Lo Stato Italiano Paga Il denaro al 6% invece che allo 0,5% : la prova del signoraggio
Attenzione: vietato riprodurre questo testo, ammessi solo collegamenti alla pagina. Chi utilizza questa mia scoperta senza citarmi è un individuo disonesto che tenta di estorcervi consenso. Inoltre il testo è stato aggiornato in questa pagina . Il testo che segue è quello originale del 2012, data della mia scoperta.
Quando lo Stato Italiano, la Grecia, la Spagna e molti altri Stati vanno a chiedere denaro al “mercato”, cioè emettono dei titoli di stato come i BTP o i CTZ , lo fanno sul mercato finanziario, e pagano un interesse determinato da vari fattori. Attualmente lo stato paga dal 2,5% al 5% di interessi. Per l’Italia si tratta di rinnovare centinaia di miliardi ogni anno, spendendo quindi molti miliardi di Euro di soli interessi. Quando il mercato considera instabile o inaffidabile la situazione politica, lo stato paga più interessi per “rinnovare” il proprio debito pubblico. Tutti i giorni la TV ci ossessiona con lo “SPREAD BTP-BUND” che è la differenza fra il tasso di interesse pagato dall’Italia e quello pagato dalla Germania, oggi intorno al 2,5 (sett. 2013), che viene espresso in “punti base”: 230 vuol dire 2,3%.
A finanziare gli stati sono le banche private, ma da dove prendo questi soldi le banche private? Esse prendono il denaro in prestito direttamente dalla BCE (quella che stampa l’Euro e che in realtà è anche essa una banca privata seppure controllata dalle banche “nazionali”, perché “nazionale” non significa “dello Stato”) . Le banche private pagano anche esse un interesse, ma dello 05% (annuo) dal maggio 2013 (in seguito anche nulla di nulla), ma da 10 anni meno dell’1%. Come mai questa differenza? Come mai gli Stati non accedono allo stesso meccanismo di prestito delle banche private? Perché lo stato italiano non si fa prestare i soldi direttamente dalla BCE invece che dal mercato dove paga molti più interessi? Affermano i politici, il Governo, il Fondo Monetario, la BCE e la Commissione Europea che uno Stato dell’Unione non può ricevere prestiti dalla BCE, ma omettono di dire “direttamente”. Ed ecco che si è creato il Fondo Salva Stati, cui molto stranamente partecipano anche il Fondo Monetario Internazionale (che non è nemmeno una banca europea) e altre banche internazionali, per adempiere a questo scopo. Questo Fondo ha prestato o presterà i soldi ai vari stati dell’unione ricevendo enormi interessi, denaro sottratto ai popoli dell’Unione Europea. Tutto questo ha in realtà il solo risultato di indebitare ulteriormente gli stati europei, ossia i popoli, ossia te, anziché aiutarli ad uscire dalla crisi perché il fondo chiede interessi molto alti. La stessa partecipazione a tale fondo è molto criticata perché costa moltissimo anche quando non si chiede denaro in prestito. Eppure non è affatto necessario per gli Stati soggiacere a tali tassi nè sono obbligati a finanziarsi nel mercato finanziario. Infatti il Trattato di Lisbona, in vigore dal 2009, in particolare il Trattato sul Funzionamento della UE, prevede chiaramente che LO STATO PUÒ PRENDERE A PRESTITO I SOLDI DALLA BCE PURCHÈ LO FACCIA ATTRAVERSO UNA BANCA DI PROPRIETA’ dello Stato. Il trattato di Lisbona afferma che “nel contesto dell’offerta di liquidità da parte delle banche centrali“, ” “gli enti creditizi di proprietà pubblica” “devono ricevere dalle banche centrali nazionali e dalla Banca centrale europea lo stesso trattamento degli enti creditizi privati.” Articolo 123 (ex articolo 101 del TCE) 1. Sono vietati la concessione di scoperti di conto o qualsiasi altra forma di facilitazione creditizia,da parte della Banca centrale europea o da parte delle banche centrali degli Stati membri (in appresso denominate «banche centrali nazionali»), a istituzioni, organi od organismi dell’Unione, alle amministrazioni statali, agli enti regionali, locali o altri enti pubblici, ad altri organismi di diritto pubblico o a imprese pubbliche degli Stati membri, così come l’acquisto diretto presso di essi di titoli di debito da parte della Banca centrale europea o delle banche centrali nazionali. 2. Le disposizioni del paragrafo 1 non si applicano agli enti creditizi di proprietà pubblica che, nel contesto dell’offerta di liquidità da parte delle banche centrali, devono ricevere dalle banche centrali nazionali e dalla Banca centrale europea lo stesso trattamento degli enti creditizi privati.” Se dunque è vero che lo Stato Italiano non può prendere a presto soldi dalla BCE direttamente, è possibile e previsto che lo stato possa accedere al prestito della BCE per il tramite di una banca di stato , per esempio la “Cassa Depositi e Prestiti” . Sarebbe sufficiente mettere a garanzia della banca dello stato gli averi di proprietà dello stato . Nel caso dell’Italia si potrebbe garantire il prestito avuto dalla BCE con le aziende di Stato, con i palazzi storici, con i beni del demanio, per non dire le aziende a partecipazione pubblica come Finemeccanica che invece sono i prossimi candidati per essere svenduti sul mercato a causa del debito pubblico. Non sarebbero venduti, semplicemente messi a garanzia (anche se c’è da ripulirle dal parassitismo). Questo rende palese che decine di miliardi di Euro ogni anno vengono bruciati per rifinanziare il debito pubblico (per prendere a prestito i soldi ) attraverso il mercato al 3-6% anziché, come sarebbe semplicissimo fare, attingendo ai prestiti BCE allo 0,5% della BCE, semplicemente usando una banca dello stato. l risparmio sarebbe sufficienti a risolvere TUTTI I PROBLEMI ECONOMICI DELL’ITALIA, a impedire la chiusura delle aziende, a non togliere il senso della vita agli imprenditori che poi finiscono per suicidarsi . Il prestito usuraio è una istigazione al suicidio di imprese che vengono strozzinate. Lo Stato Italiano e il Governo, Monti prima e Letta oggi, da una parte rifinanziano le banche come Monte Paschi di Siena e altri arrivate vicino al collasso, e queste poi accedono ai prestiti BCE con le garanzie dello Stato italiano. Succede che anche la settimana successiva al prestito BCE le banche private “prestino” il denaro allo stato ad un tasso d’interesse 12 volte superiore. In pratica il mancato uso di questo meccanismo statutario del trattato di Lisbona, e la spinta continua della politica verso il Fondo Salva Stati è l’evidenza di un meccanismo USURAIO in azione, poteri occulti bancari che si sono impadroniti dell’Europa Unita. Questo sistema è anche un metodo per portare alla BANCAROTTA PILOTATA i vari paesi, fra cui Grecia, Spagna, Italia. Ecco smascherato il complotto del “signoraggio” di cui da molti anni si parla . Si tratta quindi di un colpo di stato bancario, di un attentato alla sovranità degli stati e dei popoli Dobbiamo opporci pacificamente ma in maniera decisa, anche con denunce internazionali e penali a questo raggiro. Ma occorre ricordare che siamo in guerra contro una mafia bancaria occulta che ci sta devastando lo stato e l’economia, e forse sono in realtà il risultato derivante dal tentativo di occultare le truffe bancarie che hanno operato i partiti che hanno svuotato le molte banche d’Italia. Quindi deve essere il popolo senza partiti a chiedere il cambiamento. Oggi è possibile. Compila il modulo sotto e segnala questa pagina agli amici.
Antonio Patania
10 Aprile 2015 @ 05:55
molte associazioni stanno denunciando e promuovendo cause di incostituzionalita delle leggi di ratifica dei trattati europei .Non basta se il popolo non prende coscienza di questa grave situazione.Nella convenzione di Vienna gli stati avevano accettato di essere eguali nella sovranità tutto disatteso e contrariato dalla creazione dell unione europea
Ermanno De Vivo
30 Maggio 2012 @ 10:30
Un popolo di pecore merita un governo di lupi…questa è la miserevole realtà …