Commemorazione di Norma Cossetto – 5 ottobre 1943
Commemorazione di Norma Cossetto – 5 ottobre 1943
L’8 settembre 1943 risultò in Istria e Dalmazia in un vuoto di potere. L’internazionale Comunista aveva già stabilito nel 1933 che quelle terre dovevano “autodeterminarsi”. L’esercito “partigiano” di Tito (monarchico passato alla rivoluzione comunista) perpetrerà così la prima ondata di massacri nei confronti della comunità locale, vittima di arresti arbitrari, processi sommari, fucilazioni, sepolture in fosse comuni ed infoibamenti. Sparizioni improvvise di parenti amici divennero una realtà. In questa prima ondata circa un migliaio furono le vittime ufficiali, di molte altre si sono perse le tracce. Incredibilmente solo 2 anni dopo il Governo italiano finanziò Tito, perché collegato agli alleati.
Gli infoibati furono coloro che non erano slavi e comunisti, prima i non comunisti (infatti gli italiani partigiani comunisti della “Garbiladi” vennero risparmiati) peggio per coloro avevano lavorato per lo Stato italiano, peggio ancora per coloro che non erano slavi. Di fatto si colpì la millenaria presenza veneta dell’Adriatico, presente dal 1200 A.C. dichiarati a forza italiani dai fascisti ma austroungarici ancora prima dagli Austriaci.
Quelle erano terre in cui Veneti erano la maggioranza delle coste, Sloveni e Croati erano una minoranza più presenti nell’entroterra. Vennero colpiti prima di tutto i non comunisti, e poi i non slavi.
Di questa mattanza fu vittima anche Norma Cossetto, istriana (veneta) figlia di un piccolo proprietario terriero dell’entroterra istriano (veneto) che in quel momento di genocidio era un simbolo della presenza veneta, da secoli economicamente vincente rispetto alle masse rurali slave disorganizzate. Norma era una giovane laureanda dell’Università di Padova, fu sequestrata, violentata ed infine scaraventata nella foiba di Vines (nei pressi di Albona) il 5 ottobre 1943. Questa “colpa” di essere non slavi e non comunisti ricadde anche su tutta la famiglia.
Norma Cossetto viene ricordata ancora oggi, non senza demagogia.
Il genocidio del popolo Veneto viene negato ancora oggi, dimostrato dal fatto ce non viene raccontato del tutto per quanto successo nella Dalmazia, perchè questa era stata terra veneta per diversi secoli, ma italiana soli per due anni, e questo dimostra che le foibe non furono contro gli italiani, ma contro i Veneti
Loris Palmerini, nazionalità Veneta
Padova, 6 ottobre 2017