Il 25 aprile a San Marco non c’era alcuna organizzazione
Sulla presenza di molti veneti in Piazza San Marco ieri, 25 aprile 2013 , il Mattino di Padova e altri fanno credere che ci fu una organizzazione dietro il fatto, e Gardin dice di non essersi prestato a questo gioco, ma è stata tracciata una connessione con la sua vicenda personale dell’anno scorso. Non è così!
Ritengo Albert Gardin una persona del tutto priva di logicità, al limite della capacità di intendere, e tendente alla megalomania.
Ritengo sia questo il motivo per cui i giornali, specie quelli del Gruppo Repubblica (Il mattino, la Tribuna, la Nuova Venezia ecc) lo usano per confondere i veneti, risultando di fatto un utile allocco, perché sembra che Gardin paghi 50 Euro per ogni articolo su di lui. Da tempo il Mattino gli attribuisce azioni e rappresentanza dimostratamente inesistenti e inventate.
I fatti sono altri, io con i miei amici, e molti altri come noi, abbiamo deciso di trovarci a San Marco, invitando gli amici, senza altro scopo che festeggiare San Marco, il patrono nazionale di noi veneti. Nessuno patrocinava l’evento , e io ci sono andato sicuro che la cosa non era di nessuna organizzazione.
Se anche lontanamente avessi odorato sulla cosa qualche influenza di Gardin, e del suo imperatore Quaglia Daniele da cui ha ricevuto il titolo di “governo”, certamente non ci sarei andato. Ho abbondantemente e a lungo smascherato sopratutto Quaglia, almeno quel tanto da essere credibile in quello che affermo, e che certamente non avrei dato a questi personaggi infausti alcuna forma di credibilità con la mia presenza. Di Quaglia ho perfino pubblicato i conteggi di cassa con San Marino per i quali è stato radiato meno di 24 ore prima.
La mia stessa presenza rende del tutto evidente che la presunta organizzazione ipotizzata dal Questore e dai giornali è del tutto inventata e Gardin si lascia ammantare (pagando) di cose altrui, come al solito e in continuità con Quaglia. Faccia la smentita per iscritto se ritiene false le attribuzioni.
Il Mattino di Padova e il gruppo della Repubblica non sono nuovi a torbidità del genere: spesso e pure di recente hanno inventato trame venetiste, vicende, collegamenti, sulle vicende del “venetismo” (espressione di disprezzo per costoro ) non sono credibili più di qualche donnetta pettegola. Anche personalmente mi infangano da molti anni, recentemente il Mattino è arrivata perfino a mettermi in connessione con inesistenti attentati a Zaia, mettendo in allarme la stampa e le autorità. Naturalmente la magistratura non punisce questi fatti sebbene abbiano un’anima nera ed eversiva, perché servono a tenere i veneti schiavi e paurosi. Colonizzati.
Ancora, si associano spesso a false comunicazioni sociali proprio dei suddetti Gardin e Quaglia al fine di ridicolizzare i veneti e tenerli in confusione. Appunto, questi personaggi sono presenze nefaste fra i veneti.
D’altra parte questi giornali esistono solo perché le tasse dei veneti vengono usati per finanziari i media che li tengono schiavi e ne plagiano il voto.
Ecco allora che dopo la finta notizia hanno ipotizzato che le telecamere di Piazza San Marco (che hanno sicuramente ripreso tutto) serviranno a identificare e denunciare tutti i presenti. Ma di cosa ?
I veneti non abbiano paura del terrorismo mediatico di stampo mafioso, e chiedano la rettifica stampa, non c’è da avere timore per una semplice passeggiata.
I circa 800 veneti (e non 500) che in Piazza San Marco erano a festeggiare San Marco stiano tranquilli, ma è meglio copiare, incollare e spedire il testo sotto agli indirizzi indicati.
Lo facciano sopratutto coloro che non vogliono essere strumentalizzati da mentecatti utili al regime.
——————————————- TESTO DA COPIARE E INCOLLARE
Egregi,
per San Marco 2013 mi sono recato a Venezia nella piazza del Patrono di noi Veneti, per ritrovarmi con amici a festeggiare, e non per partecipare ad una manifestazione organizzata. Ci siamo trovati spontaneamente in circa 800 (e non 500).
In un recente articolo da voi rilanciato, leggo l’ attribuzione del risultato ad una organizzazione a me del tutto estranea, e il tentativo di strumentalizzare questi per minacciarmi di denuncia. Per una passeggiata?
Richiedo che rettifichiate immediatamente i vostri articoli infondati e che spingiate per il licenziamento del cronista che se ne è occupato.
Qualora per causa vostra dovessero scattare indagini e denunce a mio danno, avvierò causa individuale o collettiva nei vostri confronti per il risarcimento del danno e per le spese che dovrò sostenere, in quanto la notizia è falsa o tendenziosa.
Qualora non ottemperaste inviterò gli amici a non leggervi più.
Cordialmente
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