La Repubblica Italiana LEGALMENTE NON ESISTE
Nota: In questo articolo del 2006 ho dimostrato la illegalità-nullità del referendum Monarchia-Repubblica del 1946, e sono stato il primo a dimostrare questi fatti storici e giuridici della Repubblica Italiana con documenti giuridici. Alcuni autori hanno usato questo materiale senza citare la fonte, in danno del diritto d’autore, e la cosa è dimostrata dal fatto che questo studio è stato depositato al Tribunale di Venezia in un procedimento del 2006. In un questo sito trovate anche . le prove documentali di quanto affermato, ma per una trattazione più organica e completa si può acquistare il mio testo “La Repubblica mai nata” (clicca) anche su Amazon.
Ecco perché la “Repubblica Italiana” LEGALMENTE NON ESISTE**
Loris Palmerini 2006 (C) – citare sempre l’autore – copyright 2006 Loris Palmerini – all rights reserved
Al momento del referendum monarchia / repubblica del 1946 erano legalmente territorio dello Stato Italiano anche le terre di Istria con Capodistria e Pola ecc, la Dalmazia con Spalato e Zara, e le Isole Adriatiche.
Queste terre erano “italiane” in base al Trattato di Rapallo del 1920
http://it.wikipedia.org/wiki/Trattato_di_Rapallo_(1920)
Dunque, seppure occupate dai Titini, erano terre che avevano il diritto di poter votare al referendum monarchia / repubblica del 1946, un diritto che avevano i cittadini “italiani” lì residenti : essi avevano il diritto di voto, che però non hanno potuto esercitare in maniera ingiustificata. NON FURONO COSTITUITI I COLLEGI PREVISTI DAL DECRETO.Purtroppo, non solo gli aventi diritto lì presenti non poterono votare, ma nemmeno quelle centinaia di migliaia di essi che fuggirono al genocidio Titino e vennero in italia.
E’ vero, il caos era tanto, c’era una guerra civile, ed infatti perfino Corfù e il Dodecaneso erano terre Italiane in virtù di una pretesa e eredità del Regno d’Italia dalla Repubblica Veneta, cosa per altro mai dimostrata , quindi lasciamo perdere la mancanza di voto in quei territorio e comunque questo rafforzerebbe il mio ragionamento.
Torniamo ai territori d’Istria, Dalmazia e isole: essi furono ceduti dalla neonata “repubblica italiana” solo con il Trattato di Parigi del 1947
Questo dimostra che al momento del voto del 1946 essi erano territori “italiani”.
Quindi, come può aver ceduto quei territori quella “repubblica” che da essi non era mai stata votata ?
E sopra tutto, è valido un referendum che riguarda la collettività dove solo una parte del territorio interessato o una parte della collettività vota ?
Dunque, chi rappresenta legalmente la Repubblica Italiana ? I territori del 1946 ? Quelli che erano Italiani del 1946 (e che lo erano anche dopo!) ?
Purtroppo bisogna ricordare che oltre a quei territori del levante veneto che ho detto, anche Trieste, Bolzano e TUTTO IL FRIULI non poterono votare al referendum.
Insomma MILIONI DI AVENTI DIRITTO AL VOTO non poterono votare al Referendum del 1946, pur essendo italiani con diritto di voto, e questo perché chi organizzò il referendum sbagliò oppure stava realizzando un colpo di stato.
Infatti è noto che gli italiani di Istria e Dalmazia erano per lo più di orientamento monarchico, e se avessero votato avrebbe certamente vinto la Monarchia.
Per altro, il referendum è macchiato da diverse irregolarità, per esempio non si è mai spiegata l’improvvisa comparsa nella notte dello scrutinio di 2 milioni di voti pro repubblica, appunto quello scarto che fece vincere la repubblica per 12.717.923 voti contro 10.719.284 voti per la monarchia .
Ma considerando che più di 2 milioni di aventi diritto non poterono votare, lo scarto di 2 milioni dei risultati ufficiali non è sufficiente per dare certezza che il risultato del referendum sarebbe stato lo stesso se essi avessero votato.
In pratica il referendum è nullo perché mancarono milioni di voti e dunque manca la legittimità alla repubblica italiana come soggetto derivante dal referendum.
Ripeto, i milioni di Istriani, Dalmati e delle isole dell’Adriatico che non votarono, oltre a Bolzano, il Friuli ecc, fanno sì che il risultato del Referendum del 1946 non è detto che esprima la volontà maggioritaria di chi aveva diritto al voto.
Io non sono monarchico, ma RISPETTO LA VOLONTA’ POPOLARE e pretendo che uno Stato rispetti la legge.
Per tanto devo affermare che il Referendum del 1946 E’ NULLO perché non è stato valevole per esprimere la volontà popolare del popolo italiano.
Il RISULTATO REFERENDUM del 1946 è nullo perché:
– non è l’espressione certa della maggioranza degli aventi diritto al voto
– probabilmente avrebbe vinto la monarchia, anche se non è certo neppure questo
– le modalità del passaggio di poteri sono oscure e macchiate da minacce alla casa regnante da parte di importanti esponenti politici
Di conseguenza, LEGALMENTE LA REPUBBLICA ITALIANA NON ESISTE.
A chi parla del “troppo tardi” si deve dire : può essere democratica e legale una repubblica che nasce dalla NEGAZIONE DEL DIRITTO DI VOTO ?
La Repubblica Italiana è un FALSO, è illegittima, è giuridicamente INESISTENTE, e i diritti umani pretendono verità e la revisione delle Istituzioni attraverso dei referendum territorio per territorio autogestiti dalla cittadinanza, anche quella di Istria e Dalmazia.
Per gli stessi motivi, le cessioni di territorio sottoscritte dai Repubblicani saliti al potere dopo il referendum, e i loro successori, NON SONO VALIDI per difetto di rappresentanza: come può un abusivo senza titolo cedere la proprietà altrui?
L’articolo si integra con le prove documentali (clicca)
Loris Palmerini
Presidente del Tribunale del Popolo Veneto
PS del 16-04-2006
Ho già sentito un famoso usurpatore dire che il concetto di sovranità di oggi non è quello del dopoguerra. E perché ? E’ forse cambiato il diritto internazionale ? Ma devo dire che quel poveretto ha già dimostrato in passato di non conoscere le leggi o di essere un delinquente, per poco stava per fare un rovesciamento costituzionale solo pochi anni fa.
LilianFields30
5 Novembre 2010 @ 21:57
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loris
25 Maggio 2007 @ 02:02
> quello delle fonti
integrate come dovuto con i documenti
> quello storico e da ultimo, quello del ragionamento
> iniziando dal principio, la fonta da lei utilizzata per le ricerche è senza dubbio tra le meno attendibili. come tutti sanno, wikipedia
Lo sanno tutti che wikipedia non è la Bibbia, solo uno spunto da verificare.
> la sua interpretazione, può esere stata fatta da una persona che di giurisprudenza non sa nulla
O magari da una che ne sa molto
> lei fa menzione dell’appartenenza alla Repubblica Italiana dei territori di istria e dalmazia fino al 1947
Dove ? Me se nemmeno esisteva la repubblica
> l’inesattezza sta nel fatto che la cessione dei territori è avvenuta de facto (non so se lei ha familiarità con il termine)
Lei si sbaglia, è stata una invasione militare poi suggellata dal trattato di parigi
> ciò è avvenuta automaticamente con l’arresto di mussolini e l’incarico di formare il nuovo governo affidato a badoglio.
E le ritorsioni titine me le sono inventate io con le foibe ?
>se lei non dovesse avere familiarità con il diritto internazionale, ecco un paio di dati che le saranno utili in futuro: il diritto internazionale si fonda su usi e consuetudini,
Guardi che lei dovrebbe studiare l’Aja e il diritto di autodeterminazione. Se fosse come dice lei l’Algeria sarebbe francese, Israele non esisterebbe ecc ecc.
>e la cessione di fatto di un territorio avviene nel momento in cui un capo di stato non riconosce quanto fatto in precedenza e appunto di fatto abbandona i territori.
Cosa che per Istria e Dalmatia non è mai avvenuta, lo ha fatto la Repubblica Illegale dopo il referendum mai completato
> tra l’altro la presunta “occupazione†di cui lei parla era stata concordata a yalta.
No, è stata concordata la ZTL con zona A e B, non l’occupazione titina
> sotto il profilo del ragionamento il suo errore sta nel fatto che presume che la “non legalità interna†di uno stato sia valida anche nei confronti dei suoi rapporti esterni.
Vuole dire che chi fa il colpo di stato è legittimato ? Questo è vero fino a quando qualcuno non lo contesta.
>uno stato stato è considerato tale se altri stati lo riconoscono.
Errore, esistono stati che sono in via di riconoscimento ma esistono giÃ
Anzi, uno stato esiste sempre prima di essere riconosciuto
> per fare un esempio: taiwan non è riconosciuto dalla cina, quindi per la cina taiwan non è uno stato; taiwan, però è riconosciuto dal belgio e da altri stati (tra cui l’Italia), questo fa di taiwan uno stato a tutti gli effetti.
Guardi che la appartenenza all’Italia di quelle terre nel 1946, al momento del referendum, non era un fatto discusso, tant’è che furono cedute solo nel 1947, tant’è che era previsto il collegio di voto Zara e Venetia.
Fu la repubblica a cedere i territori e non li fece votare.
> Se poi vogliamo spostare i commenti sotto un profilo più strettamente filosofico e teoretico, quando prenderebbe corpo è questo: l’Italia è una repubblica (dal latino RES PUBLICA – cosa pubblica-). dalla repubblica deriva la democrazia (governo dei più) in quanto sono i cittadini che governano attraverso i rappresentanti da loro eletti.
Le elezioni in italia sono truccate, prova ne è la presenza di molti non eleggibili in parlamento. Anche il referendum del 1946 fu marcato da violenze.
> in Italia vige la democrazia cioè la voltontà dei più prevale sulla minoranza
Al contrario, partiti con 1% governano e condizionano la maggioranza.
> da ciò ne consegue che anche presumendo che l’intera popolazione di alto adige e friuli venezia giulia nel 1946 non abbia votato, il referendum è comunque valido. ora le spiego perchè: il diritto di voto è un dovere civico, non un dovere assoluto, ciò vuol dire che una persona può anche decidere di non votare.
Sta dicendo che i deportati di Istria, gli infoibati e i morti non volevano votare ?
Non so se continuare a rispondere.
E poi guardi che è il DIRITTO DI VOTO che non hanno potuto esercitare.
> tra le altre cose, ci sono due tipi di referendum, e solo peer uno di essi è richiesto il quorum, il referendum per la repubblica non lo era in quanto referendum consultivo.
MA QUELLI NON HANNO POTUTO VOTARE !!! ! Ma dove si arrampica ?
> ciò sta a significare che, come detto prima, il referendum come attuato, è valido in ogni suo tratto.
Ma guardi che il decreto prevedeva il voto a Zara e Dalmatia e Venetia. Dove è stato attuato ?
> se poi si vuole vuole toccare l’argomento dei presunti brogli elettorali (nel senso che due intere regioni non hanno votato)
Non è questo il fatto che rende nullo il referendum
> per parlare in maniera sensata di ciò che si dice bisogna portare delle prove e non basare un discorso di questa portata su mere illazioni o su semplici supposizioni.
Su questo concordo: mancano le prove anche se ora stanno arrivando le testimonianze.
> concludendo bisogna dire che a prescindere dalla propria ala di appartenenza politica, la coerenza è tutto!
Io credo che la verità faccia cambiare opinione e l’onestà debba prevalere sulla bugia di coerenza.
> altra cosa da dire è che bolazano di certo non voleva la monarchia, le siego perchè.
Scusi, ma non potevano decidere loro senza che lei lo spieghi ? Adesso facciamo a meno di fare le elezioni quando qualcuno “spiega” il risultato prima o al posto delle elezioni ?
> la monarchia porta in se un’istanza assolutizzatrice, lei saprà che ciò significa che il re non avrebbe mai permesso ai territori alto atesini di annettersi all’austria.
Ma cosa dice, le monarchie hanno preso e ceduto territori a man bassa.
> le ricordo che già nel 1946 l’impero asburgico non esisteva più, con questo voglio dire che mi pare assai starno che un territorio la cui composizione etnica è dominata dalla componente tedesca, e che ha spiccate tendenze autonomistiche potesse voler mantenere una forma di stato quale la monarchia
Ma cosa c’entra questo con il fatto che non hanno votato : IL REFERENDUM E’ NULLO !
>(le ricordo che durante il periodo fascista -vigeva ancora la monarchia- fu attuata una vera e propria deportazione di massa di famiglie proveniente dall’Italia centrale e meridionale al fine di “italianizzare†questa provincia tendenzialmente tedesca.
Certo che lo so, come i veneti sono stati deportati via dalla loro terra in giro per l’Italia
> come può, secondo lei, un territorio che ha subito questo volere la forma di stato che ha leggitimato le azioni di cui prima?).
E lei chi è per decidere che loro non avevano diritto al voto ?
> da quanto vedo sopra lei è simpatizzante della lega nord,
Vede male , molto.
> per far pressione su una ipotetica istanza di indipendenza del nord,
Io parlo di Venetie, non di nord.
> certo questo argomento è assai debole, se non del tutto campato per aria. quando si parla di brogli, ci vogliono i fatti, documenti e prove che testimoniano che quando si dice è vero e non una fantastica balzana.
Ora ha i decreti, ma ha voluto sputtanarsi obbligandomi a pubblicare questo non commento anche dopo che glieli avevo mandati.
> concludo con due ultimi appunti: 1-la prossima volta che intende scrivere una cosa del genere, prima almeno si documenti con fonti attendibili al 100% (di certo wikipedia non è l’enciclopedia treccani);2-per quanto a lei non possa far piacere, è cittadino italiano perchè abita in questo territorio, se non le va emigri più a nord, ma la avverto, nel mondo i terroni siamo noi italiani.
Concludo dicendo che centinaia di persone mi hanno dato ragione.
Il risponditore
22 Maggio 2007 @ 21:48
un’ultima cosa, il diritto internazionale è davvero cambiato dal 1946 ad oggi, consulti pure tutti i testi che vuole, vedrà con i suoi occhi che in 60 anni esso si è evoluto, e parecchio.
Il risponditore
22 Maggio 2007 @ 21:42
buona sera,
per caso sono capitato nel suo sito e non ho potuto fare a meno di leggere quanto da lei scritto a prorposito della presunta non validità dello status della Repubblica Italiana. mi lasci dire che quello che ho trovato mi lascia perplesso (per usare un termine “leggero”) sotto vari punti di vista: quello delle fonti, quello storico e da ultimo, quello del ragionamento. iniziando dal principio, la fonta da lei utilizzata per le ricerche è senza dubbio tra le meno attendibili. come tutti sanno, wikipedia è un’enciclopedia aperta, questo significa che chiunque può scrivere qualsiasi cosa, persino che le capre volano dato che non c’è la possibilità di un reale confronto. anche se il documento potrebbe essere quello originale, la sua interpretazione, può esere stata fatta da una persona che di giurisprudenza non sa nulla. passando al dato storico, lei fa menzione dell’appartenenza alla Repubblica Italiana dei territori di istria e dalmazia fino al 1947, l’inesattezza sta nel fatto che la cessione dei territori è avvenuta de facto (non so se lei ha familiarità con il termine), ciò è avvenuta automaticamente con l’arresto di mussolini e l’incarico di formare il nuovo governo affidato a badoglio. se lei non dovesse avere familiarità con il diritto internazionale, ecco un paio di dati che le saranno utili in futuro: il diritto internazionale si fonda su usi e consuetudini, e la cessione di fatto di un territorio avviene nel momento in cui un capo di stato non riconosce quanto fatto in precedenza e appunto di fatto abbandona i territori. tra l’altro la presunta “occupazione” di cui lei parla era stata concordata a yalta. sotto il profilo del ragionamento il suo errore sta nel fatto che presume che la “non legalità interna” di uno stato sia valida anche nei confronti dei suoi rapporti esterni. non è così: uno stato stato è considerato tale se altri stati lo riconoscono. per fare un esempio: taiwan non è riconosciuto dalla cina, quindi per la cina taiwan non è uno stato; taiwan, però è riconosciuto dal belgio e da altri stati (tra cui l’Italia), questo fa di taiwan uno stato a tutti gli effetti. se poi vogliamo spostare i commenti sotto un profilo più strettamente filosofico e teoretico, quando prenderebbe corpo è questo: l’Italia è una repubblica (dal latino RES PUBLICA – cosa pubblica-). dalla repubblica deriva la democrazia (governo dei più) in quanto sono i cittadini che governano attraverso i rappresentanti da loro eletti. in Italia vige la democrazia cioè la voltontà dei più prevale sulla minoranza, da ciò ne consegue che anche presumendo che l’intera popolazione di alto adige e friuli venezia giulia nel 1946 non abbia votato, il referendum è comunque valido. ora le spiego perchè: il diritto di voto è un dovere civico, non un dovere assoluto, ciò vuol dire che una persona può anche decidere di non votare. tra le altre cose, ci sono due tipi di referendum, e solo peer uno di essi è richiesto il quorum, il referendum per la repubblica non lo era in quanto referendum consultivo. ciò sta a significare che, come detto prima, il referendum come attuato, è valido in ogni suo tratto. se poi si vuole vuole toccare l’argomento dei presunti brogli elettorali (nel senso che due intere regioni non hanno votato) per parlare in maniera sensata di ciò che si dice bisogna portare delle prove e non basare un discorso di questa portata su mere illazioni o su semplici supposizioni. concludendo bisogna dire che a prescindere dalla propria ala di appartenenza politica, la coerenza è tutto! altra cosa da dire è che bolazano di certo non voleva la monarchia, le siego perchè. la monarchia porta in se un’istanza assolutizzatrice, lei saprà che ciò significa che il re non avrebbe mai permesso ai territori alto atesini di annettersi all’austria. le ricordo che già nel 1946 l’impero asburgico non esisteva più, con questo voglio dire che mi pare assai starno che un territorio la cui composizione etnica è dominata dalla componente tedesca, e che ha spiccate tendenze autonomistiche potesse voler mantenere una forma di stato quale la monarchia (le ricordo che durante il periodo fascista -vigeva ancora la monarchia- fu attuata una vera e propria deportazione di massa di famiglie proveniente dall’Italia centrale e meridionale al fine di “italianizzare” questa provincia tendenzialmente tedesca. come può, secondo lei, un territorio che ha subito questo volere la forma di stato che ha leggitimato le azioni di cui prima?). da quanto vedo sopra lei è simpatizzante della lega nord, per far pressione su una ipotetica istanza di indipendenza del nord, certo questo argomento è assai debole, se non del tutto campato per aria. quando si parla di brogli, ci vogliono i fatti, documenti e prove che testimoniano che quando si dice è vero e non una fantastica balzana. concludo con due ultimi appunti: 1-la prossima volta che intende scrivere una cosa del genere, prima almeno si documenti con fonti attendibili al 100% (di certo wikipedia non è l’enciclopedia treccani);2-per quanto a lei non possa far piacere, è cittadino italiano perchè abita in questo territorio, se non le va emigri più a nord, ma la avverto, nel mondo i terroni siamo noi italiani.
loris
18 Aprile 2007 @ 01:50
Il testo è stato ripubblicato da (lista parziale)
http://www.phillyimc.org/en/2007/04/38626.shtml
http://www.ilpiave.it/modules.php?name=News&file=article&sid=4072
http://blog.libero.it/lavocedimegarid/2560523.html
http://blog.buongiornovenezia.com/2007/04/15/the-italian-republic-does-not-exist/
http://hilldamon.spaces.live.com/blog/cns%20BAAB697AFAC1742E%201140.entry
http://www.collettivamente.com/articolo/452555.html
http://capoverde.altervista.org/allegati/interventi/repubblica.htm
http://innovariblog.splinder.com/
http://venexie.org/open/modules.php?name=AvantGo&op=ReadStory&sid=8304
http://obala.net/pogovori/messages/index.php?scope=agora&agora=21.241388
http://www.legnostorto.com/index.php?option=com_joomlaboard&Itemid=30&func=view&id=308169&catid=3
https://barcelona.indymedia.org/philly/servlet/OpenMir?do=opensession&sessiontype=translation&to_content=38626
http://groups.google.it/group/it-alt.politica.lega-nord/msg/c715084d82f03b01
http://arengario.net/piaz2007/piaz070414.html
http://www.webspacefindit.com/riflettorir2/viewart.php?dove=riflettori143
http://obala.net/pogovori/messages/index.php?scope=agora&agora=21.241213
http://groups.google.cd/group/it-alt.politica.lega-nord/browse_thread/thread/131c66bb74ed873c/c715084d82f03b01?lnk=raot
http://groups.google.fr/group/free.it.politica/browse_thread/thread/5fdf0292cfd45b8f/c8fbdf6e9097dea2
http://del.icio.us/monarchico/italia
http://www.goldenweb.it/newsgroup/article.php?l=it&id=334799&group_dir=it&grouplist=it.politica&group=it.politica.pds&server=news.readfreenews.net
http://groups.google.fr/group/free.it.politica/msg/a66810f8bfc88cfd
http://free.it.publichat.it/article.php?id=15136&group=free.it.politica
http://domeus.it/message/iframe_text.jsp;jsessionid=FBDF6B3EFC159F96B10E43781D815D93;dom09?mid=32441437
http://groups.google.at/group/free.it.politica?lnk=rgr
http://www.nnseek.com/e/free.it.politica/2007_16.html
http://www.voceditalia.it/index.asp?T=mi&R=pol&ART=9816
Ha scritto
Milano, 24 mag. – “La Repubblica Italiana non esiste legalmente, è un mero fatto senza legalità , ed è un fatto certo non discutibile in base ai decreti leggeâ€. Lo sostiene un sedicente “Tribunale del popolo venetoâ€, che si batte per l’indipendenza della Repubblica veneta. Il portavoce Loris Palmerini, afferma che “Il Decreto Luogotenenziale di indizione del Referendum per la forma di stato prevedeva che si votasse in tutti i territori italiani, e fra i vari collegi ve ne era uno per la terra di Dalmatia con Zara, ma anche l’Istria era compresa fra le terre della Venetiaâ€. Palmerini sottolinea che “dato che i territori della Venetia erano occupati da Alleati, Titini ecc , si fece un decreto in cui i collegi elettorali vennero momentaneamente sospesi, ma con la chiara indicazione che essi dovevano votare i seguito appena ristabilito l’ordineâ€.
Secondo il Tibunale del popolo veneto (che rivendica la “rappresentanza legale del popolo della Venezia Giuliaâ€) fra i territori che non poterono votare ci furono Bolzano, Udine (con Pordenone), la Venezia Giulia con l’Istria, Zara con la Dalmazia. Poiché dopo soli 9 mesi la Repubblica italiana cedette Istria e Dalmazia alla Jugoslavia, e non fece mai votare Bolzano, Udine, Pordenone e Trieste, gli indipendentisti veneti affermano che il referendum del 1946 non è valido, e ne disconoscono la validità giuridica. Dopo il caso del Principato di Seborga, ecco un’altra contestazione di appartenenza alla Repubblica italiana. Con buona pace di Bossi e del suo Parlamento padano.