Il diritto di perdere il tempo di fronte alla perdità di libertà
Nota: Questo è stato scritto il 17 febbraio 2020, prima che ci fosse la “Pandemia”. Ci sono tanti modi di essere liberi: libertà teorica, libertà pratica (concreta e reale), libertà della soddisfazione psicologica ….. e ci sono molti modi per raggiungere queste varie libertà.
C’è chi pensa alla propria azienda fino a trascurare la propria famiglia, ma non pochi hanno scoperto che dopo 40 anni di lavoro ci si può ritrovare falliti anche senza colpa a causa delle banche che cambiano le condizioni, del mercato, della globalizzazione, di soci o parenti disonesti, di una malattia …..
C’è chi pensa al volontariato pensando che se ciascuno aiutasse gli altri alla fine nessuno resterebbe ultimo, ma non di rado scopre che i primi a parassitare sono i vertici di certe associazioni.
C’è chi pensa alla politica, e frequenta i partiti condividendone gli alti ideali, per poi, quasi sempre nell’Italia degli ultimi decenni, scoprire la corruzione, i reati, le malversazioni, le bugie …. sopratutto scoprire che in realtà la politica la decidono i media, che a loro volta sono proprietà dei banchieri.
C’è chi pensa alla coltivazione dello spirito, alla filosofia, alla religione, allo Yoga o al Reiki o a quello che ti pare…… per poi scoprire che non è così facile ascendere al divino e che la realtà esterna invece ti parla, e parla anche di te, ma in tutt’altra maniera di quello che credevi.
C’è anche chi all’opposto è soddisfatto della sua bella auto, della casa, del vestito e …. fra le altre “cose” una bella moglie o marito o compagno …… e paradossalmente vive più serenamente degli altri ….. fino a quando qualcosa succede e tutto cambia …… è questa l’unica certezza: prima o dopo qualcosa succede e tutto cambia.
Allora, mi chiedo, come esercitare la propria libertà ponendosi in una prospettiva più ampia?
E’ chiaro che viviamo in un sistema non libero, ed in particolare in Italia, un paese dove è continuo il peggioramento delle condizioni generali, e c’è da augurarsi solo di non avere mai bisogno della Giustizia, dell’ospedale, oramai di non essere molestati per le proprie opinioni. Purtroppo in Italia ti capitano queste condizioni anche se non te le cerchi, la tua vita viene infastidita o rovinata da eventi che non controlli, e allora sarebbe saggio per i cittadini preoccuparsi di questi eventi di origine istituzionale, perché è certo, anche qui, che prima o dopo qualcosa avverrà e si capirà questo bisogno.
In questo sistema italiano, ma in generale, con differenze enormi, in tutto il mondo, gli spazi di “libertà” che ti vengono dati sono preconfezionati, limitati, in alcune condizioni non ci sono nemmeno le garanzie per la salvaguardia della vita.
In Italia questi spazi si stanno restringendo sempre più fin dalla fine degli anni ’80, con il crollo dell’Unione Sovietica non c’è stato più bisogno per il “sistema” di dimostrare di essere una società libera, cosa che anche allora non era vero ma non poteva essere mostrato.
Nel 2022 ci siamo finalmente accorti di vivere in un neonazismo o neofascismo.
Ed allora ci rassegniamo al continuo peggioramento ?
Senza inventarci nulla (seppure possiamo aspirare a molto di più), è esistito ed è durato per circa 500 anni un modello diverso di società, molto più libero.
Era uno Stato che al tempo era certamente il miglior posto al mondo dove vivere, dove era soddisfatto il bisogno della Giustizia (per quanto umanamente fosse possibile al tempo), la Salute (per quanto fosse possibile al tempo), e si poteva vivere senza essere molestati per le proprie opinioni… ci si creda o meno (ma si può verificare nella storia) questo Stato garantiva molto bene queste libertà fondamentali e dava ampio spazio di crescita ai meritevoli che si impegnavano, ma con la finalità di aumentare sempre e comunque il bene collettivo nel rispetto delle future generazioni, quindi tutelando anche l’ambiente.
Può sembrare troppo, ma si può verificare che questa era la Repubblica di Venezia. La realtà è che noi Veneti siamo stati ricacciati indietro di almeno 500 anni sulla nostra storia, da un criminale di nome Napoleone Bonaparte. La Rivoluzione francese, non solo per i Veneti, si è dimostrata aver prodotto un arretramento secolare sulle libertà raggiunte in precedenza, e se questo non si dice pubblicamente è perché quell’evento è di fatto il fondamento degli attuali Stati oppressivi come l’Italia.
E ci tocca andare al Louvre per vedere una piccola parte dell’incredibile patrimonio artistico che hanno rubato a noi Veneti. Per non parlare delle angherie che subiamo ancora dall’attuale sistema che è suo figlio. Detto questo. Oggi il sistema di dominio è globalmente interconnesso (che non vuol dire esattamente globale) e oggi lo schiacciamento dell’individuo è al massimo storico sia di raffinatezza, sia di capacità tecnologica, sia di “personalizzazione”: entrano pure nelle vene delle persone e ben presto i comandanti (occulti) avranno per ciascuno di noi un interruttore per spegnerci dolcemente con una malattia (infarto, ictus, cancro, virus) spegnendo così ogni dissidenza. Sarà, forse è già, un interruttore invisibile, nanoparticellare, inserito obbligatoriamente per il nostro bene immunitario, per la difesa da virus e dai batteri, il vaccino. E non possiamo vederlo perché non si lascia che gli appositi microscopi vengano usati per indagare.
Se sei consapevole di questo e capisci che non c’è più tempo per le stronzate, se sei determinato a collabora sapendo che fra di noi non possiamo accettare che si facciano cialtronate, che si propongano ricette che hanno qualche lacuna (giacché tale lacuna verrà sicuramente sfruttata dai nostri avversari) allora io ci sono. Riconosco però a ciascuno la libertà di buttare il proprio prezioso tempo con l’attività che più preferisce, anche la più inutile. E quindi ognuno può interpretare la sua battaglia come la più utile, anche quando non è vero.
E tu cosa fai per quando avrai bisogno della giustizia, della salute e di poter non essere molestato per la tua opinione ?