La floridezza di Bergamo (e molte alte città) nel dominio Veneto
Bergamo, come Padova, il Friuli, Durazzo, e molte altre città ( veramente molte) ebbero il loro “culmine”, l’acme della cultura e della felicità dei cittadini, nel Ducato Veneto (La Serenissima Veneta Repubblica). E con loro anche molte altre realtà come il monastero Benedettino di Praglia (PD). Eccone un esempio:
“Bergamo si trova a far parte, dal 1427, della Dominazione veneta, e sotto il dominio della Serenissima rimarrà per un lunghissimo periodo, sino al 1797.
All’interno dello Stato veneto, Bergamo è città di confine. La costruzione delle imponenti mura, avviata nel 1561, chiarisce a tutti la funzione strategica che il potere centrale assegna alla Città orobica. Il nuovo assetto istituzionale vede la presenza in Città di due rettori, di nomina veneta. Lo Statuto comunale, rinnovato nel 1430, registra la nuova situazione politica: si apre ancora con l’atto di dedizione della Città, questa volta a Venezia. Nella gestione del potere locale, a seguito di trattative e mercanteggiamenti, Bergamo è abile a raggiungere un lungimirante compromesso: Venezia, a fronte della garanzia del mantenimento del controllo militare e degli obblighi fiscali della Città suddita, concede a Bergamo ampie autonomie, lascia sopravvivere le antiche magistrature comunali, impone ai suoi rettori una presenza discreta. Inoltre Venezia conduce un’amministrazione oculata e saggia dettata da una fiorente economia che le permette di contare sulla fedeltà dei propri cittadini. Oltre alle relazioni politiche, tra Bergamo e Venezia si intensificano e crescono relazioni economiche e culturali. Nei suoi territori la cultura e l’insegnamento sono più liberi che negli altri Stati. La cultura soprattutto artistica di Bergamo, che sa trarre profitto dai rapporti con Venezia, conosce nel Cinquecento e Seicento momenti di grande splendore.” da https://comunivirtuosi.org/comuni/bergamo/
Solo i falsari negato questi fatti.