I vaccini predispongono alle malattie autoimmuni
Nell’indagare la relazione fra l’insorgenza del diabete di tipo 1 (insulinodipendente) e le vaccinazioni, un ricercatore afferma che i vaccini disattivano almeno un importante livello di protezione naturale contro le malattie autoimmunitarie :
“Le cellule T sono una delle maggiori difese contro l’autoimmunità e sono altamente affini ai peptidi autologhi presenti nel timo. Le cellule T periferiche devono essere attivate da un peptide autologo. Questa è una difesa naturale contro l’autoimmunità .
I vaccini sono contaminati da numerose proteine animali. Le proteine animali contengono numerosi peptidi identici ai peptidi autologhi. A seguito della somministrazione di tali vaccini, con la attivazione (co-stimolazione) del sistema immunitario innato, queste proteine derivanti dagli animali attivano le cellule T che devono lasciare la selezione negativa del timo. Cosicché questo strato di protezione viene disabilitato.”
Anche questa ricerca (ne sono raccolte circa 1200 in libro diffuso in rete da alcuni medici) ed i dati provenienti dai database, dimostrano che i vaccinati sono maggiormente colpiti da gravi patologie autoimmunitarie ma anche disturbi mentali e dell’apprendimento rispetto ai non vaccinati, che insorgono però anni dopo le vaccinazioni.Â
La scienza dimostra ampiamente che la vaccinazione non è affatto una pratica sicuro ed innocua sul medio e lungo termine, ed anzi nei paesi più vaccinati, indipendentemente dal tenore di vita, si assiste ad una esplosione delle malattie autoimmuni ed autoinfiammatori in precedenza praticamente sconosciute o rarissime. Naturalmente non si può dire che sono “i vaccini” a produrre tali effetti, ma certamente alcuni loro componenti li producono .
La ricerca è “Bioinformatics analysis links type 1 diabetes to vaccines contaminated with animalproteins and autoreactive T cells express skin homing receptors consistent withinjected vaccines as causal agentVinu ArumughamSep 2017vinucubeacc@gmail.comVaccines are contaminated with GAD65 (glutamic acid decarboxylase 65 KDa) and AQP4 (aquaporin-4) protein containing chick embryo cell cultures. The role of such contamination in the etiology of type 1 diabetes (T1D) and neuromyelitis optica spectrum disorders (NMOSD), was previously described.
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