi stregoni del vaccino non hanno alcun rispetto per la potenziale minaccia di morte, o in questo caso specifico, di modifica del DNA delle persone che addirittura si propagherebbe ai discendenti.
La Convenzione di Oviedo vieta esplicitamente la modifica del DNA umano. Dunque per legge non è assolutamente ammissibile che ci sia il rischio di modifica del DNA umano, e questo rischio è accertato in vitro.
Quindi si deve semmai fermare completamente la distribuzione di questi prodotti, come le auto con i freni che ogni tanto si guastano.
L’Unione Europea è nata come organizzazione economica, ed ha poi assunto progressivamente un ruolo politico prendendolo agli Stati ed ai popoli.
Uno dei fondamenti del mercato è il principio di responsabilità, per altro riconosciuto e consacrato dalla Corte della UE.
Perché invece questa responsabilità del produttore non si imputa alle case farmaceutiche?
In Parlamento Europeo diversi parlamentari hanno evidenziato che la attuale presidente della Commissione, la Von der Layen, ha trafficato con le case farmaceutiche, ha preso accordi attraverso canali non verificabili, arrivando ad acquistare quantità spropositate di vaccini.
L’Unione Europea conta circa 446 milioni di abitanti, meno di mezzo miliardo. La Von der Leyen in un sol contratto del maggio 2021 ha acquistato 1,8 miliardi di dosi da aggiungere a tutti gli altri acquisti. Un parlamentare Europeo ha parlato di complessivi 10 miliardi di dosi.
Vuol dire che ogni europeo, dalla nascita alla tomba, deve inocularsi da 3 a 20 vaccini entro il 2023. Non è uno scherzo.
Come mai nessuno di coloro che sono al governo si è accorto che 1,8 miliardi di dosi acquistate nel 2021 implicavano almeno 3 dosi a testa ?
Con quale criterio si acquistano 3 o 4 dosi per cittadino, o addirittura 10? Vuol dire che si da per certo che non funzionano le prime due dosi ?
Con quale criterio si sono acquistate dato che nessuno ha mai dimostrato che impedivano la trasmissione del virus?
Per altro non sono stati studiati nemmeno gli effetti cancerogeni del vaccino che in realtà sono stati riscontrati.
Ecco che Merchant (che tradotto significa “Commercianti”) continua nell’opera di mistificazione che c’è stata nella campagna vaccinale, atta a negare le evidenze scientifiche con il fine di frodare il contribuente europeo nel contempo non attribuendo ai produttori alcuna responsabilità commerciale, nemmeno quella che si pretende dai produttori di automobili, cibi, mobilia, vestiario ecc.
E’ evidente che se si fosse scienziati liberi, di fronte ai tanti eventi avversi che si stanno registrando, dalle morte improvvise, a improvvisi cancri, da sindrome di immunodeficienza simile all’HIV a disturbi della circolazione ecc ecc, non si andrebbe a negare ogni connessione con il prodotto vaccinale, come fanno Burioni, Bassetti e altri, ma si andrebbe invece a verificare se questi effetti ci sono . E’ a questo che è sempre servita la sperimentazione decennale dei vaccini, e non c’è dubbio che non possiamo essere grati a Trump per aver eliminato i controlli. Anche Regan aveva creduto di fare bene nell’alleggerire i controlli sui voli aerei, ma poi gli aerei hanno cominciato a cadere con molta più frequenza e si è dovuto fare marcia indietro.
Merchant non avrebbe dovuto mettere in discussione lo studio di Aldén ed altri, ma avrebbe invece dovuto cercare le prove che il meccanismo in vitro non si realizza anche in vivo.
Eppure, è tanto semplice capire che quei prodotti sono mortali e non poco, basta prendere le statistiche epidemiologiche e demografiche e si vedrà nettamente che i non vaccinati attualmente stanno in generale molto molto meglio dei vaccinati. E non ho bisogno di dimostrare la veridicità di questa affermazione, lo hanno già dimostrato coloro che hanno interesse diretto a sapere queste cose, le Assicurazioni, che parlano di un evento catastrofico decine di volte maggiore ad una catastrofe naturale.
In conclusione, Merchant ha ragione nel dire che non si può estendere lo studio in vitro alla realtà in vivo dei pazienti, ma dovrebbe anche dire che lo studio da corpo e sostanza ad una preoccupazione terrificante, ossia che la sostanza potrebbe aver dato avvio incontrollabile alla riprogrammazione del codice genetico umano, ma per fortuna della sola umanità che l’ha ricevuta.
Ecco, forse così si spiega perché la UE ha comprato miliardi di dosi tanto da poterne fare una ad ogni essere umano del pianeta: ci vogliono arrivare.
Tutto ciò dovrebbe far urlare a Merchant di fermare immediatamente la somministrazione del prodotto in questione.
Perché non lo fa? Quanti morti ci saranno per il suo complice silenzio?
Questa giustificazionismo scientificamente falso dimostra che esiste un atteggiamento compiacente verso questi prodotti pericolosissimi.
Ma dimostra anche che i popoli europei hanno dato la gestione dei loro affari a persone che corrompono il buon funzionamento delle istituzioni e che sprecano il denaro europeo in quantità incredibili. E dimostrano che alla fine, come al solito, ne guadagnano i banchieri non eletti che con l’occasione hanno stampato migliaia di miliardi dal nulla.