Ritorno all’Austria? Ma fammi il piacere
La parodia dell’indipendentista Lombardo-Veneto è una sana presa in giro per un sentimento che in realtà non esiste, specialmente fra i Veneti. Alberga semmai fra i nostalgici della Monarchia Cattolica del Sacro Romano impero, spesso legati al mondo dei tradizionalisti che contestano il Concilio Vaticano II. Esiste ancor più forte nella fazione friulana che il giogo Asburgico ha aizzato contro i fratelli veneti al fine di minare quest’ultimi. Ma non esiste fra i veneti. Tanto più che storicamente gli Asburgo hanno solo gozzovigliato con le ricchezze dei veneti.
Nel libro di Thaon di Revel “1859 e l’Italia Centrale” si trova questo passaggio che descrive come l’amministrazione Asburgica, l’Imperatore in persona, mandasse i Veneti a fare servizio di leva , specificatamente lontano dalla proprie famiglie quando essi avessero espresso antipatia per il regime .
Esisteva dunque un sistema di polizia politica che teneva traccia dei dissidenti.
Ora, per quanto possa sconcertare, questo sistema esiste anche nell’Italia repubblicana, e la dimostrazione sono i processi nei tribunali dove ai Veneti vengono sistematicamente negati i diritti umani, economici e sociali. Io ne posso essere testimone diretto non sole per me, ma per molti altri casi.
Ed ancora oggi, nel 2022, il diritto ad un giudice imparziale ed indipendente è sistematicamente negato. Infatti, essendo che l’annessione del 1866 è nulla ed insanabile ed è stata cancellata nel 2010, come fa ad essere imparziale ed indipendente il giudice italiano nel Lombardo-Veneto che non è Italia?