Le fatture di San Marino che costarono il posto a Quaglia
C’è un Mefistofele che si aggira fra di noi veneti.
Un personaggio dalla falsa calma, che all’occorrenza non esita a calunniare chiunque per salvarsi, a inventare bugie, a lanciare le persone ad azioni armate, o al suicidio, tendenzialmente aspirando alla guerra . Si vanta perfino di aver fatto l’opera “artistica” di un leone marciano che impugna un kalashnikov.
Se qualcuno si chiede come sia possibile che fra i pacifici veneti, sotto l’ombra del leone alato che invoca la parola “PAX” (ossia pace), vi sia un tale controsenso, bè, non c’è nulla di strano se anche nella chiesa si sta dando la caccia ai falsi e agli arrivisti.
Il fatto è che questo individuo , fallito in quasi tutto quello che ha fatto, pur di avere un qualche senso di esistenza non esita a calunniare e distruggere le persone per poter rubare e impersonificare i loro successi e le abilità di cui è privo.
Nel mio caso ha calunniato un patriota che Bepin Segato (mio amico) ha invece difeso a tal punto da subire carcere aggiuntivo pur di non accusarmi falsamente come voleva il magistrato (lo scrive nelle sue lettere dal carcere come ho riportato qui).
Il Mefistofele di cui parlo si chiama Quaglia Daniele (in foto). Dovevo accorgermi prima che qualcosa non andava, come quando, senza autorizzazione, fece esporre in sede LIFE un cartello enorme con scritto “Sede di Autogoverno”, senza autorizzazione e senza discussione. Anche il Serenissimo Governo Veneto di Serraglia ha dichiarato nel 2009 che Quaglia tentò di usurpare il loro gruppo.
Quaglia fu colui che provocò il caos nel veneto con la storia della “Polisia Veneta”, anche questa messa in campo senza alcuna autorizzazione o regolamento, e dichiarando nel contempo alla stampa l’intenzione di volerla armare (vedi video), cosa che fece scattare le inchieste . Bloccai tutto e feci sciogliere la polisia in quanto mancava il regolamento e non venne mai approvato.
Quaglia è insomma una persona completamente incapace di rispettare le regole, che porta la gente alla tragedia, ma poi si nasconde dietro “LIFE” , o qualche altra organizzazione di cui in realtà non ha mai il merito della nascita .
Per queste sua incapacità di stare alle regole, agli statuti, nel 2009 l’ho fatto sbattere fuori dall’Autogoverno tramite delibera dell’Assemblea, e attenzione che non fu una mia delibera, ma dello stesso parlamento che gli aveva approvato il governo. Insieme a lui furono sbattuti fuori il suo amico e socio Zanatta, e tutti quelli che lo seguirono in una successiva riunione illegale.
E’ giunto il tempo di non avere più riguardo per questo tipo di delinquente abituale, questo ladro e falsario mentecatto.
Allora mettiamo in piazza perché fu fatto decadere dall’Autogoverno del Popolo Veneto il 29 Agosto del 2009.
Notificheremo queste notizie ai giornali in modo che quelli che volessero attribuigli falsa rappresentanza dell’Autogoverno, (associandosi a delinquere) pagheranno i danni di immagine.
All’inizio di Agosto del 2009, richiesto da Zanatta, trovo nelle sua email di Autogoverno (sito www.statoveneto.net) delle fatture provenienti da San Marino per provvigioni per Quaglia e lo stesso Zanatta. Venni così a scoprire che proprio nel periodo in cui San Marino era circondata dalla Guardia di Finanza, questi usavano le Istituzioni di autogoverno per alcuni traffici personali, non autorizzati, e comunque del tutto fuori dalle attività istituzionali. Non so da che cosa pensavano di salvarsi .
Ecco un esempio di fatture e importi che costarono il posto a Quaglia
Ho subito telefonato a Quaglia, dicendogli di dimettersi immediatamente, e lo chiedevo come atto volontario per non sputtanare le Istituzioni di Autogoverno. In fin dei conti perfino Berlusconi ha avuto l’accortezza di almeno salvare le apparenze del suo conflitto di interessi, ma con Quaglia abbiamo avuto un record assoluto di violazione dello statuto!
Per tutta risposta Quaglia non solo non si dimise, ma cominciò a calunniarmi, paventando presunte mie cospirazioni con i servizi segreti italiani (proprio io che l’Autogoverno l’ho pensato e fondato), e insieme ad altri emanarono una carta in cui credevano di poter dichiarare decaduto il Presidente del Tribunale, ed anzi, Quaglia si assegnava tutti i poteri come un dittatore, in violazione degli statuti. Atti del tutto illegittimi.
Io presentai i fatti e le fatture ad alcuni parlamentari in modo che loro agissero, e 4 di essi, fra cui De Pieri Grabriel, seguendo la procedura, convocarono il parlamento (Assemblea dei Membri), e il 29 agosto dichiararono decaduto Quaglia e il suo governo, annullati gli ultimi atti e radiato a vita chiunque li seguisse.
Insomma la presunta mia dimissione da parte di Quaglia fu dichiarata illegale , e la riunione convocata da Quaglia per il giorno 30 venne dichiarata illegale, e che chiunque vi avesse partecipato sarebbe stato radiato a vita. Se si vuole approfondire ecco il legalità convocazione 29 agosto .
Naturalmente il giorno 30 Quaglia e gli uomini LIFE ingannati dalle sue bugie si riunirono lo stesso, assieme a lui ma non erano già più nulla che semplici cittadini. Insieme a lui Franceschi, il quale mi aveva dichiarato guerra da mesi poiché avevo messo in luce un ammanco di soldi nella sua gestione, di cui abbiamo trovato testimoni e prove.
Evidentemente la cosa non gli andava proprio giù, anzi, ancora oggi non l’hanno digerita, e ancora fingono di essere le Istituzioni di Autogoverno da me fondate nel 1999, confondendo i veneti e bloccano il processo di autodeterminazione. Infatti non può essere riconosciuto un governo non legittimo come un club, e solo il processo di autodeterminazione da me avviato e seguito fedelmente e legalmente potrà essere riconosciuto.
Ma queste sono persone con gravi problemi: per esempio Quaglia si è inventato che fu l’ONU ad aver chiesto la creazione della Polisia Veneta. De Pieri di aver avuto il riconoscimento ONU (ma presenta un timbro di spedizione postale). Bortotto, nel video sopra, dichiarò che la Polisia Veneta non era armata, ma aveva chiesto la mia espulsione perché non era riuscito a far approvare il regolamento di armamento, dove io non votavo nemmeno.
Cominciamo a fare pulizia fra i veneti, spazziamo via coloro che inventano bugie e calunnie, coloro che ci inducono per percorsi sbagliati o illegali, o legalmente impossibili come un referendum. Solo così potremo liberarci anche dei veneti politicanti che dicono di fare i nostri interessi e invece ci vendono.
Occorre ricordare che , nel 1866 a vendere i veneti all’Italia (a realizzare il falso giro di carte), furono 3 veneti che agendo da prestanome dei Savoia ci consegnarono in violazione del trattato che ci riconosceva l’indipendenza. Noi siamo già indipendenti, ma resteremo servi fin tanto che non cercheremo e ameremo la verità.
Ecco allora le fatture di San Marino di Quaglia, in modo che i veneti sappiano con che lestofante hanno a che fare.
Un ultimo appello anche per Gardin Albert, che crede di avere qualche rappresentanza perché conferita da Quaglia e soci: non è così, lo sa, è stato avvertito più volte, evidentemente brama più essere riconosciuto Doge che essere Doge per davvero perseguendo il bene del popolo veneto, liberando i veneti dai calunniatori e dai falsari, cercando la verità.
E’ un po’ che ho dato inizio allo sputtanamento pubblico, smascherando le bugie di De Pieri (su cui Facebook mi ha dato ragione ) .
Ora torno su Quaglia, e andrò avanti e sarò costretto a passare a metodi molto più incisivi, denunce comprese verso i giornali che lo agevoleranno nei suoi reati.
Quello che è certo è che le Istituzioni di Autogoverno del Popolo Veneto non saranno mai lasciate in mano a delinquenti come Quaglia, piuttosto le distruggo. Esse sono nate per il popolo veneto, che ha bisogno di libertà, ma la libertà non esiste senza verità e giustizia.
Occorre che i veneti rifiutino questi arrivisti , il loro mentire, rubare, truffare, modi tipici di una italia che non riconosciamo, altrimenti i veneti resteranno servi. Stare con questi personaggi, qualunque sia la propria convenienza, vuol dire essere profondamente non veneti e finire nei guai.
In fin dei conti era questo che ci insegnava la nostra repubblica e San Marco: essere veneti è perseguire la retta via.
Loris Palmerini
Presidente del Governo
Autogoverno del Popolo Veneto – Stato delle Venetie
Confederazione Lombardo-Veneta