La Legge Lorenzin poteva essere dichiarata nulla ed inesistente perché presentata in ritardo per la Conversione
Aggiornamento: la Corte Costituzionale nell’udienza del 21 novembre 2017 riguardante la legge 119/2017, cd. “Lorenzin” ha rifiutato ogni partecipazione dei soggetti intervenuti nella discussione, il primo è stato Aggregazione Veneta di cui sono legale rappresentante, ma quel che è grave è che ha rifiutato anche i dossier scientifici presentati da noi e dalle associazioni, e le questioni giuridiche sollevate da noi e da altri, non ha voluto nemmeno leggerli per la semplice conoscenza. Per cui la sentenza prodotta dalla Corte Costituzionale ha riguardato esclusivamente le questioni sollevate dalla Regione Veneto nel ricorso, che non comprendeva la questione qui sotto evidenziata, ossia la violazione della Costituzione da parte del Governo nel non presentare alle Camere per tempo il Decreto legge “Lorenzin” per la conversione. La Costituzione, tanto per non cambiare, non vale nulla nemmeno riguardo agli obblighi del Governo. Occorre avere paura di questo.
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Il 21 novembre 2017 avrà luogo la prima udienza in Corte Costituzionale riguardante il DL n. 73/2017 “Lorenzin”, ma anche la legge di conversione n° 119/2017. Ho già spiegato altrove che difficilmente ci sarà sentenza quel giorno, e che la Corte sarà più che altro impegnata a decidere chi potrà effettivamente partecipare al procedimento rispetto ai numerosi intervenuti esterni.
Noi di Aggregazione Veneta abbiamo qualche speranza di essere accolti nel procedimento per il fatto che abbiamo il diritto di esserci per un trattato internazionale.
E se verremo accolti potremmo essere anche la causa della intera dichiarazione di nullità della L.n.119/2017. Il motivo è molto semplice l’art. 77 della Costituzione dice :
“Quando, in casi straordinari di necessità e di urgenza, il Governo adotta, sotto la sua responsabilità, provvedimenti provvisori con forza di legge, deve il giorno stesso presentarli per la conversione alle Camere che, anche se sciolte, sono appositamente convocate e si riuniscono entro cinque giorni.“
Ebbene, questo non è avvenuto, c’è stata la tardiva presentazione del decreto legge alle Camere per la Conversione, noi di Aggregazione Veneta abbiamo sollevato il problema della violazione dell’art.77 Cost. , quindi ne verrebbe colpita l’emanazione e la conversione per intero.
Dichiarando decaduto il Decreto Legge e nulla la legge di conversione perché tardiva, la Corte chiuderebbe la partita senza dover discutere del tema dell’obbligo vaccinale che è illegale ed incostituzionale perché in violazione della Convezione di Oviedo e della Carta dei diritti fondamentali della UE . Così si eviterebbe di svergognare il Governo, il Parlamento e chi ha pubblicato questa legge eversiva dei diritti umani.
Il Governo direbbe che si è trattato di un contrattempo e che si rifarà tutto da capo (ma non si rifarà). Il Parlamento direbbe che è una sentenza innovativa e che faranno attenzione in futuro, tutti direbbero che l’Italia è la patria della legge, e la violazione della Costituzione verrebbe tenuta nascosta alla popolazione insieme a quelli che l’hanno smascherata. La storiella continuerebbe con le nuove elezioni.
Pazienza per i numerosi bambini che nel frattempo sono morti guarda casa in coincidenza delle vaccinazioni.