L’Italia è il paese del “contrario”, e Renzi si farà male
Nel mio sito ho descritto più volte il meccanismo per cui nella politica italiana tutto è rovesciato. In pratica, al fine di garantire stabilità al sistema sociale (che è una evoluzione finto-democratica di quello instaurato con il Fascio e le Corporazioni), quando si deve fregare una certa categoria, questo verrà fatto dalle stesse confederazioni e partiti (corporazioni) che ufficialmente le difendono.
Così, a fregare gli imprenditori di solito sono i partiti e i sindacati presuntamente di destra, mentre a fregare i dipendenti ( del privato e del pubblico) saranno i relativi sindacati e partiti presuntamente di sinistra.
Ora il sistema ha bisogno di garantire stabilità per il periodo di svendita dei beni pubblici (100 miliardi di Euro solo dalle società pubbliche), ma ci vuole un sogno per la popolazione che vuole un po’ di soldi (e sono state promesse alcune miserie), ma vuole anche sacrifici per tutti i parassiti e dipendenti statali.
Vediamo se lo schema funziona: a compiere l’atto di riduzione delle protezioni degli statali deve essere una area di sinistra, e ci siamo. E un po’ di soldi per i privati sono stati promessi. Allora guardiamo ai numeri.
A causa delle notizie che circolano sull’art.123 del trattato di Lisbona, le banche si vedono costrette a ridurre il furto sul debito pubblico riducendo lo spread, ma non so con quale preveggenza il governo preveda di risparmiare 3 miliardi sullo spread, perché I dati economici italiani sono orribili, ed una possibile guerra in Ucraina può portare al possibile rialzo dello stesso. Renzi si è inventato 3 miliardi di risparmi sullo spread, ciò significa che il 30% della manovra da 10 miliardi è già una baggianata.
Poi si è detto “meno privilegi”, “meno province e Senato” ecc, e per la teoria del contrario il PD-PDS+DC-PCI è il soggetto giusto, perché sono coloro che storicamente hanno rappresentato e difeso questi privilegi, anzi, proprio li hanno creati. Potrebbe insomma succedere quello che da decenni si doveva fare, ossia ridurre almeno un po’ i privilegi di certe aree di statalismo. E che lo faccia il governo del PD è perfettamente corrispondente al sistema italiano. Tuttavia questo sarebbe un grosso problema economico. Infatti per ogni 1000 euro spesi dallo Stato, lo stesso ne incassa altrettanti dalle tasse che gli ritornano (nonostante l’evasione fiscale), e si genera un PIL del doppio circa. Quindi tagliando la spesa ci sarà una contrazione del PIL di molto maggiore, circa il doppio, facendo saltare il rapporto deficit PIL.
Anche i presunti tagli di province, Senato ecc., se fossero effettivi (io non credo perché le funzioni le svolgerebbe qualcun’altro), da una parte ridurrebbero la spesa dello stato ma dall’altra anche il PIL generato dalla spesa stessa, oltre ad aversi il mancato introito di tasse che di solito ammonta a quanto speso. Però certamente le elezioni provinciali eliminate ridurranno di molto l’economia che ci gira attorno, riducendo il PIL oltre che la democrazia dal basso. Un sistema nepotistico come quello italiano, eliminando la porta d’ingresso politica (le elezioni provinciali) si condannerà alla autodistruzione per mancato rinnovo, cosa già ora evidente. Lo stesso Renzi è entrato dalla provincia.
Sulla manovra “epocale” di Renzi, insomma, la prima impressione è che economicamente non valga nemmeno quanto un analgesico dato ad un malato terminale, ma a ben guardare temo che la medicina sia mortale perché non farà altro che indebolire il paese ancora di più. Più che uno shock per l’economia rischia di essere uno shock anafilattico dell’Italia.
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Un domani potremmo scoprire che un molto anziano signore delegato al controllo della baracca, oramai incapace di gestire la cosa a causa dell’età, delle contingenze e della sua mentalità anacronistica, si è fatto abbindolare da una personalità border-line che lo ha convinto a fare quello che non andava fatto (cosa che spesso capita agli anziani). Ma sarà troppo tardi per riparare il danno.
Infatti il problema delle personalità megalomani e menzoniere che finiscono in posti di potere, come nel caso di Lay nella Enron, è che esse vengono smascherate quando il danno è fuori controllo, e non si riesce più a tornare indietro.
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Resta sempre la possibilità che anche in questo caso gli interessi incancreniti prevalgano sul governo, ma questo non farebbe altro che rallentare la decomposizione dell’Italia.
E’ da tempo che dico di lasciar lavorare Renzi perché distruggerà la sinistra, e stando alle divisioni mi pare di aver avuto ragione. E quasi quasi conviene lasciare che continui, perché la sua mira è l’intero paese .