Omicron fa ammalare e morire di più i vaccinati
Lo studio “Esiti clinici associati alla variante Omicron (B.1.1.529) della SARS-CoV-2 e all’infezione della sottovariante BA.1/BA.1.1 o BA.2 nella California meridionale” pubblicato l’8 giugno 2022 ha verificato che, sebbene la variante Omicron sia molto meno dannosa e mortale rispetto alla Delta, ad essere soggetti agli esiti più gravi sono i vaccinati. Questo studio conferma i dati per cui i vaccini Anti-Covid19 non sono serviti a rallentare la diffusione del Sars-Cov2, non hanno ridotto la mortalità, ma addirittura hanno reso i vaccinati più soggetti agli esiti gravi rispetto ai non vaccinati.
Gli autori concludono dicendo che poiché la variante Omicron di SARS-CoV-2 è dominante a livello globale, questi risultati dovrebbero indurre un cambiamento sulle attuali politiche di sanità pubblica.
Lo studio recita:
“In seguito alla comparsa della variante Omicron (B.1.1.529) della SARS-CoV-2 a livello globale, la sorveglianza epidemiologica ha rivelato un disaccoppiamento fra il conteggio dei casi rispetto ai ricoveri e ai decessi per COVID-19. Tuttavia, la valutazione della gravità relativa delle infezioni da variante Omicron presenta delle difficoltà a causa della diversa protezione immunitaria acquisita nei confronti di Omicron e delle varianti precedenti e perché si sono verificati cambiamenti a lungo termine nei test e nelle pratiche sanitarie. Lo studio, ralizzzato all’interno di un grande sistema sanitario integrato della California meridionale che, dimostra che le infezioni da variante Omicron sono associate a un rischio sostanzialmente ridotto di progressione verso esiti clinici gravi rispetto alle infezioni da variante Delta (B.1.617.2) . Il rischio relativo o “hazard ratio” (aHR) calcolato su ricovero ospedaliero qualsiasi, ricovero sintomatico, ricovero in unità di terapia intensiva, ventilazione meccanica e decesso, confrontato i casi di infezione da variante Omicron con quelli con variante Delta, sono stati rispettivamente 0,59 (intervallo di confidenza al 95%: 0,51-0,69), 0,59 (0,51-0,68), 0,50 (0,29-0,87), 0,36 (0,18-0,72) e 0,21 (0,10-0,44). Questa riduzione della gravità non è stata spiegata da un’anamnesi differenziale di infezione precedente tra i casi con la variante Omicron o Delta, ed è stata più marcata tra i casi non precedentemente vaccinati contro la COVID-19 (aHR=0,40 [0,33-0,49] per qualsiasi ricovero ospedaliero e 0,14 [0,07-0,28] per la morte). Le infezioni con la sottovariante Omicron BA.2 non sono state associate a un rischio differenziale di esiti gravi rispetto alle infezioni con la sottovariante BA.1/BA.1.1. Il rischio più basso di esiti clinici gravi tra i casi con infezione da variante Omicron dovrebbe mutare la risposta della sanità pubblica in seguito all’affermazione della variante Omicron come lignaggio dominante di SARS-CoV-2 a livello globale.”
In altre parole, il proporre la quarta dose o il secondo booster non corrisponde affatto a prevenire una malattia ma invece si induce morte maggiore dei vaccinati, così come l’uso di Tachipirina.
La controprova sul totale fallimento delle politiche vaccinali è che ad aver avuto più morti per covid-19 sono i paesi più vaccinati, mentre i paesi non vaccinati non hanno avuto percentuali importanti.
E’ evidente che le autorità pubbliche sono gestite da incompetenti oppure da criminali che stanno usando l’emergenza sanitaria per realizzare quel cambio illegale della Costituzione che viene anche chiamato “great reset”.