L’mRNA utilizzato nei vaccini COVID-19 è stato modificato rispetto alla sua forma naturale per impedire al sistema immunitario di degradarlo quando viene iniettato. In una revisione della letteratura pubblicata il 5 aprile 2024, due ricercatori premiati nel 2023 con il Nobel, scrivono che qulla modifica provoca una soppressione immunitaria che può contribuire allo sviluppo del cancro. Specificatamente, Katalinko Kariko, Ph.D., e Dr. Drew Weissman hanno trovato che quando uridina è modificata in N1-methyl-pseudouridine (m1-psi), l’ mRNA non si degrada e possono prodursi proteine.
L’articolo si trova su The Epoch Time Health