Il cittadini del popolo veneto si rivolgono a Strasburgo: liberateci dall’Italia razzista.
Questa mattina, 2 giugno 2008, a Strasburgo i veneti hanno depositato un ricorso volto a liberare il territorio lombardo-veneto dalla illegale occupazione dello Stato Italiano.
Possibile ?
Già il Consiglio Regionale del Veneto nel 1998 aveva riconosciuto che il popolo veneto è sovrano e indipentendente per una legge del 1971.
E poi una legge del 1977 aveva riconosciuto al popolo veneto il diritto di autodeterminare il proprio stato e le proprie istituzioni.
E nel 1999 in effetti sono nate le istituzioni di Autogoverno del popolo veneto, proprio sulla base di queste leggi. E invece niente.
Ma come è possibile che il popolo veneto con le sue istituzioni, perfino riconosciuto dalla legge costituzionale italiana, non sia riuscito ad ottenere alcun diritto effettivo da quasi 10 anni ?
Come è possibile che i tanti giudici interpellati rifiutino questi fatti giuridici ?
Sono stati molti i soggetti che in piena legalità e democrazia hanno chiesto l’applicazione delle leggi, ma senza alcuna risposta.
E già questa è una violazione dei diritti umani più che palese. Anzi, il 20 febbraio un giudici ha pronunciato che non esiste alcun giudice italiano in grado di rispondere: sarebbe un abuso, ha sentenziato.
Ma allora, a cosa valgono queste leggi internazionali che l’italia ha ratificato ? Leggi che, alla faccia dei federalisti, riconoscono il federalismo fiscale e l’autogoverno già dal 1986 ?
E’ del tutto evidente infatti che l’Italia è razzista con i veneti, non riconoscendo niente della loro storia, non una cattedra universitaria sulla storia della Repubblica Veneta, che esistono all’estero.
Infatti molte tasse che al nord sono imposte, al sud sono opzionali, dipende dal giudice.
Ma è del tutto evidente che lo stato italiano non rispetta le sue stessi leggi, come è evidente da tutti i ricorsi fatti inutilmente.
Tanto più se si scopre che i giudici civili e tributarli non sono magistrati conformi a Costituzione, e non sono imparziali.
Ma se ripercorriamo la storia e consideriamo che il lombardo-veneto è stato acquisito dal Regno d’Italia da 3 abusivi rappresentanti che non erano stati eletti, si capisce il perché l’italia non rispetta i veneti e non è imparziale: siamo una colonia.
Il Regno Lombardo-Veneto fu fagocitato dal Regno d’Italia illegalmente, e senza nemmeno la parvenza di un plebiscito falso dato che non si fece nemmeno far votare la Lombardia e il 75% della popolazione !
Ma anche nel referendum del 1946 fu escluso dal voto mezzo popolo veneto, quello di Istria e Dalmatia, escluso dal voto dalla Autoproclamata “Repubblica”.
nata in in realtà già dall’8 settembre del 1944 : allora il penta-partito aveva già dichiarato l’usurpazione dei poteri costituzionali e realizzo il golpe.
Allora, si capisce, ed è del tutto evidente che un giudice italiano non può essere imparziale con i cittadini del popolo veneto: l’amministrazione italiana è abusiva nel lombardo veneto fin dall’origine, portando nelle terre occupate prima la miseria, poi la guerra, poi il fascismo e le deportazioni, e ancora guerra, per poi legittimare le foibe con la cessione del territorio agli infoibatori.
Oggi il popolo veneto viene privato di elementari diritti linguistici e culturali, e viene derubato del 75% del suo reddito: servi degli italiani.
Il popolo veneto si è stancato, e 1250 sottoscrittori hanno delegato l’associazione Life Treviso a chiedere giustizia a Strasburgo, al tribunale dei diritti dell’uomo.
Il rappresentante Daniele Quaglia si è fatto scortare da altri 20 sottoscrittori indipendenti che a titolo personale hanno firmato la causa.
Ora l’italia deve venire a patti, oppure rischia seriamente di essere espulsa dal Consiglio d’Europa e quindi anche dall’Unione Europea.
Andrebbe a finere con i paesi del Nord Africa, ma uscendo dall’euro conoscerebbe la catastrofe economica da cui non si risolleverà per secoli.
Ma i veneti non hanno dimenticato i cugini italiani, chiedendo che l’Italia sia costretta ad abolire le Commissioni Tributarie, dei carrozzoni politici dove incredibilmente dei fasulli magistrati in fasulli tribunali vietati dalla costituzione obbligano gli imputati a dimostrare la propria innocenza in assenza di prove di colpevolezza: una cosa vista solo con l’inquisizione.
E già che c’erano hanno chiesto anche l’eliminazione dei “giudici onorari” , quelli che fanno i processi civili, gente che non ha mai fatto il concorso per magistrato e che viene nominata politicamente, magari fra gli avvocati della provincia limitrofe !
L’Italia è sempre condannata per i problemi della giustizia. A sapere queste cose, ci mancherebbe non lo fosse.
Paradossalmente, la Costituzione nel suo 60° , è chiamata a realizzarsi per la prima volta completamente, anche con la liberazione dei popoli che non sono italiani come i veneti. Oppure a morire del tutto.
Vediamo se i carabinieri si decidono a fare una retata fuori dal parlamento per arestasre i non eleggibili che dentro usurpano le funzioni : non essendo validamente eletti non sono protetti dalla immunità parlamentare.
Oppure vedremo se i Carabinieri, ormai da tempo al servizio della politica politicante, lasceranno che questa gentaglia porti l’italia al ridicolo internazionale e alla sua fine in tutti i sensi.
Ma non ci si illuda di trattenere i veneti, ogni ritardo nel liberarli costerà più di quanto rendono.
E’ stato chiesto anche il risarcimento, da restituire all’autogoverno dei veneti: 45 miliardi di Euro per anno dal 1999.
Cosa dire per questo storico 2 giugno dei veneti ?
Benvenuta legalità!
Luana
26 Novembre 2011 @ 17:43
Ma si, che vadano con l’Austria….staremo piú larghi e smetteremo di finanziare il giornale “La Padania”, di pagare le quote latte e di contribuire alle pagliacciate tipo: Miss Padania o gallina padovana…é uguale! Bisogna essere molto gallina per prestarsi a ´ste buffonate! Vai popolo veneto e che il Signore te la mandi giusta!”
Loris Palmerini
28 Novembre 2011 @ 15:55
Dovrebbe leggere con più attenzione. Non puntiamo ad andare con l’austria , ma a tornare stato sovrano Lombardo-Veneto, invaso illegalmente dall’Italia nel 1866 in violazione del trattato internazionale.
peter
3 Giugno 2008 @ 13:51
Un altra cosa: se il plebiscito non è valido, allora il veneto e il lombardo sarebbero ancora territori austriaci… giusto???
Renzo
3 Giugno 2008 @ 12:36
Auguri per l’ardua impresa, qualcuno mi puo’ spiegare perche’ questo governo la prima cosa che ha fatto e’ stata di togliere l’unica tassa federale esistente?
Peter
3 Giugno 2008 @ 11:15
Palmerini,
in caso d Indipendenza però ci restituirete a noi tirolesi i comuni tirolesi Cortina, Livinallongo e Colle S.Lucia che con il 1866 e il Veneto non hanno niente a che fare??
Se chiedete giustizia per voi, siate giusti con gli altri. Grazie.
Peter
P. Sogaro
3 Giugno 2008 @ 09:42
Bell’articolo.
Qualche domanda per chi ne sa di più.
Quanto tempo si prenderà la corte UE per decidere? Giorni, settimane, mesi?
Se verrà dichiarato nullo il plebiscito del 1866, a quali scenari potremo andare incontro?
Valerio
3 Giugno 2008 @ 07:40
Da veneto, trovo corretto e giusto il federalismo fiscale. Il 75% della ricchezza prodotta in Veneto allo Stato centrale è decisamente troppo.
Ma i motivi sono sotto gli occhi di tutti: al sud Italia c’è una stragrande maggioranza di lavoro dipendente statale, e quasi nessuna forma imprenditoriale. Se aggiungiamo che le poche forme imprenditoriali sono vessate dalla mafia, la situazione peggiora.
Dovendo fare discorsi costruttivi, penso che al sud debbano prima di tutto affrancarsi da un’impostazione mafiosa e omertosa, e questa deve essere la loro vera rivoluzione.
La seconda rivoluzione che devono fare è nella mentalità : smetterla di dare sempre la colpa ad altri della loro situazione, smetterla di trovare sempre alibi, ma cominciare a darsi una mossa per cambiare le cose e arrangiarsi con le proprie forze. La frase “Lo stato dov’è?” è proverbiale da parte dei meridionali, ma spesso dimenticano di avere anche dei doveri verso lo stato.
Detto questo, trovo per certi versi una perdita slegare culturalmente il Veneto da regioni quali la Toscana, l’Umbria, le Marche, il Lazio e anche la Campania. Il popolo veneto non investe in cultura, e gli stessi che vorrebbero l’indipendenza parlano spesso di quanto sia inutile dedicarsi ad attività artistiche e culturali in genere. Ben venga allora appoggiarsi culturalmente a regioni più avanzate da questo punto di vista: come noi ci aspettiamo che la Campania impari dal Veneto l’economia, così sappiamo prendere atto di essere poco avvezzi alle discipline artistiche e ad avere moltissimo da imparare da loro. La cultura del lavorare a testa bassa non si può considerare una vera e propria cultura, ma è più una scelta di vita.
Carmine Colacino
2 Giugno 2008 @ 17:35
Auguro al Veneto, ed ai veneti, di ottenere giustizia e i diritti che le competono, compreso il proprio diritto all’autodeterminazione. Non vorrei però che si crei una contrapposizione Sud (Due Sicilie) – Veneto (Repubblica di Venezia), che non ha ragione di esistere.
Infatti entrambe le aree sono state (e sono attualmente) sfruttate dal governo romano-tosco-padano, anche se ovviamente hanno storie
diverse, sia antiche che attuali. Le tasse “non applicate” al Sud in realtà servono a ben poco, stante la gestione, nel meridione, della “cosa pubblica” da parte di ascari venduti (e funzionali) al potere centrale, come ben dimostra, per esempio, l’attuale crisi dei rifiuti (nella quale è purtroppo coinvolta anche la parte evidentemente meno sana dell’imprenditoria veneta – almeno a credere quello che è detto in Gomorra).
L’Italia è una costruzione artificiale, costituita da Piemonte (e Toscana e Lazio) per sfruttare le varie parti annesse, o con la forza (Due Sicilie) o illegalmente (Lombardo-Veneto, anche se i destini di queste due aree, Lombardo e Veneto, non sono state gli stessi).
È necessaria una riconsiderazione complessiva che riconosca i diritti di tutti, perché ovviamente non ci sono diritti che valgono solo per alcuni e non per altri. È necessari – io credo – un lavoro congiunto e complessivo (che non preclude, ovviamente, iniziative singole e localistiche).