Rischio più che raddoppiato di trombosi, cardiomiopatia e altri eventi vascolari gravi dopo le vaccinazioni: un altro studio lo conferma
Secondo i dati rilevati da una clinica, i vaccinati Moderna e Pftizer risultano avere più che raddoppiato il rischio di un evento coronarico grave ( Sindrome coronarica acuta o ACS) e questo per almeno 2 mesi e mezzo dopo l’inoculazione della seconda dose.
I dati provengono dai rilevamenti di un gruppo di lavoro capeggiato da Steven R. Gundry , e resi noti sulla rivista Circulation. Da 8 anni questi medici verificano il rischio a 5 anni di un evento cardiaco grave (ACS) utilizzando il test “PLUS Cardiac” prodotto dalla GD Biosciences di Irvine per monitorare i propri pazienti.
Questo test misura clinicamente più biomarcatori proteici e fornisce un punteggio ponderato del rischio. Il punteggio si basa sui cambiamenti rispetto ai livelli di norma dei biomarcatori di più proteine , tra i vari marker anche IL-16 ( una citochina proinfiammatoria) Fas solubile (un induttore di apoptosi e del fattore di crescita degli epatociti) HGF ( che funge da marker per la chemiotassi delle cellule T in epitelio e tessuto cardiaco) ed altri .
L’innalzamento al di sopra della norma di questi marcatori aumenta il punteggio PULS, quindi il rischio entro i 5 anni di avere un evento coronarico grave, mentre una diminuzione dei biomarcatori sotto la norma diminuisce il punteggio PULS di rischio.
In un totale di 566 pazienti aventi dai 28 ai 97 anni, equamente divisi fra maschi e femmine, questi valori sono già stati misurati ogni 3-6 mesi durante gli ultimi 8 anni, ma con l’avvento dei vaccini mRNA COVID 19, nello specifico Moderna e Pfizer, nella maggior parte dei pazienti si sono rilevati cambiamenti drammatici nel punteggio PULS, purtroppo non in meglio.
Questi pazienti sono stati visitati in cardiologia preventiva come di routine, ed è stato loro effettuato sempre lo stesso test PULS , normalmente in un periodo dalle 2 alle 10 settimane dopo la seconda dose di vaccino.
I risultati sono stati confrontati con i risultati del test precedente normalmente effettuato dai 3 ai 5 mesi prima del vaccino.
L’IL-16 di base è aumentato da 35 = / – 20 sopra la norma a 82 =/- 75 sopra la norma post-vaccino;
il Fas solubile è aumentato da 22 +/- 15 sopra la norma a 46 =/- 24 sopra la norma post-vaccino;
HGF è aumentato da 42 +/- 12 sopra la norma a 86 +/- post-vaccino;
L’aumento del punteggio ( PULS ) di rischio di evento coronarico grave ( ACS ) entro i 5 anni è passato mediamente dall’11% pre-vaccino al 25% dopo la seconda dose .
Al momento questi cambiamenti risultano persistere per almeno 2 mesi e mezzo dopo la seconda dose di vaccino, ma non ci sono ancora dati su cosa succede nei mesi successivi.
Il gruppo di ricerca ha concluso che questi vaccini a mRNA aumentano drasticamente l’infiammazione sull’endotelio e l’infiltrazione delle cellule T nel muscolo cardiaco e possono spiegare l’ aumento di trombosi, cardiomiopatie ed altri eventi vascolari gravi che in gran numero sono stati osservati dopo l’inoculazione.
La ricerca è disponibile qui