Se la sanità italiana fosse come quella Lombardo-Veneta, si risparmierebbero 4,3 miliardi di euro (circa 9000 miliardi di lire)
Un altro primato dei veneti (perché la regione Lombardia è mezza veneta)
Se la sanità nelle regioni fosse gestita come in Lombardia e Veneto , si risparmierebbero 4,3 miliardi di euro (circa 9000 miliardi di lire).
Lo fa sapere via adnkronos il ministro Sacconi “Le due Regioni del Settentrione sono state prese ad esempio in una simulazione ” e conti alla mano, si otterrebbe “un risparmio di 4,3 miliardi di euro l’anno adottando, da un estremo all’altro dello Stivale, il costo medio standard del modello sanitario lombardo-veneto. ”
Sappiamo anche che , dati Eurostat, Veneto e Lombardia sono il Gigante Economico d’Europa, con una produzione pro-capite di circa il doppio della media Europa.
Se Lombardia e Veneto uscissero dall’Unione Europa, essa vedrebbe calare il suo PIL di circa il 10% !
Questo gigante grande 5 volte la Baviera contribuisce per circa il 30% del prodotto italiano, con solo un quinto della popolazione.
A fronte di questi dati, i cittadini lombardo veneti sono i più penalizzati.
Per essi si spende di meno che per il resto dei cittadini, compresi quelli del Nord come Trentino, Val d’Aosta, Friuli, ecc, ma anche Piemontesi , Toscani.
Nonostante questo si dice (ma secondo me non è vero) che la sanità è ai vertici della qualità
Il calcolo matematico di Sacconi ci dimostra che se le altre regioni FUNZIONASSERO nella sanità come Lombardia e Veneto si risparmierebbero 4,3 miliardi di euro. E questi soldi vengono proprio da Lombardia e Veneto, come ci dice Eurostat.
Ecco quindi che è giusto affermare che i cittadini del Lombardo Veneto hanno il diritto a imporre regole alle altre regioni, per salvaguardare i propri giusti interessi, tanto più che essi spendono meno oltre a versare di più.
Siamo di fronte alle formiche depredate dalle cicale.
I cittadini del Lombarod-Veneto e i loro amministratori hanno IL DIRITTO di pretendere che i loro soldi non vengano spesi male, e che si aumenti la qualità dei servizi nei loro territorio ANCHE OLTRE la soglia di qualità che ci sono nelle altre regioni perché se gli altri spendono male è un problema loro.
Hanno certamente diritto a imporre che ogni regione spenda gli stessi soldi pro capite per ogni cittadino, cosa che non è con i cittadini di Bolzano e della Sicilia praticamente assistenzializzati con uno stipendio gratis (oltre 10.000 euro/anno di spesa pro capite)
Il fatto che per ogni cittadino veneto e lombardo di spende MOLTO meno che per gli altri cittadini è una dimostrazione della discriminazione verso di essi, che sono cittadini di serie B.
Questo ci dice dei fatti oggettivi: i più bravi vengono penalizzati
Allora quale lezione dobbiamo trarne?
Per me è semplice e lampante: non esiste una uguaglianza dei cittadini, ma solo cittadini di serie A che vivono dl prodotti altrui, e cittadini di serie B sottoposti a SFRUTTAMENTO , cittadini che pur producendo e dimostrando di essere i più bravi in quasi tutto, e pagando più tasse, vengono pure penalizzati con meno risorse e meno servizi.
Quale meritocrazia esiste in questo stato se i gruppi di cittadini più bravi sono i più penalizzati nei servizi?
Nessuna, anzi si premiano gli incapaci e i zozzoni al seguito di camorristi.
Se non vogliamo negare questi numeri vi è la certezza che il Lombardo-Veneto è una colonia sfruttata da un mondo di parassiti che la circonda, e sta affondando con il “sistema italia”, governata come è da burocrati italiani e politicanti di bassa risma.
Non è l’individualismo dei veneti ha mantenerli schiavi: essi sono i primi in generosità e solidarietà.
E l’egoismo e l’individualismo dei politicanti imposti dall’italia che la rendono inerme, proprio come si fa con ogni colonia, con tanto di nemici travesti da amici, in modo che il cambiamento venga ricondotto nel sistema attuale.
E tutto ciò nel complesso si dimostra come RAZZISMO ETNICO., iniziato con l’invasione del 1866, contraria hai trattati. Non mi interessa l’esito del plebiscito del 1866: il territorio era già invaso e dunque mancava la libertà per svolgerlo: E’ INVALIDO.