Le calunnie dei mefistofili
Il 1997 fu l’anno in cui i Serenissimi salirono sul campanile.
In un primo momento io non riuscivo a capire le ragioni di quel gesto, non solo perché non sapevo nulla della storia veneta, ma anche perché, allevato alle scuole italiane piene di bugie, ero convinto di essere italiano. Anzi, non solo nel 1995 avevo fondato una associazione politica dal nome “Italia Concreta” , ma dalla mia finestra sventolava un tricolore perché stavo allora combattendo duramente per il rispetto della Costituzione Italiana.
Nel 1997 avevo già presentato molte denunce per vari brogli elettorali, firme false e ineleggibili, cose che nel corso degli anni successivi sono state tutte portate alla luce senza mai dire il mio nome.
Si legga questo breve quadro del tempo se non lo si è fatto prima .
Quando avvenne il fatto dei Serenissimi, mi resi subito conto del fatto che non poteva essere giustificato condannarli quando al governo c’erano ineleggibili e delinquenti di tutte le risme impuniti. Ma poiché in quel periodo stavo studiando le leggi internazionali, la sorte volle che scoprii proprio allora che il “popolo veneto” era riconosciuto dalla legge italiana (art.2 L.n.340/1971 , pure legge costituzionale!) e che per legge internazionale il popolo veneto aveva diritto all’autodeterminazione di un nuovo stato. Ho sempre dato atto ai Serenissimi di aver “attratto” la mia attenzione, seppure da loro del tutto misconosciuto.
Al tempo per me era ingiusto che si mettessero in carcere gli 8 per la loro manifestazione di patriottismo veneto (per di più considerabile legalmente come una autodeterminazione spontanea ) quando allo stesso tempo non si faceva nulla contro tutti i brogli da me denunciati, gli ineleggibili e tutto quanto detto sopra., Era assolutamente inaccettabile e mi mossi per far qualcosa.
Presentai a Padovan della LIFE la possibilità di portare la questione “autodeterminazione” nel processo ai Serenissimi.
L’idea era quella di costringere lo Stato a valutare la non perseguibilità dei loro reati, tanto più se messa in connessione alla questione brogli che rendeva illegale il governo italiano per brogli elettorali.
Allora nel 1997 Padovan non colse l’opportunità, ma non la colse nemmeno nel 2000 quando gliela riproposi per le elezioni regionali, né nel 2006 quando con la LIFE ci fu una collaborazione che portò nel 2008 alla storica sentenza di Venezia. Anzi, nel 2008 e 2009 la collaborazione si rivelò un tentativo di Quaglia di impadronirsi dell’Autogoverno del Popolo Veneto per darsi una legittimità , probabilmente nel tentativo di lotta armata come si palesò alla fine del 2009 già buttati fuori dall’Autogoverno.
Tornando al 1997, inascoltato da LIFE e non essendoci al tempo altro movimento “venetista”, presentai denuncia che mirava a far entrare nel processo ai Serenissimi sia la questione del diritto di autodeterminazione del Popolo Veneto (cosa che li avrebbe salvati dalle condanne) sia la questione dei brogli (che avrebbe fatto dell’Italia intera un paese non condannato alla bancarotta come oggi).
Non feci un errore in sè, ma feci l’errore di tentare di “invogliare” il magistrato affermando di conoscere l’ambiente venetista più di quanto fosse vero. I magistrati sapevano bene che io non conoscevo proprio nessuno del mondo venetista, e infatti nessuno dell’ambiente “venetista” può affermare nè ha mai affermato di avermi conosciuto prima del 1999. Anzi, per questo vengono definito “dall’oscuro passato”.
Ebbene, i magistrati non mi hanno mai chiamato, nè sentito, per loro ero evidentente solo un problema, tanto che mi ritrovai denunciato lo stesso anno proprio perché mettevo i brogli in connessione a Scalfaro.
Già che ci sono racconto anche che nel 1998 parlai del diritto di Autogoverno all’avv. Morosin, il quale era avvocato dei Serenissimi, ma egli non solo non portò la questione in tribunale, ma pure si inventò la erronea Risoluzione 42, errata nel fondamento del diritto riguardo la rappresentanza del Popolo Veneto.
Nel 2009 il mefistofelico Quaglia da prima chiese chiarimenti sulla denuncia, accettando queste stesse spiegazioni, ma poi, una volta buttato fuori per le fatture di San Marino, ha ricamato su quella denuncia del 1997 una gigantesca cospirazione antiveneta, e dunque io sarei un infiltrato dell’Italia. Per altro solo un infiltrato può avere una tale denuncia.
Analizzandola il senso della denuncia è chiaro l’intento, ma poi è del tutto assurdo che proprio l’inventore e fondatore dell’Autogoverno del Popolo Veneto fosse un antiveneto, dato che la sua fondazione nel 1999 ha tolto sovranità all’Italia per darla ai veneti !
Infatti nel 2000, proprio per la fondazione dell’Autogoverno, sono stato denunciato per attentato alla Costituzione, archiviata proprio perché legalmente immune per diritto internazionale (ma solo nella forma da noi seguita).
La magistratura italiana (una parte) ha fatto di tutto per fermarmi, perfino costringendo Bepin Segato (mio amico) a patire carcere aggiuntivo per non avermi voluto falsamente denunciare su loro pressione ( si legga le prove).
Ancora , i contenuti storici e giuridici del ricorso presentato nel 2006 che nel 2008 a LIFE hanno portato la sentenza di “difetto assoluto di giurisdizione” li ho scritti io fin dal 2006 , e condensati nel libro “La Repubblica Mai nata”. Anzi, fin dal 2000 molti elementi erano già stati presentati in diversi tribunali. Quaglia ha perfino tentato di accreditarsi quale ideatore e studioso di tutto ciò. Un furto di autore che basta già a dimostrare l’essenza di questo disgustoso individuo.
A riprova, nel ricorso LIFE presentato in tribunale si parla dei brogli da me denunciati nel 1996-1997 !!! E si parla dei miei studi storici e giuridici pubblicati nel mio libro “la repubblica mai nata”.
Allora è del tutto evidente che quando Quaglia dice di me che sono un infiltrato, dice una cosa del tutto illogica, impossibile dato che proprio io sono quello che allo Stato Italiano ha tolto del tutto la sovranità giuridica e legale.
Secondo voi lo stato italiano è così stupido da pagare qualcuno che gli toglie la sovranità ?
Quaglia mi calunnia dal 2009 , guarda caso da quando è stato cacciato dall’Autogoverno veneto per le sue fatture con San Marino che io ho portato all’Assemblea facendolo radiare a vita.
Per smascherare del tutto questo lestofante calunniatore di patrioti ho da sempre chiesto un processo pubblico con giuria popolare , ma Quaglia e i suoi compagni non lo vogliono. E’ più facile e sicuro calunniare gratuitamente senza prove .
Quaglia è un delinquente che calunnia i veri patrioti, e infanga anche la memoria di Segato che per me ha pagato con carcere aggiuntivo.
Allora giudichiamo i comportamenti di Quaglia:
– infanga i patrioti , in particolare Palmerini che ha fondato l’Autogoverno del Popolo Veneto
– infanga chi ha Palmerini ha creduto, come Bepin Segato
– ga tentato e tenta di appropriarsi dell’Autogoverno del Popolo Veneto, Istituzioni che hanno tolto sovranità allo Stato Italiano
Non è forse il comportamento di un agente infiltrato dello Stato che tenta di annientare questa rivoluzione legale ?
Non è tutto cioò il comportamento proprio di un infiltrato che vuole distruggere il processo di autodeterminazione dei veneti creando il caos utile allo stato italiano ?
Io non penso che sia un infiltrato, molto peggio, è un povero deficiente, un mentecatto, che viene strumentalizzato dallo Stato Italiano senza nemmeno essere pagato. Come ? Semplice, gasando con qualche articolo giornalistico quando occorre.
Quaglia purtroppo ha perso completamente la testa quando nel 2009 i giornali lo hanno incensato in quanto a capo dell’Autogoverno del Popolo Veneto. (e perché io sono sempre stato censurato? )
Che qualcosa non vada è dimostrato dal fatto che nel 2008 e 2009 è stato ospite sia di Rai 2 che di La 7, e non ha detto una parola sulla sovranità dei veneti : come mai ?
Purtroppo anche lì non credo fosse perché infiltrato, ma perché deficitario anche nella comunicazione televisiva, incapace, e basta parlargli 5 minuti per rendersene conto (l’ho sempre pensato anche quando era capo del governo, ma era stato eletto ).
Capiti i suoi limiti i media lo hanno pilotato con un po’ di articoli di giornale e di TV, tanto che la sua megalomania è esplosa.
In realtà gli stavano tendendo una trappola , volevano farlo scoprire perché aveva dichiarato alle TV di voler armare la Polizia Veneta, cosa di cui venni a sapere solo mesi dopo la rottura. Come si fa ad essere così deficienti?
Ecco qui, egli non si da pace dei suoi limiti, non accetta le sue deficienze, e ha bisogno di un capro espiatorio, prendendosela proprio con colui che temporaneamente gli aveva dato il diritto di agire , con me.
Il mefistofelico Quaglia Daniele, un bugiardo e calunniatore patologico, mi accusa di aver tentato, nel 1997, di infangare la LIFE e di tentare di portarla nei guai, almeno più di quanti già non ne avesse. Ma questo avviene solo da quando prima lo ho fatto radiare dall’Assemblea, e ora che da quando ho pubblicato i documenti relativi sulle sue fatture con San Marino che gli costarono il posto nell’Autogoverno.
Chi di buon senso può credere ad un tal individuo e di fronte alla mia documentata storia?
Purtroppo la stessa esplosione psichica e per gli stessi motivi è avvenuta nella testa di Bortotto e di De Pieri, che hanno raggiunto la fama solo nel momento in cui erano nell’Autogoverno, finendo poi in molti casini giudiziari da loro stessi provocati.
Anche io sono stato colpito dai tribunali, ma hanno dovuto fare false denunce di polizia smascherate da registrazioni audio.
Siamo in procinto della rinascita effettiva della sovranità veneta, ma è fondamentale che i veneti capiscano da questi esempi che dare la sovranità in mano a dei deficienti o a dei disonesti può risultare un incubo peggiore di non avere nessuna sovranità.
Ci vogliono persone preparate, equilibrate, istruite, e perfino eccezionali data la situazione.
Sopratutto occorre ricordare che non solo “il potere logora chi non ce l’ha”, ma fa impazzire chi ce l’ha senza averne le capacità per gestirlo.