L’auto che fa 200 km con 3 Euro è già pronta
Su Zeusnews sembra che l’auto ad aria sia un progetto che non vedrà mai la luce. Il resto di questo articolo del 2007 riporta informazioni dettagliate raccolte dalla rete su questa auto-fantasma.
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Una alternativa al consumo di petrolio per le automobili viene dall’auto ad aria compressa .E’ una invenzione che fu già fatta negli anni 1920 in Italia, ma poi scomparve .
Ora è in produzione in Francia. Costa circa 10.000 euro e fa 200 kilometri con 3 euro di “ricarica” di aria. Si ricarica a casa in circa 4 ore. Si potrebbe ricaricare in autostrada in 10 minuti.
Ecco il video
[flashvideo file=http://www.youtube.com/watch?v=cHmn1jGa9fA&feature=related height=400 /]
Il video spiega tutto, per esempio che l’auto costa poco, costa molto meno viaggiarci, non serve il petrolio direttamente (solo per fare la corrente che la ricarica d’aria).
Ma c’è da aggiungere che l’auto ha meno componenti che si usurano, zero inquinamento (salvo la polvere dai freni) .
Una auto che percorre 15.000 kilometri consumando 1 litro di benzina ogni 20 kilometri, costa 975 euro di sola benzima .
Una auto ad aria come questa, se percorre 15.000 kilometri, consuma solo 75 euro di energia elettrica !
Dato che questa tecnologia esiste, se ne ricava che la fine del petrolio è molto più lontana di quanto si dica per aumentarne il prezzo.
E si capisce che alternative all’uso del petrolio sono già pronte ed una rivoluzione industriale è imminente.
Prossimamente parlerò dei Pannelli Solari che usano il succo di mirtillo.
dduck
9 Dicembre 2008 @ 00:15
buona sera, molto interessante ma mi chiedo alcune cose
a) l’autonomia
b) il volume di un pieno di aria, cioè della bombola
c) in caso che la bombola si fori può essere pericoloso ?
d) per produrre aria compressa serve sempre energia
Giorgio
23 Giugno 2008 @ 11:50
Ciao, invece di parlare di soluzioni alquanto inutili per non inquinare o per risparmiare molti euro, io ho pensato che si potrebbe modificare la rete di autosrade d’Italia in una rete autostradale con l’implementazione di magneti e ovviamente l’implementazione degli stessi sulle auto; dovrebbero essere molto potenti ma secondo me come è stato dimostrato in Germania un TRENO può viaggiare su delle rotaie senza bisogno di alcun carburante bensì solo con la potenza di attrazione tra due magneti di poli opposti. Secondo me è una tecnologia innovativa contando che si utilizzano degli strumenti molto semplici. Voi che ne pensate??
MG
28 Settembre 2007 @ 11:58
“Tu stesso dici che serve elettricità per produrre l’elettricità “; ovviamente, intendevo “tu stesso dici che serve petrolio per produrre l’elettricità “. Scusate il lapsus.
MG
28 Settembre 2007 @ 11:56
Le tecnologie magari ci saranno, ma l’auto ad aria compressa è tra queste?
Tralasciamo che il raffreddamento dell’aria arriva a far congelare il circuito, tu stesso dici che serve elettricità per produrre l’elettricità , minimizzandolo però, senza portare basi, con un “solo”; solo? Il rendimento medio del parco italiano è circa del 36%; dato 2007, 7% di perdite in rete; rendimento di un compressore, poniamolo all’85%; rendimento di un motore ad aria compressa, 20% (dato basato sui motori industriali: non ci sono prove di rendimenti superiori, e i motori industriali sono grandi; al solito, al crescere delle dimensioni cresce il rendimento). Rendimento totale all’albero del motore (quindi alla ruota è inferiore), 6,32%; 19,9% con un rendimento (non provato, ripeto) del 70% del motore ad aria compressa. Rendimendo di un motore a scoppio alla ruota, 10÷20% (a seconda della condizione). Risultato, consuma piú petrolio il motore ad aria compressa. Solo per produrre l’elettricità ; solo?
Qualche tempo fa un banchiere è andato dal produttore, soldi in mano, con l’intenzione di produrre Eolo; è tornato in Italia, soldi in mano, dopo aver faticato anche solo a vedere l’auto. Se si va dal produttore, e si riesce a vederla, e si riesce a vederla in moto, si nota che dopo poco si ferma (congelamento del circuito).
Certo, ci sono anche versioni che non hanno il problema della temperatura (pur rimanendo gli altri); sono modelli che per scaldare i circuiti bruciano gas, quindi il problema è solo spostato.
Per parlare di argomenti tecnici, sarebbe buona norma informarsi prima; e portare dati, visto che di scienza si tratta, non solo parole.
Vi segnalo un articolo che invece che portare discorsi le cui basi non sono segnalate porta elementi scientifici: http://www.aspoitalia.net/documenti/bardi/eolo.html.
ANTONIO
24 Settembre 2007 @ 14:55
LE TECNOLOGIE CI SONO
E’ IL CAPITALISMO CHE LE SOTTERRA
E FA EMERGERE SOLE QUELLE CHE FANNO COMODO(E SOLDI)
E QUESTO E’ UNO DEI TANTI CASI