Incomincia il grande sussulto economico.
Conformemente alle mie teorie espresse qui e QUI e a quelle di Mandeville, sebbene in ritardo di 1 anno e con tempi leggermente dilatati è incomincito il grande sussulto.
Mandeville ha previsto un collasso epocale peggiore di quello del 1929
Io pronostico che fre le prime vittime del grande crollo ci sarà l’Italia, per vari fattori come il parassitismo e disorganizzione statale, enorme debito pubblico, classe di governo corrota e deficiente nel governo, eccesso di ideologia e falsità, ignoranza e vecchiaia della popolazione.
Ieri e’ caduta una grande banche americana. Negli USA siamo già ai fallimenti di grandi banche, come nel 1929.
Per supplire alla carenza di denaro, la banca centrale americana (FED) ha fatto come quel re africano che visto che i sudditi erano poveri ha fatto stampare molte banconote e le ha date loro.
Così in un solo giorno sono stati stampati e messi in circolo 200 miliardi di dollari, più o meno quanti quelli stampati in tutto agosto 2007 nella crisi “SubPrime”. Quel fatto ha dato l’avvio all’onda d’oggi.
La nuova iniezione produrrà altra inflazione, è una legge di macroeconomia, e cioé ci sarà ulteriore povertà , quindi altre bancarotte. E’ plausibile pensare che sono le stesse banche centrali a produrre questa catostrofe in maniere volontaria per ricominciare con la immensa catena del denaro falso e il trucco del “signoraggio”, spiegato in altre pagine.
Comunque, è evidente che il mondo è stanco di questo giochino “africano” che fanno gli USA e così il petrolio è aumentato e costa ancor più dollari, ma costa circa gli stessi euro perché l’Euro si è rivalutato sul dollaro in quanto ormai moneta rifugio.
Come l’oro nero, anche l’oro giallo si è allineato a oltre 1000 dollari.
Se continuano a stampare carta straccia e chiamarli dollari, fra un po’ ci vorranno camion di dollari per comperare un panino.
Ci sono poche soluzioni disponibili . Ma tutte prevedono che si smetta di stampare dollari e euro senza controllo e puntare alla moneta unica mondiale controllata dall’ONU.
Comunque si dovrebbe rendere pubblico e diffuso il motore ad acqua e/o sistemi di free energy. Oppure come minimo recuperare biodiesel dalle alghe (scriverò di queste cose).
Invece molti economisti continuano a non capire nulla di tutto questo e continuano ad aggiunger caos al disastro.
Per esempio, si continua a dire che il problema della economia italiana è la dimensione piccola delle imprese italiane.
Ma allora perché Lombardia e Veneto secondo l’Eurostat sono fra le regioni più produttive d’Europa e sono ovviamente le più produttive d’Italia?
E’ un territorio di piccole e piccolissime imprese, e funziona bene, pur dovendo tenere in piedi la baracca italia.
In realtà il territorio propulsore è tutta la terra della ex.Repubblica Veneta dove un modello economico e sociale permane anche senza stato.
La verità è che le piccole imprese delle Venetie pagano il doppio delle tasse delle grandi imprese , ma funzionano così bene da tenere in piedi il resto d’Italia. Ma non per molto, le nuove crisi manderanno a rotoli tutto.
O indipendenza delle Venetie, o anche le sue imprese affonderanno con l’Italia,
Fra i vari economisti l’unico che sembra aver capito qualcosa è Oscar Giannino, quel baffuto e pelato omino simpatico, il quale infatti infastidisce gli interlocutori pieni di ideologia .
Le ricette per risolvere sono semplici, le dico da anni, ora le dice anche Giannino.
Volete sapere quali? Ascoltatelo (Però potrebbe anche fare qualcosa per i denti.)
Comunque sono semplici.
Sterminare la corruzione pubblica, e forse legalizzare la tangente.
Rendere efficiente la macchina statale con un confederazioni di stati regione.
Vietare i partiti fascisti e comunisti
Rendere libero l’accesso alla candidatura ai cittadini
Rendere veritiera e trasparente la propaganda vietando il suo consociatismo
Dare contabilità ai sindacati
Eleggere i giudici
Monopolizzare con lo Stato la droga, la prostituzione
Ma tutto questo in Italia non è possibile dunque ……. peggio per te.
http://regione.etleboro.com/marche/view_news.php?lan=ita&id=3434
marco
11 Giugno 2010 @ 09:43
Ciao Loris,
Hai letto il mio post precedente?
marco
9 Giugno 2010 @ 08:00
Si la situazione è sotto gli occhi di tutti …. non ricordo a che punto del tuo blog l’avevo letto ma dicevi appunto che l’italia era la prima candidata ad un crack…. Qualche anno fa avevo letto e ho tuttora il libro di mendeville , in riferimento a questo ho dato un occhio ai vari siti che fanno previsioni sui cicli solari e ho visto che il picco più basso è avvenuto appunto nel 2008 ma se noti c’è la crescita di un altro ciclo dopo il 2010 che toccherà il punto più alto nel 2015 quindi questo secondo le teorie di mendevelle e più in generale dei cicli solari dovrebbe dimostare la ripresa appunto dal 2010 in poi …. cosa ne pensi?
Sono anch’io veneto e più precisamente di Vicenza… ti invierò una mail anche al tuo indirizzo personale
marco
6 Giugno 2010 @ 18:41
Ciao Loris,
la mia non è una provocazione ma una semplice presa di coscienza… Mi sembra che le tue previsioni sul fatto che l’Italia sarebbe stata la prima candidata ad un crack finanziario non siano state molto accurate.. mi farebbe piacere sentire le tua opinione
Grazie
loris
8 Giugno 2010 @ 18:20
Ciao,
non credo di aver mai detto che l’Italia sarebbe stata la prima, ma certamente è molto a rischio e lo sarà per molti anni.
Ma l’Italia è anche abbastanza grossa da costituire un grosso problema serio anche per altri paesi europei. A mio avviso si prefirisce parlare dei piccoli paesi, prima di affrontare il problema più grosso, forse per fare pratica di “gestione”.
Il crack vero e proprio purtroppo arriverà presto, ma anche se non dovesse esserci il “giorno nero”, non credi che siamo già in un crack mascherato e controllato?
La manovra che stanno proponendo non sarà l’ultima di sacrifici. I conti pubblici scoppiano o sono scoppiati. Sì, stanno frenando la caduta, ma non possono che mantenere la situazione come ‘è, ossia continuo declino, più tasse, meno servizi, meno benessere, e tutti gli under 60 condannati alla semplice sussistenza.
Prima o dopo il sistema collassa.
ANGELO
22 Marzo 2008 @ 17:52
SONO D’ACCODISSIMO CON TE
SOLO NON HO CAPITO UNA COSA
FUORI I FASCISTI,BENISSIMO
FUORI I COMUNISTI ,NON HANNO COMANDATO MAI IN ITALIA E PERTANTO ESSENDO LA LORO UN’UTOPIA ,VA BENISSIMO
CHI DOVREMMO TENERCI? GLI EX DC I QUALI HANNO FATTO COMANDARE GLI AMERICANI CHE E’ VERO CHE CI HANNO LIBERATO DAL FASCISMO MA IL LORO AIUTO LO ABBIAMO PAGATO A CARO PREZZO
OPPURE TENERCI BERLUNANO IL QUALE HA OSANNATO BUSH E TUTTORA NON VEDE L’ORA DI TORNARE A LECCAGLI I PIEDI
LO SO E’ UN DILEMMA ANCHE PER TE
ANGELO
Alessandro
19 Marzo 2008 @ 10:09
Il dollaro crolla e le altre monete tutte guadagnano parimenti, motivo per cui gli scambi commerciali al di fuori degli USA non sono coinvolti e le economie europee ke lavorano con tutti gli altri paesi ne risentono poco o nulla, tant’è ke la Germania exporta benissimo e come lei molte altri paesi europei.
Il divario tra le monete e il dollaro rispetto alle materie prime non è però riparatore.
Se guardi diverse analisi in rete scopri ke cmq petrolio e materie prime sono aumentata sia in dollari ke in euro, ovviamente in proporzione + in dollari ke in euro, ma cmq aumentate.
Il disatro ke sta montando in USA è dovuto al fatto ke gli americani usano a dismisura il credito e la carta di credito 😉
Con i tassi all’1% di poki anni fa hanno preso il via a spendere come forsennati e col 2007 coi tassi + alti e le spese alle stelle delle materie prima (ke sono da anni in costante aumento a prescindere dai valori delle monete) si sono ritrovati alla bancarotta familiare.
Oggi abbassare i tassi non risolve il problema xkè cmq i costi tutti in USA sono in aumento a prescindere dal dollaro e probabilmente adesso inizierà anke una robusta inflazione.
Sarà il colpo di grazia x l’impero USA e forse la sua fine come x tutti gli imperi ke la storia ricordi.
Il problema vero sono le risorse planetarie ke come utilizzate oggi non sono + sufficienti x una popolazione mondiale in costante aumento e ke vuole sempre + benessere, dal Brasile, alla Russia, all’India, alla Cina e l’elenco potrebbe continuare ancora.
Ormai aumenta tutto xkè siamo al PICCO delle risorse enegetike planetarie, la domanda è eccessiva x una produzione ke non sta + al passo della domanda.
Stiamo attraversando tempi bui … bui x tutti purtroppo.
Se vuoi ti posso dare molti link interessanti su cui approfondire la questione.
MAX_ALEX
Roberto Zanotti
15 Marzo 2008 @ 19:15
Grande Loris, la penso come te!!!!
Quando pensi possa esserci il collasso del ” Titanic ” Italia???
Consiglierei a tutti di guardarsi attorno per cercare di aptrire un conto all’ estero che ancora e’ legale, in modo da traslocare il nostro sudati risparmio non appena si abbia il sentore che le cose possano precipitare!!!