Palmerini candidato 2009 censurato dai media
Ovvero: la dittatura italiana dimostrata in una piccola storia vera.
Era la primavera 2009 e in molte province si votava per il rinnovo dell’amministrazione provinciale.
Io e pochi altri , in particolare 1 persona, decidemmo di candidarci, e lo facemmo poche settimane prima della consegna delle carte.
Con grande sacrificio ma forti di un seguito popolare sentito, raccogliemmo le firme necessarie circa 2000, e in quelle poche settimane riuscimmo a candidare la squadra.
Si provi ad immaginare di chiedere a 2000 persone di firmare per la candidatura di uno sconosciuto. Ci vuole un programma credibile, delle persone credibili, il saper comunicare…… ma anche volanti, un simbolo ….. molto tempo e almeno qualche migliaio di euro.
Già questo dimostra che dal fare politica in italia sono esclusi i lavoratori dipendenti privati, solo gli statali e i ricchi professionisti possono permetterselo senza perdere il lavoro.
Tutte le formalità di presentazione di una lista portano alla fine in parlamento solo professionisti avvocati, ingegneri e medici, oppure statali, 2 categorie che si odiano e che finiscono per passare il tempo a litigare (destra e sinistra) senza risolvere alcun problema del paese.
Vengono esclusi dalla politica invece gli artigiani, i dipendenti privati, i titolari di piccole imprese, cioè la spina dorsale produttiva del paese, che infatti pagano più tasse e non hanno privilegi.
Sono le stesse formalità di candidatura a realizzare questo, perché oltre a richiede migliaia di firme valide, ossia di cittadini residenti che non abbiano già firmato per altri partiti, si richiedono anche una serie incredibile formalità assurde ed inutili che se non perfettamente espletate portano alla esclusione.
Ad esempio si richiedono i certificati elettorali di ciascun firmatario (che si fanno singoli per varie ragioni, portando a 2000 fogli di carta solo per questo), i quali vanno richiesti e raccolti nei vari comuni sebbene il tribunale possa facilmente controllare da sé l’esistenza degli elettori. Invece i certificati vanno richiesti a ciascun comune, e poi occorre girare l’intera provincia a raccoglierli. La provincia di Padova per esempio è lunga circa 200 km e ci vogliono anche 2 ore per attraversarla da un capo all’altro, quindi solo per raccogliere i certificati occorre un messo che per 2 giorni circa faccia questo lavoro.
In certi momenti fummo anche in 6 a lavorare per queste formalità, non è uno scherzo se si pensa che in termini di impegno personale e mancato reddito da lavoro la cosa ha un costo di migliaia di euro.
Comunque riuscimmo nel miracolo,riuscimmo a presentare la lista regolarmente e per primi quella mattina, mettendo al riparo il leone in moeca dall’uso truffaldino di altre liste.
Ovviamente, fatte le carte, la squadra di candidati deve avere già un progetto politico nel quale si identifica, ed essere motivata a fare proseliti.
I banchetti per la strada, temporali primaverili permettendo, sono utili. Ma la politica si fa oggi nei giornali e in Tv, sopratutto nei giornali per quanto riguarda le campagne provinciali e regionali.
Noi ci presentammo, anche se a questo miracolo nessuno credeva, eppure era lì, eravamo in lista.
Il sorteggio ci mise pure in prima fila nella scheda.
Lo sforzo disumano era stato fatto, il risultato conseguito, finalmente si poteva parlare alla gente dei programmi senza perdere tempo a fare cartacce.
Ora toccava alla campagna elettorale e…….. NESSUN ARTICOLO
Nessun giornale disse qualcosa su di noi, sul nostro programma, su chi io fossi … NULLA, mafia e omertà completa.
Nessun dibattito televisivo, io, candidato presidente della provincia, non fu mai invitato da nessuna TV.
Ancora oggi moltissimi conoscenti che non avevo modo di incontrare a quel tempo non hanno mai saputo che ero candidato.
E’ democrazia quella in cui l’elettore viene privato del diritto di scelta perché un candidato presidente viene COMPLETAMENTE oscurato?
Si noti che la stessa sorte non toccò ad altre liste ugualmente nuove, che invece ebbero ampi spazi.
La cosa fu così grave verso di me che perfino il Comitato Regionale di Controllo chiese il riequilibrio verso di me, ecco il documento
Lo stesso nulla. Sfidando l’Autorità e la legge, sovvertendo la costituzione, i giornali mi hanno censurato e le TV mi hanno dato lo spazio obbligatorio per legge ma nulla di più.
Tuttavia, i 30.000 volantini e gli spot elettorali sono stati sufficienti a raggiungere circa 1000 votanti.
In 20 giorni abbiamo raccolto gli stessi voti (0,2%) di partiti che hanno lavorato per 2 anni o più, e magari hanno pure falsificato le firme per candidarsi.
Un vero miracolo indice che la persona e il programma è sentito.
Troppo per pericolo, c’è il rischio di cambiamo, ed allora il regime ha deciso di togliere gli spot gratuiti.
Il sistema mafioso che in questi hanno mi ha censurato oppure tacciato di essere eversore, quello che ha oscurato da sempre le mie denunce, mi oscura se mi candido. Cosa di meglio per un sistema eversivo mafioso di accusare di eversione chi lo smaschera ?
Io non sono un cittadino italiano, perché non posso candidarmi utilmente , il regime mi impedisce di partecipare e mi censura.
E’ inutile anche denunciare i brogli. L’ho già fatto nel 1996, e la magistratura di Padova, sotto una regia mafiosa occulta, ha salvato dalla condanna gente come Prodi, Frattini, La Malfa, che si sono candidati con firme false.
Io non sono un cittadino italiano, è evidente. Dovevo capirlo prima che sono un cittadino del popolo veneto oppresso da uno stato illegale che ha invaso militarmente la mia terra.
Ma siccome hanno cancellato la stessa memoria storica, ci ho messo 40 anni di vita a capirlo.
Poi dopo, per quanti sforzi si facciano, non è difficile per il sistema trovare un calunniatore o un stupido che magari ti accusa di aver collaborato alla morte anche di un tuo amico (grazie busatog)