La repubblica dei veneti a Strasburgo
Il 2 giugno 2008 un nutrito gruppo di veneti presenterà al tribunale dei diritti dell’uomo di Strasburgoun ricorso per farsi restituire questi beni:
– un giudice naturale per decidere sulle proprie controversie
– il diritto di fare il plebiscito in tutto il lombardo-veneto che è stato scippato nel 1866
– la propria indipendenza di autogoverno di popolo
Ecco su quali basi legali
Nel 1866 un trattato internazionale prevedeva di dare alle popolazioni del lombardo-veneto la possibilità di scegliere il proprio destino attraverso un plebiscito libero per decidere per la propria indipendenza o per l’annessione agli Stati del Re d’Italia.
Ma invece le truppe dei Savoia entrarono nel lombardo-veneto, e ben 2 giorni prima del voto venne pubblicato il risultato sulla gazzetta ufficiale preciso come poi fu quello che effettivamente si realizzò !
Quindi, come ho raccontato in molti modi in questo sito, l’Italia è occupante abusiva e il popolo veneto nel lombardo-veneto ha diritto all’indipendenza. Meglio dire, ha ancora il diritto di decidere se essere indipendente o se farsi governare dai Savoia . Non ho dubbi sul risultato.
Anche i lombardi hanno questo diritto ma solo se riconoscono il goveno del popolo veneto nelle terre di Bergamo, Brescia, Cremona, ecc, e la sovranità di Mantova.
Questi fatti giuridici costituiscono un titolo di proprietà del territorio, non prescritto, ed il padrone del territorio è il popolo veneto. Questo è stato riconosciuto anche dal Consiglio regionale del Veneto nel 1998, anche perché sono fatto storici che non si possono negare da parte di nessuna amministrazione italiana.
Tuttavia fino al 1999 nessuno aveva pensato a come ripristinare delle Istituzioni di rappresentanza del popolo veneto atte a domandare la restituzione del territorio e ricucire il filo interrotto.
Così come l’amministrazione italiana non rappresenta il popolo veneto, anzi ne abusa, così tutti i suoi enti, come le regioni, che sono enti periferici dello stato senza alcuna potestà politica (tranne la Sardegna e Bolzano).
E per domandare ai tribunali competenti (internazionali) il territorio bisogna fare le cose in un certo modo, molto preciso. Non basta salire su un campanile per quanto sia una operazione culturalmente interessante. Non basta mettersi a distribuire documenti di identità da autorità illegittime, per quanto serva come propaganda. Non basta invocare l’indipendenza e magari illudersi di esercitarla nella stretta mefitica e mortale della amministrazione italiana occupante.
Le regole internazionali, il diritto internazionale, prevedono dei prerequisiti per la rappresentanza internazionale, ossia per la creazione della “autorità” e delle garanzie di democraticità e legalità della stessa senza le quali non si ottiene nulla sul piano del diritto e non si è legittimi.
Nel 1999 quando con l’ambasciatore dei Serenissimi, Bepin Segato e Luciano Franceschi costituimmo le istituzioni internazionali del popolo veneto, facemmo per la prima volta nella storia, e l’unica, questa operazione di creazione dell’autorità. E abbiamo negli anni ricevuto la legittimazione di migliaia di veneti che quando vogliono, nelle elezioni, potranno sostituire i propri rappresentanti da vero popolo libero, senza albi d’oro e aspiranti despoti.
Ed ad oggi non esiste altra istituzione legittima sul piano internazionale che rispetti i diritti legali del popolo veneto, nè può esistere se non per l’opera megalomane o sovversiva di chi vuole creare caos. Ma tanto non si può infatti costituire un governo di un popolo per privarlo del diritto di voto che già gli è stato scippato dagli italiani, è illegale sul piano del diritto. E chi lo tenterà verrà presto, come sta già succedendo, smascherato e messo alla berlina e forse un giorno alla prigione.
Il 2 giugno 2008 a Strasburgo, dei cittadini del popolo veneto ( e non le istituzioni ) rivendicheranno il proprio diritto a istituzioni proprie, già esistenti, in particolare il diritto ad un giudice imparziale nelle cause civili e penali dato che il giudice italiano, in quanto occupante, non può essere giudice “naturale” secondo il diritto umano.
E lo vediamo tutti i giorni che l’italia abusa nella giustizia, che non c’è giustizia e non c’è legge che regni in italia se non per il volere di qualche potentato partitico o sovversivo che con l’abuso e la corruzione piega lo Stato e la legge agli interessi personali.
Dov’è la legge a Napoli? Dove’è la legalità del sistema televisivo? Dov’è la legge quando un ubriacone investe con l’auto ed uccide e poco dopo esce senza tornare più nel luogo dell’espiazione?
Dove’è la legge quando i parlamentari fanno leggi elettorali ad hoc che escludono gli altri dai mezzi democratici, in pratica si autoeleggono e impongono agli avversari balzelli che falsano la concorrenza?
Il 2 giugno 2008 sarà depositato il ricorso, e secondo la legge internazionale, in attesa del giudizio, dellasentenza, l’itala ha l’obbligo di DARCI IMMEDIATAMENTE L’AUTOGOVERNO. Se non lo fa pagherà i danni e dovrà restituire il mal tolto.
Il 2 giugno vedremo se la Costituzione italiana esiste o se è morta. Se verrà riconosciuto il diritto di autogoverno al popolo veneto (nelle Venetie) potremmo dire che esiste. Altrimenti sarà il suo funerale, ammesso che a qualcuno importi qualcosa della Costituzione Italiana al di là di spillare quattrini per fini propri.
C’è un corollario interessante di questa azione legale, che coinvolge tutti i territori della ex-repubblica veneta.
Anche per Istria, Dalmatia, isole adriatiche e dodecaneso vale lo stesso meccanismo legale di diritto per avere un giudice naturale veneto, e anche per loro il loro giudice naturale è quello già costituito, ossia il Tribunale del Popolo Veneto.
Infatti, nessuno sa spiegare a quale titolo legale gli attuali stati detengano i territori veneti, che furono ceduti da un non avente titolo (l’Italia) alla defunta Jugoslavia.
I profughi devono chiedere al giudice naturale i propri beni, non agli occupanti abusivi.
Vuoi sottoscrivere il ricorso ? Vieni giovedi 29 in sede Life – Vial’Italia 113 – 31015 Conegliano (TV) – Tel. 0438/61605 e 0438/64199 – Fax. 0438/450678 – Sito Web Life
Oppure manda un fax con la carta d’identità e sotto la firma con “Sottoscrivo il ricorso”.
Per ogni chiarimento telefona allo 347 1416187
Puoi venire con noi, una corriera è organizzata.
Non lasciarti sfuggire questo evento storico, è la prima volta della storia, e sarà probabilmente l’ultima (dopo saremo indipendenti).
Chi spara sull’iniziativa negandone il valore indipendentista veneto o la boicotta, lo fa per smanie personali di potere.