L’Italia declassata? Se lo merita.
Anni fa, forse 10, leggevo che il ministro responsabile non aveva fatto un certo atto amministrativo per la protezione del prosciutto crudo, e che se pure il danno si poteva ancora riparare il ritardo avrebbe determinato un costo di centinaia di milioni di lire allo stato italiano. Mi pare fosse un ministro del PD, un nome famoso, ma uno così meglio perderlo che trovarlo per un partito e per uno stato.
Questa piccolo esempio mostra che se il fare politica è basato sulla bieca e ceca opposizione come in uso nei partiti italiani porta solo a selezionare dei personaggi che quando salgono alla dirigenza si dimostrano deficienti nel lavoro e capace solo di battute, e questo porta conseguenze gravi e infine la disgrazia del paese.
Purtroppo è il sistema di selezione che produce questi risultati, ed infatti quando fu il tempo di fare la protezione del nome Tocai, e della Grappa mi pare ci fosse il centro destra al governo e non fece nulla, cosicché oggi la grappa la fanno anche i tedeschi ed il Tocai è Ungherese.
In poche parole, se la classe politica che guida un paese è del tutto incapace, la causa va ricercata non tanto nella qualità media della popolazione (in Italia di gran lunga migliore della sua classe politica), ma nel sistema di selezione elettorale e nel sistema di punizione per chi sbaglia.
Sono i politici incapaci che affermano sempre che la classe politica è l’espressione della popolazione. Non è vero e lo dico da 20 anni.
Allargando lo sguardo e facendo un discorso più generale, la sovranità di uno Stato corrisponde a benessere della popolazione solo se la classe dirigente non è inetta e corrotta e sa fare la protezione dei propri interessi principalmente evitando di farsi fregare dagli altri stati.
Non ci sono solo gli altri stati a cercare di erodere interessi del paese, ma anche e sopratutto le strutture economiche internazionali, le banche e le mafie.
Se oggi siamo al punto che siamo è perché il sistema istituzionale italiano fa schifo in termine di qualità della classe politica, e questo a sua volta è conseguenza di una serie di fattori che sono in fin dei conti risalenti alla stessa fondazione dell’Italia, basata su falsità e corruzione, non certo per volere di popolo come dimostrano da nord a sud tutti gli studi su Garibaldi (il massone) e gli studi dei cosiddetti “irredentisti” (che oggi sono quelli che rivogliono indietro gli stati nazionali pre-unitari).
Il risultato dell’Unità è stato, e non poteva non essere, che un sistema falso, retrogrado, che non funziona nella giustizia sociale e nell’economia,che sostanzialmente privilegia i delinquenti e i cialtroni e punisce gli onesti.
Il fatto che la classe politica italiana abbia finito con il suicidarsi per intero nella mani di un cosiddetto tecnico, dimostra che oramai era allo sbando e in un ultimo tentativo di autoconservazione si è messa nel retro, sperando che il tempo li possa graziare.
Certo, se non c’era la crisi dell’euro, che in realtà è la crisi del dollaro, i mercati non sarebbero andati giù così duro, e questi sarebbero ancora aggrappati alla poltrano come sempre hanno fatto. Paradossalmente dovremmo forse ringraziare gli speculatori perché hanno indotto dall’esterno quel cambio di regime, che ancora non si vede chiaramente, che non è completo, ma che almeno ora ha la possibilità di realizzarsi.
Salvo il fatto che gli speculatori non hanno imposto certamente un cambio di regime per questioni di giustizia: vogliono solo i nostri beni economici.
Nulla di strano per l’Italia, che è stata voluta dalle massonerie internazionali attorno all’Inghilterra per “stabilizzare” il mediterraneo, ovviamente a spese delle popolazioni come la Veneta e la meridionale che hanno pagato un tributo enorme di soldi (entrambe) e di sangue (questo più al nord).
Insomma i politici hanno messo un loro uomo, sperando di essere graziati dalla circostanze.
Che Monti sia il presidente del primo governo PD-PDL è evidente dal fatto che senza il voto del PD o senza il voto del PDL non ci sarebbe il consenso parlamentare sufficiente che ha fatto Monti il capo del Governo!
Eh sì, cari voi che vi scontravate fra Berlusconisti e anti-Berlusconisti. Berlusconi era riuscito per la prima volta nella storia a far pensare tutti a lui stesso: c’era chi viveva di odio per lui, e oggi è senza riferimenti, e chi viveva nell’amore per lui, e oggi si sente abbandonato come un’amante. E si scontravano. Ed oggi sono invece rappresentati da partiti che stanno al governo insieme , già INSIEME.
Occorre darmi atto che quando dicevo che dietro il teatro politico, dietro la rappresentazione televisiva e mediatica, PD e PDL erano i 2 finti “poli” di aggregazione di una finta democrazia, e l’ho detto fin dai tempi di PDS-Forza Italia, avevo purtroppo ragione.
Ossia l’Italia è retta da un sistema neo-fascista (ed evoluzione diretta di quello fascista) che prima faceva finta di essere una grande lotta DC-PCI, poi Destra-Sinistra o PDL-PD. Finalmente stanno al governo assieme per interposta persona. Insomma attraverso un burattino.
Lo dicevo sulla scorta del fatto che il PD (prima PDS) non ha mai denunciato la non eleggibilità di Berlusconi prevista dalla legge elettorale. Come mai ?
Per non parlare dei molti provvedimenti salva-banca e frega operai fatti da PD e PDL fra loro in concerto.
Per non parlare della legge elettorale “porcellum”, i finanziamenti pubblici ecc.
L’attendibilità dell’interpretazione che ho dato da anni diventa sempre più evidente, e per questo ultimamente me ne sono stato un po’ zitto, proprio perché quello stava succedendo lo avevo già detto da anni .
Ma vogliamo una riprova che il sistema è questo ?
Eccola : il governo Berlusconi nel 2010 ha cambiato la legge elettorale regionale per salvare i suoi Formigoni e Polverini dall’esclusione elettorale, violando la Costituzione che afferma che la legge elettorale regionale è materia riservata di esclusiva della Regione.
Perché il PD non ha gridato allo scandalo quando poteva vincere a tavolino ? Perché non hanno detto nulla nemmeno gli altri partiti? Cosa faceva Napolitano? Guardava forse ai carri armati in Ungheria ?
Un’altra riprova ? Nel Referendum 2011, cosidetto “sull’acqua” il Sì apriva le porte alla privatizzazione di tutte le società di tutti i pubblici servizi (il contrario di quello che credevano gli elettori). 350.000 persone si sono collegate al mio sito nell’ultima settimana prima del referendum, ed è finita che il quesito sull’acqua, quello che era il referendum “trainante” ha avuto meno votanti degli altri. Credo di aver spostato 500.000 voti !
Ma perch il PD e Italia dei Valori non hanno denunciato l’erroneità dei quesiti?
Perché non si è detto che le norme sulle privatizzazioni parziali erano imposte dall’Europa ingannando gli elettori ?
Questi fatti gravissimi dimostrano senza tanti dubbi che il sistema consociativo è in realtà un neo-fascismo.
E dimostra che il metodo di selezione della classe dirigente è ancora più importante della qualità degli uomini, perché se il sistema permette che una cricca si installi al potere diventa poi praticamente impossibile scardinarla se non con un intervento esterno o con la rivoluzione.
L’Italia non è in serie B, è morta perché il sistema è marcio, e non ne ha mai avuto uno migliore.
Prova del 9 è che la magistratura non interviene nel reprimere i reati più gravi e la violazione della costituzione, e d’altra parte al vertice dell’autogoverno della magistratura non ci sono magistrati ma i nominati dai partiti!
Ecco perché viene permesso che che non magistrati facciano i giudici in violazione dell’art.102 Costituzione, e che esistano ancora le “commissioni tributarie” sciolte dalla costituzione nel 1948.
Insomma questi partiti non sono di certo l’ espressione del popolo, anzi, l’elettore è ridotto a 2 scelte preconfezionate ugualmente insoddisfancenti e inconcludenti decise dai segretari.
Questi partiti sono di fatto vere e proprie bande criminali che si contendono il potere alla faccia degli elettori e non certo per soddisfarli, facendo promesse derivanti dai sondaggi e che mai vengono rispettate.
Certamente le bande di potere non cambiano e non cambieranno le regole del gioco in favore della popolazione.
D’altra parte, indipendentemente dai colori, i veri potentati (come la Mafia, fra le prime “industrie” del paese) hanno i propri rappresentanti in tutti gli schieramenti: chiunque vinca è sempre tutto in mano alle stesse 2-3 lobbys.
Sono molti anni che lo Stato Italiano viene declassato, nel parametri di giustizia economica (mobilità sociale), nella qualità del sistema formativo, nella libertà di informazione, nei sistema istituzionale di governo, nel sistema di giustizia e nei diritti umani, nella corruzione, nella efficienza in generale, nella capacità produttiva di molta parte del territorio, nella qualità della vita e sull’inquinamento ….
Insomma, l’odierno declassamento dell’Italia non deve sorprendere, nè devono sorprendere quelli che verranno.
E’ l’Italia come è sempre stata tranne l’eccezionale parentesi degli anni ’60 che hanno garantito i 20 successivi nei quali si è solo sperperato l’occasionale successo.
Bastava ascoltare questi ragionamenti negli anni scorsi per evitare il peggio.
Ora per me non esiste una soluzione per il futuro d’Italia diversa dal ritorno agli stati nazionali precedenti, l’Italia non ha futuro, e anche l’Europa delle banche si rivela sempre più un incubo piuttosto che il mezzo per il salvataggio dello stato (non chiamiamolo paese).
Tutto questo insomma l’ho scritto piuttosto per far riflettere coloro che pensano a tornare agli stati precedenti, e siamo sempre di più a pensarlo.
Il punto è che un Veneto stato indipendente (e similmente le 2 Sicilie ecc) probabilmente sarebbero anche peggio del presente italiano se la classe dirigente resta quella di oggi. Anche fra i veneti non esiste una dirigenza veneta che dia migliori garanzie di quella italiana per un futuro dello Stato Veneto. La riprova è che fra i “venetisti” da oltre 10 anni non si vuole discutere del progetto di autodeterminazione nei termini di diritto internazionale da me iniziato nel 1999, e che è invece l’unica via possibile sul piano del diritto vigente.
I “venetisti” si sono fermati semplicemente a delegittimare il concorrente politico rappresentato dall’idea di Autogoverno, senza dire dove e perché egli sbagliava. E purtroppo questo non tanto per offrire un progetto alternativo fattibile, ma semplicemente per cercare di raggiunger una poltrona nelle elezioni italiane. Quello che si è fatto è stato di preparare un cattivo futuro stato veneto.
Invece sono ben 14 anni che sto cercando di costituire una classe dirigente veneta in grado di garantire ai veneti che un nuovo stato veneto verrebbe governato meglio dell’attuale stato italiano, e fino ad allora i veneti fanno bene a non votano i venetisti, perché sanno bene che non sono una classe dirigente in grado di garantire un futuro di prosperita’ meglio dei partiti “italiani” . Duro ma vero.
La dimostrazione l’abbiamo avuta un paio di anni fa quando alcuni miei ex colleghi di governo si sono dimostrati falsi, bugiardi, ladri e per fino probabilmente al soldo di qualche potentato straniero.
Per fare classe di governo occorre essere aperti al confronto e al contributo di chiunque, ma ci vuole l’intelligenza e l’umiltà di mettersi a disposizione per capire l’altrui proposta, insomma prima di tutto cercare di capire quello che è già stato fatto da altri. Io sto però lavorando a questo, ad una nuova classe dirigente capace non tanto di avere un grande seguito, che serve solo per avere voti, ma in grado di governare uno stato in modo ragionato, non solo “umorale” o istintivo. Altrimenti finisce come quel ministro che faceva prendere le multe.