La plastica interagisce con i fertilizzanti: cancro ed infertilità
Tempo fa ho parlato della infertitlità maschile procurata dalla plastica , erano solo poche informazioni anche se sconcertanti. Invece negli stati civili stanno parlando diffusamente di questo problema, ed ancor di più parlano dei gravissimi e mortali effetti che alcuni componenti della plastica producono nell’interazione con i fertilizzanti che tutti mangiamo attraverso i vegetali o i loro prodotti industriali derivati, compreso il semplice caffè.
Questo filone d’indagine è del tutto oscurato in italia, non credo solo per ignoranza dei giornalisti, probabilmente perché l’Italia, essendo proprietà dei banchieri internazionali che l’hanno creata, è anche sudditta delle loro multinazionali farmaceutiche e agroalimentari, oltre che dell’industria del cancro (quell’industria che dicendo di curare i malati di cancro li ammazza con prodotti cancerogen).Basti pensare che gli italiani mangiano grano geneticamente modifica da oltre 30 anni, il cosidetto grano “creso”
All’estero invece se ne parla. Ad esempio la TV satellitare franco-tedesca Arte ha evidenziato nel film “Maschio in Pericolo” la connessione fra pesticidi e plastica. Il documentario mette in luce la connessione fra alcuni elementi della plastica e i pesticidi.
In sintesi è stato dimostrato che presi singolarmente, i componenti di plastica e festicidi non portano a sostanziali rischi per la salute, ma anche a bassi livelli l’interazione di alcuni componenti porta all’esplosione del rischio di tumori all’utero (aumentati di 10 volte negli ultimi decenni), al seno, e la infertiltà maschile che colpisce il 30% dei maschi.
In poche parole, potrei dire che comperando un sacchetto verdura, m verdura concimata in un sacchetto di plastica, ci si porta a casa un sacchetto di cancerogeni. Oppure che bere acqua in bottiglie di plastica mangiando verdura del supermercato sia potenzialmente mortale.
Ne deriva che tutti i contenitori di plastica per contenere cibi dovrebbero essere vietati, usando il vetro, ma pure tutte le plastiche con cui si viene a contatto dovrebbero essere evitate dai maschi e dalle femmine in età fertile, come dimostrano alcuni studi.
Basti pensare che, l’uso di cosmetici in Danimarca è vietato alle donne incinta, perché la plastica dei barattoli trasmette sostanze dannose e mutagene per il feto !
Degli effetti di plastica e pesticidi ( purtroppo solo in francese ed inglese) hanno parlato la Pr Shanna Swan, epidemiologa dell’Università de Rochester USA, e Connie Hedergaard, ministro della salute danese; quest’ultima ha indicato i dati allarmanti, chiedendo l’aiuto degli scienziati per far capire il problema ai politici.
Naturalmente non mancano coloro che mettono in discussione i dati, come Gernot Klotz , Direttore del polo di ricerca Cefic (consiglio europeo delle farmaceutiche) che rassicura, ma non parla però dell’effetto combinato di fetilizzanti delle verdure con i componenti della plastica, ed anzi Klotz dice che interdizione dell’uso degli ftalati da parte della UE, è stato solo “precauzionale” e provoca più danni di quanto protegga la popolazione. Commento che è lo stesso concetto che esprimono alcuni fautori dei cellulari, dei cellulari, che sono cancerogeni ma per alcuni salvano la vita più di quanto ammazzino.
Tuttavia Ulla Hass, tossicologa del Istituto nazionale dell’alimentazione di Copenhague (Copenenaghen) afferma che l’interazione fra ftalati+pesticidi+fertilizzanti da come risultato un incremento esponenziale di cancro. Hass afferma che anche se è molto bassa la cancerogenicità di ciascuno degli elementi componenti la plastica, i pesticidi ed i fertilizzanti, il rischio combinato è pari a un paramento 7 , usando l’espressione che Zero+Zero+Zero=7. Hass ha parlato di moltiplicazione dei cancri del seno e dell’utero, come anche delle modificazioni mutagene dei feti. Si è perfino registrata nei maschi un minore spazio fra scroto e ano, cosa che indica una progessiva femminizzazione dei maschi (e forse spiega una parte dell’aumento dell’omossesualità?).
A dirigere il film Arte sulla plastica sylvie gilman
http://www.arte.tv/fr/Males-en-peril/2281146,CmC=2284148.html
Si trova qualcosa su You tube
La plastica “femminizza” gli spermatozoi
http://www.youtube.com/watch?v=c0kRJnYHSto
http://www.youtube.com/watch?v=ePU0DdEkFvs
all’interno del film parlano anche delle conseguenze sulle femmine
L’Unione Europea ha da poco bandito diversi prodotti chimici, dimostranto che seppure non è migliore di governi come quello Danese, è una garanzia per i cittadini UE oppressi da governi cialtroni come quello italiano.
Mi pare interessante riportare da un sito anche un estratto
“I fertilizzanti di origine chimica, è risaputo, sono dannosi per l’ambiente e alla lunga impoveriscono il terreno. Del resto i loro effetti negativi vennero indicati addirittura dal loro inventore, Justus von Liebig, che, come ho già avuto occasione di ricordare, prima di morire lasciò le seguenti ed emblematiche parole:
Confesso volentieri che l’impiego dei concimi chimici era fondato su delle supposizioni che non esistono nella realtà. Questi concimi dovevano portare una rivoluzione completa in agricoltura. Il concime di stalla doveva essere completamente escluso e tutte le materie minerali asportate dai raccolti, sostituite con dei concimi chimici. Il concime doveva permettere di coltivare su di uno stesso campo, senza discontinuità e senza esaurimento, sempre la stessa pianta, il trifoglio, il grano ecc., secondo la volontà e i bisogni dell’agricoltore. Avevo peccato contro la saggezza del Creatore e ho ricevuto la dovuta punizione. Ho voluto portare un miglioramento alla Sua opera e nella mia cecità ho creduto che nel meraviglioso concatenamento delle leggi che uniscono la vita alla superficie della terra, rinnovandola continuamente, un anello era stato dimenticato, che io povero verme impotente, dovevo fornire.”
Insomma mi pare di poter dire che Natta, creatore della plastica, e von Liebig, creatore dei fertilizzanti, erano 2 che con le migliori intenzioni …….