6 Comments

  1. antonio adorisio
    6 Novembre 2007 @ 12:57

    Ciao vecchio,
    seguo sempre con interesse le tue chiacchierate in rete
    ti segnalo un libro interessante “Best Before” di Eugenio Benetazzo (giusto per aumetare l’angoscia)
    bye

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  2. Umberto Sartory
    5 Novembre 2007 @ 09:12

    La radice del problema trae nutrimento dall’entropia del sistema. Il sistema di gestione “statale” e anche quello bancario assorbono più energia del lavoro che producono.

    Per chi non sia familiare con i termini della Sinergetica (scienza che si occupa di ottimizzare i sistemi secondo leggi armoniche con lo sviluppo e l’ambiente naturale) spiego che l’entropia è l’energia dispersa. Prendiamo a esempio gli attriti in un motore. Fanno consumare forza motrice senza produrre l’effetto desiderato, cioé il movimento, anzi lo ostacolano.
    In genere infatti la dispersione dell’energia non è solo uno spreco ma anche un danno. Gli attriti nel motore in esempio generano calore e dilatazione, costringendo a tolleranze negli ingranaggi che ne aumentano il rumore e l’usura oltre a richiedere dispositivi
    di lubrificazione complessi e costosi quanto perfettamente inutili, in sé, al movimento desiderato.

    La sinergetica si occupa di studiare i componenti di un sistema e di giustapporli in modo da ridurre al massimo l’entropia.
    Ho usato l’esempio del motore, ma la Sinergetica è una scienza astratta, che si informa alle strutture profonde e geometriche della Natura ed è quindi perfettamente applicabile in tutti i settori dell’esperienza umana, inclusi la psicologia e la sociologia.
    In particolare la consapevolezza e l’atteggiamento sinergetici sono la caratteristica dell’uomo politico che sia degno di questo nome.
    Purtroppo lo stato attuale delle cose non vede uomini politici a governo della Cosa Pubblica, ma bande più o meno agguerrite di boiardi (ministri infedeli succeduti a un Re tradito e traditore) e di veri e propri criminali impegnati nel saccheggio della Medesima

    Detto questo, e verificatolo giornalmente ormai da decenni, trovo del tutto inutile continuare ad affrontare aspetti applicativi di questo sistema ad altissima entropia. Più interessante tentare una risposta alla domanda di Stefano: luci sul futuro?

    Qualsiasi luce sul futuro non può che venire dall’azione nel presente. E qui forse chiarisco come la Sinergetica inferisca la politica.
    L’indicazione metodologica di questa scienza, recita infatti “Pensa globalmente e agisci localmente”.
    E questo per il Cittadino giunge a significare di agire innanzittutto nel proprio quotidiano. Difendere i valori che lo rendono cittadino innanzittutto nella propria vita privata con dignità e fermezza.

    Sappiamo che un sistema sociale a bassa entropia deve essere basato sulla tolleranza ma anche sulla stretta osservanza dei principi morali. Per guadagnarsi il diritto alla Giustizia, il Cittadino deve agire egli stesso con giustizia. Per la diffusione della Fiducia, che è la vera anima del Commercio ( la pubblicità ne è semmai la vanga) è indispensabile che il Cittadino tuteli la propria “parola d’onore” e coltivi la propria dignità d’onesto anche quando questa sembra produrre svantaggi momentanei.

    Un Cittadino che invece “cede all’andazzo”, ovvero si asservisce a un principio generalizzato del sistema entropico, facendolo proprio, non fa che aumentare l’entropia e, nel caso specifico, meritarsi governi sempre più corrotti e corruttori.

    Qualcuno potrà obiettare che il diffondersi di un rinnovato vigore morale fra il Popolo potrebbe provocare un arresto dell’economia.

    L’imprenditore che rifiutasse di piegarsi al sistema di corruzione generalizzato in vigore si troverebbe infatti probabilmente privo delle commesse necessarie alla sua impresa.
    Il lavoratore che rifiutasse di prestare la sua opera in operazioni di malaffare pubblico o privato potrebbe trovarsi trasferito o licenziato.
    Il funzionario che rifiutasse di piegare la propria coscienza al sistema di interessi privati in atti d’ufficio potrebbe trovarsi isolato e malvisto sul posto di lavoro.

    Eppure una qualsiasi luce sul futuro non può che filtrare attraverso l’assunzione di questi rischi e la predisposizione di piani collettivi per minimizzarne gli effetti.

    Il Cittadino deve reimparare a compensare le frustrazioni materiali con la propria forza morale. Se l’economia come vediamo corre a perdifiato verso il baratro, chi è l’imbecille: chi la accelera o chi tenta di fermarla?
    Certo, a tentare di frenare si fa fatica, e si consumeranno le suole delle scarpe, ma è meglio restare a piedi nudi che volare nel precipizio con un bel paio di scarpe griffate.

    Fuor di metafora il precipizio si chiama miseri a generalizzata e guerra. Lacrime e sangue di quelli veri, non quelli delle
    “leggi finanziarie”.

    Interessante a questo proposito il grafico sulla proprietà del debito pubblico: Come è sproporzionata la colonna della proprietà estera… Come mai gli stranieri ci vogliono così bene da comperare la nostra carta straccia all’ingrosso?
    Cosa faremo se saranno proprio gli stranieri, a chiedere l’oro in cambio della cartaccia?

    Sapete già la risposta. Quando qualcuno ha dei debiti che non paga, di solito gli si prendono i beni, ovvero le terre e, nel nostro caso, soprattutto le opere d’arte. A discrezione dei nostri creditori stranieri, l’Italia, e il Veneto con lei, possono ormai venir dichiarati terra di conquista in ogni momento. Un paese in crisi al proprio interno, potrà con una certa qual ragione far valere i suoi diritti su di noi…
    L’economia basata sull’acciaio, ancora molto forte anche se sottoposta al turn-over verso l’economia del silicio, è estremamente dura in questo genere di affari. La sua forma di pagamento è ed è stata per millenni la guerra…

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  3. flavio raiola
    3 Novembre 2007 @ 19:48

    io dico che tuti noi cittadini dobbiamo [censura] combattere [censura] queste frodi giornaliere , questi sfruttamenti che subiamo ogni giorno…perche con le parole non si fa niente…ci vuole una rivolta violenta o i “potenti e ricchi” ci fermeranno sempre con le loro chiacchiere e promesse…

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  4. Alessandro Pentori
    3 Novembre 2007 @ 09:14

    Un interessante articolo in merito:

    “Quando lo stato diventa falsario” : http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=1997

    E’ molto interessante anche la discussione che ne scaturisce.

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  5. franca
    3 Novembre 2007 @ 06:39

    l’ORO, in qualche posto el xe restà , anche sè poco nei confronti de quel che se ga stampà in fratempo.
    Se ricomincia da capo???

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  6. stefano
    2 Novembre 2007 @ 23:23

    Hai detto delle cose giustissime e vere. L’angoscia che ho da circa 2 anni e che non riesco a capire come ne potrmo venire fuori senza ricorrere a qualche cosa che assomiglierà ad una guerra economica/civile sic!!! Dacci anche delle Luci sul futuro, Grazie
    Stefano Cervellini

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