Verso una democrazia del Blochain e dei delegati
Nel marzo del 2019 il Consiglio d’Europa prenderà in esame il dossier di tutte le violazioni dei diritti umani che i Veneti subiscono. Fra queste anche la cancellazione della legge regionale del Veneto n° 28 del 2016 da me scritta, cancellata illegalmente dalla Corte Costituzionale per precisa responsabilità e volontà dimostrata della Regione Veneto . Non essendo più credibile la favola leghista, è notizia di queste ore che la Lega rinuncia ora non solo al “Nord” nel nome, ma pure alla indipendenza della Padania e alle storiche nazioni anche nello Statuto.
Invece Aggregazione Veneta non solo non è morta per la cancellazione della legge, ma grazie al periodo di esistenza della legge ha dato vita alla costituzione e rappresentanza internazionale dei diritti etnico-linguistici dei Veneti , cosa che era prevista in base alla legge regionale n.73 del 1994 del Veneto in quanto etnia storica del territorio.
Ma nelle mutate condizioni l’Assemblea rappresentativa (costituita dai membri delegati delle associazioni maggiormente rappresentative), non ha più senso tal quale era, ed ecco che la stiamo trasformando in una Assemblea ancora più rappresentativa che da una parte fa tesoro della storia della Repubblica Veneta , dall’altro introduce di membri estratti a sorte e quelli delegati, e guarda molto lontano pensando ad un voto in tecnologia Blochain.
A marzo 2018 è stato deliberato che l’Assemblea di Aggregazione Veneta per il momento verrà integrata con alcuni membri nominati per merito (sull’esempio del Senato della Repubblica Veneta) e con altri nominati per sorteggio. L’idea è tuttavia di arrivare ad una forte rappresentatività di membri che voteranno i provvedimenti principalmente in modalità remote, utilizzando per la sicurezza la tecnologia del blochain.
Ecco il passaggio “Palmerini propone un allargamento dell’Assemblea tramite la partecipazione di membri
popolari, ovviamente dichiarati in anagrafe, per farla diventare ancora più rappresentativa della totalità dei Veneti. La mancanza di partecipazione popolare diretta è stato un limite imposto ai Veneti dalla cancellata legge regionale del Veneto n° 28 del 2016, che prevedeva la sola partecipazione di Associazioni all’ente rappresentativo dei diritti di minoranza. E’ vero anche che la partecipazione della Anagrafe del Popolo Veneto ha sempre garantito la rappresentanza mediata dei Veneti come soggetto giuridico. In quest’ottica Palmerini sottolinea che è opportuno aprire alla partecipazione diretta di membri popolari, inizialmente in piccolo numero e con incarico assegnato dall’Assemblea, per poi proseguire verso forme sempre più partecipative anche prevedendo dei macroelettori delegati, e poi il voto diretto tramite una piattaforma di voto elettronico certificato ma anonimo, cosa che è
già possibile con la tecnologia detta Blockchain. Questo tipo di partecipazione popolare in effetti si sta già sperimentando in alcune città fra le quali Mosca. Sul lungo periodo Palmerini propone che una parte cospicua ma non la totalità dell’Assemblea sia composta di membri votati dai Veneti pur sul modello del Senato della Repubblica Veneta. Palmerini propone che oltre ai seggi assegnati per merito, un piccolo numero di seggi venga assegnato con estrazione casuale fra gli iscritti all’Anagrafe poiché tale pratica ha dimostrato di tenere vitali le grandi organizzazioni che altrimenti tendono invece al degrado dell’efficienza causato dai meccanismi insiti nelle selezioni per merito e nelle logiche umane.”
Questo laboratorio di democrazia e partecipazione popolare , di rispetto dei cittadini, non fa altro che continuare la millenaria storia Veneta che non si sposa con le logiche accentratrici e stataliste dei neo nazionalismi ottocenteschi che stanno oggi riemergendo. Lo Repubblica di Venezia è sempre stata allo stesso tempo e sincreticamente non solo forte, ma anche stato di diritto e di rispetto dei territori come delle persone come delle libertà, allo stesso tempo inclusiva, partecipativa e sociale, ma liberale, liberista non fascista, non comunista, e contro ogni mafia o cricca o conflitto di interessi. Basta studiarla per riprendere a sognare oltre la demagogia e la propaganda del presente.