Ecco come la Repubblica Veneta divenne il Regno Lombardo-Veneto
Ci sono diversi gruppi in Veneto che pretendono di essere i continuatori di un governo provvisorio della Repubblica Veneta.
Altri sognano la rinascita della Repubblica Veneta tramite un referendum per l’indipendenza.
Poi ci sono quelli come me che pretendono la sovranità del Lombardo-Veneto già oggi applicabile, senza referendum, e direttamente chiedono di non pagare le tasse all’Italia.
Sul fatto che il referendum non sia possibile ho già scritto un libro, e pure molto in rete. Mi limito solo a far presente che un nuovo stato nato da referendum, ed ogni ipotesi di “nuovo” stato veneto (chiamiamola come vogliamo), dovrebbe obbligatoriamente accollarsi una quota di debito pubblico derivante dallo Stato Italiano, rendendolo di fatto morto ancora prima di nascere.
Anzi, se il nuovo stato Veneto nascesse grande quanto l’attuale regione Veneto, esso sarebbe in realtà uno staterello minuscolo, incapace di sopravvivere dal punto di vista economico a causa delle anguste frontiere e territorio, proprietario di nulla ma gravato da enormi debiti italiani. Insomma non sarebbe in grado di dare alcun benessere a quella parte di veneti che ne farebbero parte, e non avrebbe quella dimensione minima per poter decollare. Non solo, in quanto nuovo stato non potrebbe pretendere la restituzione delle terre venete del Friuli-Venezia-Giulia e altre, e dovrebbe garantire il loro possesso all’Italia per il principio di non interferenza.
Già meglio sarebbe uno stato Veneto grande quanto quello invaso dall’Italia nel 1866 , ma ancora ci sarebbero enormi debiti a schiacciarlo. In ogni caso, ripeto, il referendum non si può fare né per una regione, né per 2 regioni. Ecco perché personalmente combatto contro l’ipotesi dei referendari. Sopratutto, lo evidenzio, chi parla di referendum riconosce la legalità del possesso italiano del Veneto di oggi, e la spoliazione perpetrata dall’Italia per 1 secolo e mezzo , e pure quella di oggi (i veneti sono fra i più tassati d’Italia).
Chi rivendica la continuità con l’antica repubblica Veneta ovviamente legalmente non riconosce il debito pubblico italiano, e pretende addirittura tutti i territori della stessa. E sarebbe un grande stato a ritornare forte come sempre nei millenni.
Purtroppo però non esiste continuità con la Repubblica Veneta, per quanto ne sappia io, per diversi motivi.
Intanto dobbiamo acquisire alcuni concetti fondamentali, fra cui quello di “continuità” fra stati e quello di “stato successore” . Si ha continuità di uno stato quando uno stato subentra ad un altro nei diritti, negli obblighi, nelle proprietà, nei trattati, e ha una certa continuità anche nel territorio.
La continuità ha particolare rilievo non tanto rispetto alle proprietà e ai territori, ma sopratutto rispetto ai trattati che continua a considerare validi come li aveva firmati, così come accetta la responsabilità dei danni di guerra da pagare (o da ricevere), e garantisce le pensioni precedenti come il debito pubblico (o sua parte).
Uno Stato può scegliere se essere o non essere considerato successore dell’entità che lo precedeva, ma di fatto deve garantire la continuità dei contratti sottoscritti altrimenti non ottiene il riconoscimento degli stati confinanti.
Un altro concetto fondamentale del diritto è quello di “autogoverno dei popoli”, che indica il principio per cui la popolazione di un territorio ha diritto di essere interpellata quando si deve decidere trasferimenti del loro territorio da uno stato all’altro.
Prima del 1840 i territori potevano essere venduti e comperati con tutto quello che c’era dentro, popolazione compresa. Dopo quella data (stabilita dalla Corte Internazionale di Giustizia), i territori non potevano più essere ceduti se non con il consenso delle popolazioni residenti.
Anche in caso di guerra, prima del 1840 se perdevi la guerra perdevi tutto; dopo il 1840 invece, la conquista era valida solo se confermata dalle popolazioni.
Proprio a causa di questo “diritto di autogoverno” dal 1849 un territorio non può essere semplicemente conquistato, nemmeno con la guerra, si deve fare un plebiscito di consenso dei conquistati.
Ecco perché l’Italia, dopo tutte le conquiste e invasioni del 1861 e 1866 organizzava dei plebisciti, generalmente falsi e palesemente fasulli, tanto più che organizzati dallo stato invasore.
Ora possiamo tornare alla Serenissima che il 12 maggio 1797 abrogò il suo governo e riconobbe Napoleone come capo di tutta l’amministrazione.
C’è chi dice che la delibera era invalida perché mancava il numero legale, ma ho fatto presente che in realtà molto probabilmente non esisteva un numero legale per le delibere.
Ma comunque resta il fatto che la Serenissima era stata di fatto conquistata da Napoleone, ed al tempo, purtroppo, non esisteva ancora il diritto di autogoverno dei popoli.
Vorrei poter essere smentito su questi punti, ma si tratta solo di un desiderio, che purtroppo nessuno ha ancora realizzato nonostante le mie provocazioni contro coloro che parlano di Repubblica Veneta.
Purtroppo la Repubblica Veneta fu conquistata con l’inganno da Napoleone, ad essa sottoposta, ed Egli la ridusse in pezzi, alcuni vennero staccati e dati ad altri stati, il resto lo cedette a quegli austriaci che in teoria voleva andare a combattere, motivo per cui entrò nella repubblica senza resistenza (vi era un trattato di passaggio).
Gli austriaci (in realtà gli Asburgo), presero la Repubblica ancora con l’Istria e la Dalmatia, da sempre venete, e la fecero ulteriormente in pezzi, unendo Brescia e Bergamo a Milano e al territorio lombardo, chiamando tutto questo “Lombardia” che però era parte, con il Veneto del Regno Lombardo-Veneto.
Il Lombardo-Veneto è in pratica lo stato successore della Repubblica Veneta, ne ha conservato la sovranità giuridica internazionale, è la sua continuità, seppure monca di alcuni territori.
Il fatto è, che come ho dimostrato da anni, il Lombardo-Veneto non si unì volontariamente al Regno d’Italia, ma fu invece di fatto invaso e truffato.
Dunque non solo la Repubblica Serenissima non può rinascere tal quale era nel 1797, ma la Serenissima di fatto è oggi il Lombardo-Veneto.
Inoltre il sistema di governo della Repubblica Veneta, che per certi aspetti ancora oggi è più avanzato di molti stati, tuttavia oggi dovrebbe essere rivisto e integrato di un sistema democratico di voto, e dei diritti umani.
Che ci piaccia o no, così è il diritto internazionale.
Noi possiamo aspirare alla Repubblica Veneta , ed al suo sistema di governo (purché aggiornato), ma pretenderne la sussistenza semplicemente ignora i fatti. E’ come se oggi qualche discendente di Cesare pretendesse l’Impero.
In compenso, perseguire la sovranità del Lombardo-Veneto, che sta nelle leggi, offre il vantaggio non solo di non doversi accollare debiti fatti dall’Italia, ma al contrario , di poter reclamare dall’Italia il pagamento enorme del danno subito, la illegittima occupazione di 1 secolo e mezzo.
Per cominciare a liberarsi non c’è che da compilare 2 moduli.