Le elezioni italiane 2008 contrarie a Costituzione e leggi internazionali
La Costituzione Italiana all’articolo 51 dice “Tutti i cittadini dell’uno o dell’altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge”
Per “requisiti stabiliti dalla” legge si intende l’avere l’età e i diritti legali per essere candidati, non il fatto di essere già stato eletto in passato o essere figlio o raccomandato di qualche politico.
Invece ha assunto questo significato, perché chi si candida con un partito già in parlamento non deve raccogliere le firme per la candidatura (la sottoscrizione popolare che si da alle persone candidate ) mentre devono raccogliere molte firme e in maniera gravosa chi si candida con partiti non presenti in parlamento .
Ai candidati di partiti già presenti in parlamento, e pure a quelli mai eletti che però hanno qualche parlamentare (quasi tutti i partiti che concorrono oggi non si sono mai presentati prima!), non si richiede altro che la nomina del partito (come nei regimi) e una firmetta su qualche modulo.
La Nobiltà di Casta in parlamento si è AUTO esentata dalla raccolta firme, sia i singoli candidati, che i partiti in parlamento
Non so se è stato un effetto delle denuncie che feci negli anni 1996-2000 quando venivano sistematicamente falsificate le firme, ma forse vi ricordate meglio il successivo caso mussolini con tanto di firma del benzinaio morto.
Bene, si sono esentati, ma ai candidati di partiti non presenti in parlamento si richiede una raccolta spropositata di firme, che è sottoposta alla convalida di personale normalmente di altri partiti (!) o di personale comunale, notai e altri a pagamento.
Nel corso delle ultime elezioni europee la raccolta delle firme è stata talmente pesante da decimare la rappresentanza democratica a favore del regime vigente. Ma smettiamola di chiamarla Casta.
Ora si è ormai costituita non una casta, ma una Nobiltà parlamentare che di fatto non corre con le stessi leggi degli altri cittadini e non è sottoposta alla normale battaglia. Si può anche chiamarla dittatura, magari “morbida” per essere gentili.
Con questo sistema si fuori dalla forma democratica, perché se è vero che “Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale.” (art. 49 Cost.) e’ vero anche che alcuni partiti non concorrono con lo stesso metodo, ossia sono in una corsia preferenziale e protetto fuori dal sistema democratico.
Questa situazione è contraria anche alle leggi internazionali. La Costituzione italiana dice che “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità [ecc]” (art. 2) ma purtroppo la dottrina è tutta d’accordo che fra questi “diritti inviolabili dell’uomo” non rientri esplicitamente la “dichiarazione universale dei diritti dell’uomo” che anche essa ribadisce i concetti sopra.
Questo fatto farebbe ridere se non ci fosse di peggio. Infatti esistono pure molte leggi internazionali che ribadiscono, rafforzano e fanno più potenti i “diritti inviolabili dell’uomo” anche esse negate. L’Italia ha firmato l’impegno a rispettare queste leggi internazionali, a volte le ha pure sostenute, e, obbligata dalla Costituzione, le ha ratificate e pubblicate nella Gazzetta ufficiale, come leggi dello Stato che vanno rispettate.
Per esempio, una legge ratificata è il “Patto internazionale sui diritti civili e politici” che in Italia è pubblicata come legge n.881 del 1977 :essa garantisce una serie di diritti che spesso sono più dettagliati della Costituzione.
Sulle elezioni, anche l’articolo 25 della Ln.881 del 1977 prevede il diritto di concorrere alle elezioni in parità di condizioni, o meglio, senza discriminazioni. Fra le altre sancisce il diritto dei cittadini a scegliere liberamente i propri rappresentanti “.. nel corso di elezioni veritiere, periodiche, effettuate a suffragio universale ed eguale, ed a voto segreto, che garantiscano la libera espressione della
volontà degli elettori”.
E’ del tutto evidente che i rappresentanti non sono liberamente scelti quando sono i partiti a decidere i candidati senza possibilità di determinazione del popolo, cosa che avveniva attraverso la raccolta firme.
Ma la violazione più grave è al diritto di partecipare senza restrizioni irragionevoli, menzionate all’articolo 2 , cioè in parità di condizioni.
Tutti i paesi membri della Unione Europea sono già obbligati ( sulla carta) a rispettare queste norme, ed oggi esse sono diventate di rango costituzionale “europeo” con il trattato di Lisbona.
E invece scopriamo che in Italia quella dei diritti umani è una finzione. Negli effetti vince le elezioni la banda più potente come a Kabul.
In Italia le elezioni sono una gara dove una persona corre a piedi e l’altra in automobile. Per esempio, vi sembra corretto che chi possiede TV e cooperative di giornali possa fare tutta la pubblicità che vuole di sé stesso escludendo gli altri movimenti ? O possa non fare la pubblicità di altri movimenti. O possa indurre i propri telegiornali a parlare solo o principalmente delle notizie che lo riguardano senza contraddittorio ?
Bertinotti ed altri ora si lamentano perché sono PARZIALMENTE usciti dalla casta e non ne godono più i favori come prima. Sarebbe ora che si togliessero proprio tanto più che quando in quel sistema c’erano dentro del tutto e con esso si autoeleggevano, non hanno mai detto o fatto nulla per garantire la reale partecipazione dei lavoratori alla vita politica. E solo per la poltrona che ora parlano.
Per anni i partiti falsificavano le firme che raccoglievano e poi facevano una leggina per sanare. MA è valida la leggina dell’eletto con brogli? E’ valida la costituzione del Golpista ?
Ora hanno deciso di lasciare direttamente fuori dalla porta ogni qualunque contendente, facendo correre zoppo e gravato dalla raccolta firme chiunque altro.
E il “presidente” cosa fa ? Regge il sacco come sempre.
Se qualcuno pensa ancora che questa situazione si possa sanare, mi dica come.
http://www.repubblica.org/tribunale/veneto/X0006_Patto_diritti_civili.html
brucolas brucoli
9 Marzo 2008 @ 11:36
se la questione è la raccolta delle firme allora è dal 1948…
come mai ve ne siete accorti ora? io sono stufa di voi che vi svegliate adesso e con gli occhi ancora impastata dal sonno della ragione che avete saporitamente coltivato per decenni, tuonate di violazione dei diritti, di costituzione, di grandi crimini e misfatti. Tornate a dormire, che è meglio.
La legge del 1948 era in vigora fino al 2000, e prima (12 anni fa!) ho denunciato alla magistratura la loro falsificazione. Ben svegliata a Lei.