Bocciata la possibilita’ di referendum legale: vale come un sondaggio e costa una montagna.
La commissione regionale di fattibilità del referendum per l’indipendenza del Veneto ha concluso che il referendum sarebbe illegittimo in quanto incostituzionale e che anche qualora si facesse non avrebbe valore giuridico ma di semplice consultazione, cioè il valore di un sondaggio.
Naturalmente i pareri interni non sono stati tutti uguali: da una parte a favore del referendum i 2 avvocati dei partiti proponenti, contrari i 3 rappresentanti della regione e della “cultura legale” ufficiale, cioè costituzionalisti.
Ho chiesto inutilmente la partecipazione alla commissione, Zaia non mi ci ha voluto. Speravo si sarebbe colta l’occasione per sviscerare la questione del diritto di Autogoverno e Autodeterminazione del Popolo Veneto . Invece si è persa anche questa .
Tuttavia avrei certamente votato contro il referendum perché l’autogoverno di un popolo viene esercitato da esso stesso direttamente, senza intermediari di un altro stato come la Regione Veneto, e questo lo dice il diritto internazionale ed interno.
Infatti e’ costituzionalmente chiaro che una regione non può travalicare la costituzione, c’è scritto anche nello statuto regionale !
Fin dalla comparsa di questo percorso “referendario”, diversi anni fa ormai, ho sostenuto che il percorso inventato dagli avvocati di Indipendenza Veneta ( già in precedenza di Veneto Stato) è giuridicamente infondato su più piani del diritto, oltre che un errore politico internazionale.
A mio avviso il concetto errato alla base del progetto di referendum regionale è che l’ ente regionale (che è un ente periferico dello Stato) possa rappresentare un “popolo” nel senso internazionale del termine: questo è errato. Il popolo veneto invece (tutto e solo esso, non i residenti di un piccolo territorio “regionale”) ha il diritto di fare le proprie istituzioni, ed anzi abbiamo già iniziato nel 1999. Legalmente per altro non c’è altra via.
Invece a fondamento della proposta di referendum c’è il concetto che il “popolo veneto” è rappresentato dalla “Regione Veneto”. Sono diversi anni che circola in regione questo concetto errato sia sul piano del diritto che su quello storico e culturale. Chi lo afferma dimostra di non sapere cosa sono i “veneti”.
E’ un concetto errato già presente nella risoluzione 42 del 1998 del Consiglio regionale del Veneto, documento che al tempo fu scritto dall’avv. Morosin (oggi mente di Indipendenza Veneta insieme all’avv. Cantarutti che ha partecipato alla commissione). Lo si può leggere qui . Morosin nel 1998 era consigliere regionale, e per coincidenza la risoluzione 42 venne partorita dopo che allo stesso Morosin tentai di spiegare il percorso di autodeterminazione e di autogoverno del popolo veneto che proponevo e che cominciò effettivamente nel luglio del 1999. Questo ente di rappresentanza del popolo veneto nato sulla base del diritto internazionale di autogoverno e autodeterminazione del Popolo Veneto, è già stato vagliato e passato dalle magistrature penali nel 2002, quando venimmo accusati di attentato alla Costituzione, ma venimmo riconosciuti non perseguibili . Segato scrisse dal carcere che i magistrati gli fecero pressioni perché in qualunque modo mi fermasse nella fondazione dell’Autogoverno, con false accuse legandomi ai Serenissimi con cui non sono mai centrato nulla. Ma lui si rifiutò, e pagò con il carcere piuttosto.
Perché tanta paura dei magistrati ? Ll’esercizio del diritto di autogoverno supera la costituzione, ma è un diritto del popolo veneto, non della regione, e qui i costituzionalisti italiani come Bertolissi sbagliano nel credere che tutto è incostituzionale. Lo sarebbe solo un atto di forzatura da parte della regione , e giustificherebbe il commissariamento dell’ente. Ma nulla può lo stato se a fare l’autodeterminazione è il popolo veneto attraverso le proprie istituzioni fondate nel 1999.Anzi, deve riconoscere legalità all’atto e decolonizzare.
Il concetto errato già presente nella risoluzione 41 è questa identificazione indebita dell’ente regione con il popolo veneto. Nella quasi identica risoluzione 44 del 2012 si aggrava l’errore e si da un presunto mandato a Zaia di rappresentarlo, e dunque si avrebbe una nuova sorte di Doge , ma solo di un territorio microbico e pieno di debiti!
Per altro sono rimasto stupito quando sabato scorso a Gallio l’avv Cantarutti si è attribuito la paternità della risoluzione 44 del 2012: essendo che la 44 è praticamente identica alla 42 del 1998 (scritta da Morosin) deve essere un caso unico al mondo , non di copia, ma di accesso all’Iperuranio platonico!
La proposta di referendum come la risoluzione 44 del 2012 è tutta merce scaduta alla luce di quanto fatto dalla regione Sardegna 7 anni fa. La Sardegna ha già fatto un percorso anche più ardito del percorso regionale proposto da Cantarutti e Morosin, e nel 2006 ha deliberato la nascita di una commissione costituente del popolo sardo, in qualche modo avvicinandosi alla mia costituente del popolo veneto fatta nel 1999. Almeno qui si è tenuto distinto il diritto del popolo internazionale dall’ente amministrativo italiano.
Ma un ente italiano non può parlare a nome di un popolo internazionale, questo è del tutto ovvio per la Costituzione e per le leggi internazionali, e sicuramente anche per lo statuto regionale, ed anzi in Costituzione questa funzione è riservata allo stato dall’art.117 e 120. Infatti la Corte Costituzionale, con sent. 365/2007, ha sancito che un ente regionale dello Stato non può rappresentare internazionalmente un popolo, e lo diceva alla regione Sardegna che è autonoma e ricomprende tutti i territori storici di quel popolo. Figurarsi la regione veneto, che non è autonoma e non contiene tutti i veneti in Italia!
Purtroppo, che un avvocato conosca la Costituzione più dei politici non è affatto scontato, e ancora meno il diritto internazionale sull’autogoverno e autodeterminazione dei popoli, sui movimenti di liberazione. Anzi , in genere queste tematiche sono purtroppo parecchio misconosciuti dai legali e dai politici, come la fondamentale materia dei diritti umani e la loro tutela internazionale. Anzi, esagero dicendo che perfino molti costituzionalisti non conoscono la differenza fra diritti di un popolo e diritti di uno stato, perché prevalgono i primi, e in qualche maniera tradiscono la Costituzione stessa negli articoli dal 1 al 28 quando dicono il contrario.
Ecco perché anche il progetto sardo è stato bocciato e per i motivi detti e palesi in costituzione verrebbe bocciato qualunque referendum veneto voluto dalla regione. La regione non è altro che un pezzo dello stato. Punto.
Invece il concetto fondante dell’Autogoverno del Popolo Veneto è proprio che il popolo veneto si autogoverna da sè con proprie Istituzioni. E’ scritto perfino nello statuto del veneto che il popolo veneto ha diritto di autogoverno ! E quindi definita nazionalità (ossia chi può dirsi “popolo veneto” )abbiamo fondato le istituzioni, che sono le sole poterle rappresentare legalmente. Troppo semplice? Rivoluzione sotto il naso ?
Si sarebbero potute affrontare queste questioni in commissione giuridica per il referendum, chiarire “Chi rappresenta il popolo veneto in termini legali internazionali?” e l’altra “Chi sono i veneti?”, ma temo non siano nemmeno state prese in considerazione . Ci voleva un passo avanti, e invece si sono bruciate carriere.
Chiaramente il principio alla base del referendum è che i veneti sono i residenti della regione veneto: nemmeno per sogno ! E’ palese e legalmente obbligatorio che sono veneti anche coloro che abitano in regioni già venete, in particolare quelli del Friuli VENEZIA Giulia annessi anche loro nel 1866. Sono a pieno titolo veneti perché sono “entrati” in Italia insieme al “Veneto” di oggi, e sono sempre stati un tutt’uno con il “Veneto” da millenni.
Non solo, anche linguisticamente nella “Venezia” della regione “Friuli Venezia Giulia” si parla Veneto, e quindi sono veneti per il diritto internazionale, per storia e cultura …… come si permettono questi di negare la stessa identità del popolo veneto contro il diritto internazionale ? Siamo al tentato governo fasullo per negare l’esistenza dei veneti ?
Non solo, dire che i residenti in regione veneto sono tutti veneti è fuori dalla realtà, il 30% non lo è, oggi è un falso storico. Invece ogni essere umano ha il diritto di essere riconosciuto per quello che è (diritto legale umano), e non gli si può imporre di essere questo o quello come fa lo stato italiano con i veneti: questa imposizione di nazionalità è illegale per il diritto internazionale sia se si impone la nazionalità italiana ai veneti, sia se si impone la nazionalità veneta a quelli che non lo sono.
Dunque il Referendum per l’indipendenza del Veneto che è stato proposto, è giuridicamente fondato su concetti errati. Se si era seriamente intenzionati a trovare il percorso migliore per liberare i veneti, si doveva consultare chi su queste questioni ha lavorato da molti anni. Bastava chiedere al limite. Ma forse non si è interessati a liberare i veneti, e si cerca solo una carega in regione.
Di sicuro il vertice di Indipendenza Veneta e di Veneto Stato hanno sempre rifiutato il confronto pubblico, anzi, alcune persone al vertice di Indipendenza Veneto hanno perfino sparso diverse calunnie sugli antagonisti come me, ad esempio quello di essere un collaboratore dei servizi segreti italiani (!) e perfino di aver favorito la morte di un mio amico, Bepin Segato. Tam tam trasmesso anche ai militanti. Allora cosa si vuole fare per davvero ?
Ora il progetto di referendum si è dimostrato fasullo, basato su concetti errati, e tutto il Veneto ha perso anni, come rischiano di perderli gli emuli in Lombardia.
Lascio al lettore e agli attivisti trarre le conseguenze politiche di tutto questo: i proponenti dovrebbero dimettersi e uscirre definitivamente dalla vita politica ?
Io temo invece che i vertici continueranno a spingere per l’illusione di libertà tramite il referendum, di sicuro nel sito di Indipendenza Veneta hanno già affermato che “I giuristi che la compongono hanno dato all’unanimità parere favorevole al nulla osta sull’indizione del referendum” , smentendo il Corriere del Veneto che ha dato la notizia , e tuttavia lo stesso avv. Cantarutti (membro della Commissione) scrive ai suoi : “che diavolo scrivete? nessun parere definitivo è stato ancora reso. smentisco queste indiscrezioni . Luca Azzano Cantarutti” . Chi inventa i fatti ? Forse dovrebbero togliere la gestione del sito a chi pubblica false comunicazioni sociali, e magari fa anche qualche altra calunnia infondata.
Questo progetto del referendum ha purtroppo avuto l’effetto di frenare le menti e le azioni dei veneti verso la libertà.
Infatti noi siamo già legalmente sovrani, per legge internazionale, e non abbiamo affatto bisogno di fare il referendum. Perché non mi si da modo di essere visibile su questo tema nelle TV e spigare ?
Pazienza, torneremo sovrani, raccogliendoci dentro le Istituzioni di Autogoverno da me proposte e fondate nel 1999, e che sono il concreto esercizio dei diritti. Non hanno nulla a che vedere vedere con 4 governi della Repubblica Veneta che ci sono , nè con i cretinetti che giocano con le pistolette.
L’Autogoverno del Popolo Veneto, oggi parte del più ampio Governo federale del Lombardo-Veneto, è nel solco legale internazionale, si basa su trattati, rivendica i diritti umani, non è merce scaduta come altre iniziative solo apparentemente simili e che quasi sempre sono cloni successivi.
Noi stiamo preparando , con una azione legale e pacifica come negli ultimi 15 anni, che avvenga la decolonizzazione da uno stato che ci ha invaso nel 1866, come ho dimostrato nel 2006. A norma di legge.
Adesso cominceremo a raccogliere i pochi spiccioli che servono per fare la causa internazionale, circa 1 milione di euro, 20 volte meno di un referendum illegale e senza senza valore.
Poi conteremo i danni subiti, e chiederemo il risarcimento allo Stato Italiano e ai suoi funzionari, come anche a certi politici di servizio che per loro conto ci danneggia. Si tratta di ovvi diritti civili e politici.
M.Marco
28 Giugno 2013 @ 15:21
illeggitimo in qunto incostituzionale DOVE?
la possibilità di referendu regionale la prevede lo statuto regionale
se Vuol dire che il popolo non è piu sovrano Le dò ragione. poveri noi.
ma sia chiaro: NON e’ vietato fare un/il referendum.
che non si voglia romper l italia è un altro paio di maniche, ma aimè l art. 10 è chiaro, l italia sottostà al diritto internazionale.
pippo
29 Giugno 2013 @ 16:35
Il mittente ha email falsa. Il referendum regionale si può fare solo sulle materie della regione.
La politica estera è riservata allo stato. Il Popolo Veneto è sovrano, ma non coincide con la Regione.
Si può fare un sondaggio, e questo sarebbe il valore legale del referendum proposto da Indipendenza Veneta.
Il diritto internazionale riguarda il “popolo” veneto non la “regione” veneto.
Perché la proprietà di Cajo dovrebbe essere di Sempronio.