USA: azienda condannata a pagare 750.000 US$ per aver imposto il vaccino “anti”covid

USA: il Dott. Sircus ci informa che una giuria federale ha ritenuto illegale il licenziamento della dipendente della BlueCross,, Tanja Benton, determinato dal fatto che essa non si era vaccinata nonostante venisse richiesto dall’azienda. Esso era ingiustificato ed in violazione delle di lei convinzioni religiose contrarie al mandato vaccinale.

L’azienda ha dovuto pagare quasi $700.000 fra arretrati e danni.

La BlueCross BlueShield, nome dell’azienda, non è riuscita a dimostrare con una preponderanza di prove né di aver offerto una soluzione ragionevole al querelante né di non poter ragionevolmente accogliere le convinzioni religiose del querelante senza indebite difficoltà.

Sircus dice che questo “è un messaggio potente a ogni datore di lavoro che ha imposto le iniezioni per il COVID-19”. Egli si augura che arrivi un’ondata di cause legali e persino di procedimenti penali contro i funzionari, a cominciare dal dott. Fauci.

Infatti il sistema americano basato sulla Common Law prevede che una sentenza faccia precedente e giurisprudenza. Non così nel sistema di Civil Law, come quello italiano, dove solo la Corte Costituzionale può stabilire un precedente vincolante. Insomma solo la Corte con giudici nominati dai politici.

Sircus dichiara “rivoltante” l’inerzia dei politici sulla questione, e sulle orribili storie di danno da vaccino “anti”Covid.