proposte per salvare il veneto dal collasso economico
La fine della cassa integrazione per circa 200.000 persone porterà a una ulteriore riduzione dei consumi, con il risultato che ulteriori aziende chiuderanno.
A questi disoccupati ufficiali vanno ad aggiungersi le molte migliaia di partite IVA e precari che oggi sono a casa a non fare nulla, ma non risultano disoccupati, e nemmeno guadagnano, ma consumano le riserve.
La situazione dell’economia vedrà presto molti fallimenti, ulteriore disoccupazione, moti sociali.
Anche la classe politica veneta non sta proponendo NULLA per risolvere i problemi.
Ho lanciato dagli schermi di Telenuovo una serie di proposte.
1) L’autogoverno fiscale delle Venezie è possibile fin da subito applicando l’articolo 2 della Legge costituzionale n.340 del 1971, insieme con altre leggi.
Se non si applicherà questo strumento subito, l’economia arriverò “alla canna del gas”
2) una banca amministrata dalla regione veneto che metta in circolo una moneta locale, in modo da far circolare produttori e consumatori su un binario parallelo a quello dell’Euro
3) investire con la nuova moneta ed in autogoverno non solo in infrastrutture, ma sopratutto in formazione, servizi, tecnologia
4) inceneritori a ZERO EMISSIONE che sono una tecnologia disponibile e già in fase di attuazione in Olanda
Ho chiesto la convergenza di tutte le forze politiche sopratutto sulla moneta locale.
E gli altri cosa dicono ?
La realtà chiede SOLUZIONI IMMEDIATE. Non credere alle promesse.
Ecco il video con le mie dichiarazioni
Palmerini su Telenuovo 01 febbraio 2009
jacopo
13 Febbraio 2010 @ 14:46
Caro Palmerini,
sono contento che abbia deciso di fare una proposta seria sulla moneta locale, che di fatto è la via che ogni realtà politica dovrebbe seguire per uscire dalla crisi (ammesso che i propri governanti la vogliano). Dubito che i vari Zaia, bortolussi ecc le daranno retta, ma glisseranno abilmente…ma voi di Venetie per l’Autogoverno vi presenterete alle regionali?