Il gigante buono e oppresso
Molti economisti, politici, sindacalisti, giornalisti, media e scrittori rappresentano le Venetie come quel “Nord Est” egoista, razzista, ignorante, evasore ed in fin dei conti frutto di un modello destinato a fallire.
E questa idea viene alimentata negli italiani fino a farlo credere vero alle persone comuni e perfino agli stessi venetisti che, come tutti i popoli “colonizzati” disprezzano i veneti stessi.La realtà invece è quella che da anni vado dicendo via email a migliaia di persone e che più volte ho sostenuto anche in questo sito, ossia che la realtà è l’opposto di quello che si racconta.
Ecco i dati Eurostat, l’istituto statistico della Unione Europea, che sono sempre stati la fonte delle mie rivelazioni. La realtà che emerge è che i veneti sono ancora il Cardine d’Europa, come scrisse quello scrittore Inglese.
Secondo i dati fino al 2000, i veneti sono il fulcro dell’area più economicamente sviluppata d’Europa, con reddito 2,5 volte quello della media Europea, reddito che tutta via gli viene derubato riducendoli a popolo dal reddito disponibile medio basso.
Nonostante la fortissima immigrazione, i veneti hanno una cultura nella media Europea (misurata secondo i titoli di studio), è ciò nonostante una media maggiore di quella del sud Italia. Nel complesso l’Italia è un paese ignorante.
I veneti sono grandi lavoratori con tasso di disoccupazione basso.
Oltre alla grande cultura, i veneti hanno una capacità di innovazione tecnica superiore, nella media Europea, e di gran lunga diversa da quella del sud Italia dove le catastrofi tecniche sono all’ordine del giorno.
Nonostante questi dati, i servizi erogati ai veneti sono scarsi, e se paragonati al reddito prodotto sono discriminatori. Non c’è meritocrazia o proporzionalità fra dare e avere.
Tutti questi dati sono falsati verso il basso specie sulla questione economica, perché molte aziende che producono nelle Venetie hanno sede fiscale nel milanese e nel romano, così da far risultare lì il reddito prodotto così come le tasse occulte non rendono giustizia del furto economico a cui i veneti sono soggetti dalla stato occupante italiano.
Le Venetie sono una società diversa e figlia diretta della Repubblica Veneta, non dell’Italia, ed infatti l’economia è diverso fatta di una microimpresa familiare capace di reggere la concorrenza mondiale, pur nella oppressione delle banche e delle grandi imprese. Un modello inviso sia al liberismo che al comunismo delle grandi massonerie.
Non mi dilungo a raccontare come i veneti vengano spesso rappresentati nei film come maschi stupidi e femmine puttane che fanno le cameriere.
L’Italia è razzista perché ha paura che veneti si sveglino e smettano di mantenere la baracca.
Ecco il file dei dati statistici preso da Eurostat.
Tutti questi soldi derubati ai veneti finiscono nelle mani della mafia che attraverso la politica costruisce cattedrali nel desertto e strutture inutili, cose denunciate anche ieri dalla trasmissione Report di Rai 3.
Dunque l’Indipendenza del Popolo Veneto è un dovere etico di ogni persona, in modo da togliere il sangue al cancro del governo italiano che affligge tutti i popoli italiani.
wukappa
3 Aprile 2008 @ 11:52
sono assolutamente d’accordo sull’analisi, quello che manca è capire che tipo di Stato è l’Italia, perchè c’è qualcosa di fondamentale che ci sfugge…
Miche
1 Aprile 2008 @ 10:49
Cosa di più?
L’INDIPENDENZA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
maria
31 Marzo 2008 @ 19:10
Sono una donna e sono venuta ad investire nel Veneto sereno e tranquillo.
Il rilassante è che qui a Rovigo nessuno corre, bellissimo…..
Si godono la vita e parlano tanto sempre gentili e sereni.
Niente li tange…..
Cosa volete di più…..
Saluti
Maria